Arte, Demetrio Di Grado e il collage analogico, un viaggio tra la coscienza e l'istinto. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani
A Sciacca, dal 24 al 26 agosto, una selezione di linguaggi eterogenei darà vita ad un percorso dinamico incentrato su “La Morale”, tema della sesta edizione di "Ritrovarsi", festival dell'arte contemporanea. Fra gli artisti Demetrio Di Grado, intervistato da Fattitaliani.

A chi volesse conoscerti in poche battute come definiresti la tua arte?
Intanto grazie per avermi invitato a fare queste quattro chiacchiere insieme, per raccontare "la mia arte". Per definirla oggi, come non mai: COLLAGE ANALOGICO... dopo tanti anni dedicati alla pittura con resine, spray, smalti e polvere lavica.
Ci sono delle opere che ti rappresentano particolarmente? 
Posso condividere il mio profilo instagram ufficiale per la gallery (ride, ndr)  e condividere con chi vorrà i miei lavori, perché non ho opere che mi rappresentano in particolare: come dice il curatore Francesco Piazza, ho uno stile riconoscibile. I miei collage sono formati da pochi elementi, che legandosi l'uno con l'altro creano dei manifesti introspettivi. Un viaggio tra la coscienza e l’istinto. Messaggi puntuali a volte graffianti a volte non sense.
photo Daniela Parisi & Alessandro Barrano
Come ti sei formato? quando hai deciso che la tua inclinazione sarebbe diventata anche un mestiere?
Sono nato a Palermo nel 1976, dopo un trascorso nella cultura Hip Hop dal 1994 al 2000, sono rimasto affascinato dall’arte urbana e in particolar modo dalla pittura. Nel mio percorso artistico da autodidatta, ho avuto modo di esporre i miei lavori in tutta la Sicilia con numerose mostre itineranti collettive e personali. Dal 2012 ho dato inizio a un nuovo progetto artistico, costituendo l’Associazione ManSourcing impegnata attivamente nella promozione dell’arte attraverso le sue varie declinazioni: festival di arte urbana con la partnership  di numerosi artisti nazionali ed internazional, ho curato diversi eventi artistici che hanno dato modo alla gente comune di fruire dell’arte contemporanea in luoghi non convenzionali e ho attività di notevole intensità artistica all’interno di gallerie, palazzi comunali e musei; permettendo così ad artisti e addetti ai lavori la possibilità di un confronto attivo e collaborativo. Da sempre interessato alla tecnica del collage, dal 2016 ho riscritto la mia biografia, ripartendo da zero tra l’Italia e l’Estero, non mi sostengo solo con il collage e non è ancora un mestiere, ma ho deciso di prendermi sul serio e dare valore alla mia attività per affermarmi. Oggi posso dire di essere un riferimento del collage vintage pop in Sicilia.
Quali soggetti ispiratori compongono la tua arte?
Genere Umano, non prediligo gli Animali. Le immagini le cerco su vecchie riviste e vecchi quotidiani, anni specifici del Novecento … per esempio la guerra, la povertà, la miseria, sono stati anni cruciali ma la conseguente rinascita dal dopoguerra, la forza di volontà, lo sviluppo economico, la voglia di ricominciare con tenacia e costanza di quell’epoca sono valori che oggi a mio avviso sono stati persi o si stanno sbiadendo e ingiallendo come la vecchia carta che uso. Attraverso quelle immagini e le parole che dall’ottimismo al cinismo tagliano il volto di chi li pronuncia, resta un messaggio da voler condividere in questo presente. In studio hanno spesso un formato A4, in strada mediamente grandezza naturale.
In che modo pure la tua città ne entra a far parte?
Mi capita, quando sono in giro che un muro anonimo cattura la mia attenzione e successivamente tornarci per contestualizzare con lo spazio architettonico, il soggetto e un aggettivo fissa tutto con vinilica (ride, ndr).
Ma sulla mia città adottiva da 15 anni è un discorso a sé, #STREETARTCALTAGIRONE non è solo il muro anomino ma un intero quartiere che si anima. Ho scelto di fare interventi di street art su Caltagirone dal 2014. #STREETDREAMSFESTIVAL è un'icona, uno stato mentale, adottare un quartiere in declino, ripulirlo e restiturilo ai cittadini sotto altra veste. Sul libro Street art Sicilia sono presente come ideatore e curatore di questo contenitore.
Quali opere porterai nella mostra collettiva di "Ritrovarsi" di Sciacca?
Un'installazione site specific all'interno del festival, degli interventi di collage direttamente sui muri o sulle porte dismesse, come a voler raccontare cosa potesse esserci dietro prima, un filo rosso che lega il tema di quest'anno. La morale - trova terreno fertile con la mia ricerca.
Qual è l'importanza di appuntamenti come "Ritrovarsi"?
L'Energia che si sprigiona e si consuma durante i festival non si può descrivere, la devi vivere! dal concepire l'evento a spegnere l'ultima luce del faretto... e spente le luci, incredulo resti con un quantitativo di gioia e adrenalina per i prossimi tre giorni (ride, ndr). Poter far fruire dei luoghi ricchi di storia e di memoria diventa quasi una mission quando l'immobilismo di una città ti devasta, a quel punto, la giusta e buona politica del fare permette di mettere insieme teste pensanti e braccia volenterose per far rivivere i luoghi, dimostrando che insieme tutto è possibile e un cambiamento tramite altri mezzi, in questo caso l'arte contemporanea, si può avere. Non dico che l'arte salverà il mondo, ma almeno produce beneficio anche per i detrattori incalliti. Ben venga lo staff di Ritrovarsi per Sciacca e appuntamenti come questi fanno sì che i festival creano un momento di aggregazione, confronto e scambio culturale. Giovanni Zambito.



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