Il road movie sonoro. Il viaggio di Simone Sello tra deserti, neon e Izakaya

Cosa succederebbe se un "road movie" americano non finisse sulla costa del Pacifico, ma si perdesse in un'altra dimensione, tra i vicoli di Tokyo? È questa la premessa narrativa di "Paparazzi, Izakayas and Cowboys", l'ambizioso progetto strumentale di Simone Sello uscito il 12 dicembre 2025. Più che un album, è un diario di viaggio sonoro, una colonna sonora che costruisce un "film immaginario" portando l'ascoltatore attraverso paesaggi radicalmente diversi, tenuti insieme da una produzione che fonde il vintage con l'elettronica.

Il viaggio, come da tradizione, inizia nel deserto, nel Far West americano. Ma il "Cowboy" di Sello non è tradizionale. La cavalcata d'apertura, "Big Dipper Horse Ride", non è accompagnata da chitarre acustiche, ma da un ritmo elettronico incalzante in stile Giorgio Moroder e chitarre surf psichedeliche. È il deserto visto da un'astronave. L'omaggio al western classico arriva subito dopo, in "Grey Horse’s Standpoint", brano meditativo che evoca gli spazi sconfinati di Leone attraverso il fischio iconico (Alessandro Alessandroni Jr.) e la chitarra slide. Il tema del viaggio prosegue con "US 395 and Beyond", ispirato "alla tradizione del road movie americano", con trame di chitarra che suggeriscono "strade infinite e orizzonti aperti".

La seconda tappa del viaggio abbandona il deserto ed entra nella metropoli notturna, l'habitat del "Paparazzi". L'atmosfera cambia radicalmente. "City Love" (con Jasmine Tommaso) è uno "schizzo urbano compatto", un rockabilly che "cattura l’atmosfera di strade illuminate al neon". Ma la città ha anche le sue ombre, e Sello le dipinge con "Where Crime Lives" (con Ashley Bottorff), un brano "cupo e noir" con suoni blues sporchi. È una città ironica, quella di "Bambolotte", una vignetta twist che suona surreale, con tanto di campionamento di un messaggio vocale di Bobby Solo.

Infine, il "road movie" compie il suo balzo più audace, attraversando l'oceano per atterrare nell'universo "Izakaya" di Tokyo. È qui che il cowboy della copertina incontra la cultura orientale. "Cocktail in Kanda" è una fusione perfetta di "armonie jazz vintage" e "beat lounge elettronici", che evoca il calore della vita notturna della città. L'esplorazione culturale continua con il giocoso "The Cat and the Fox (Neko To Kitsune)", che mescola ritmi twist a "tocchi melodici giapponesi" , e raggiunge l'apice in "Roundabout", dove lo shamisen (strumento a corde giapponese) dialoga con una chitarra fretless che pilota un synth.

Questo "viaggio unico e internazionale" è la forza del disco. Sello usa la sua chitarra non solo per suonare, ma per "raccontare storie", facendoci visualizzare mondi diversi in un'unica, affascinante avventura sonora.


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