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| Burrata curdo e tarallo |
Quattordici anni fa, sulla riviera abruzzese, apriva una pizzeria che pochi avrebbero immaginato destinata a fare strada.
Oggi quel nome – Carpe Diem “Diversamente Pizza” – racconta un modello imprenditoriale giovane, solido e capace di arrivare nella classifica 50 Top World Artisan Pizza Chains di 50 Top Pizza - la prima catena abruzzese a ottenere questo riconoscimento mondiale. Un progetto nato dall’intuizione di Emilio Brighigna e dalla tenacia di Angelica De Berardinis, che hanno trasformato un locale di quartiere in una realtà diffusa e riconosciuta per qualità, ricerca e coerenza. Il brand è oggi presente in tutte le province della regione, con sedi consolidate a Montesilvano, Villa Raspa, Chieti, L’Aquila e Roseto degli Abruzzi, e nuovi progetti in arrivo. Una crescita che non ha mai tradito lo spirito originario: innovare nel rispetto della tradizione, valorizzare la materia prima e raccontare l’Abruzzo con una pizza che parla la lingua della contemporaneità.
Emilio Brighigna e Angelica De Berardinis
La storia di Carpe Diem
Tutto
inizia nel 2011 a Montesilvano in provincia di Pescara, quando il
napoletano Emilio Brighigna apre il suo primo locale, trasformando un
vecchio pub in pizzeria. La partenza è difficile e il locale fatica a
decollare. Allo stesso tempo, la vita di Emilio è segnata da lutti dolorosi —
la morte del padre in un incidente e della sorella Manuela detta “Mela” a soli
18 anni, a cui dedicherà la sua società chiamandola proprio Mela — e da un
rapporto complesso con la madre.
“Nonostante
tutto, ho deciso di non arrendermi e di investire nel mio sogno” racconta Emilio
Brighigna. “Mi sono dedicato a corsi di formazione e perfezionamento e,
poco dopo, ho incontrato Angelica, che è diventata mia moglie e mi ha sostenuto
fin dall’inizio, assumendo un ruolo fondamentale nel progetto”. “Quando
ho conosciuto Emilio, ho visto una visione chiara e una determinazione rara”
aggiunge Angelica De Berardinis. “Ho creduto in quel sogno e da
allora lavoriamo fianco a fianco: ogni crescita, ogni nuova apertura, ogni
traguardo è frutto di un impegno condiviso e di una squadra che ci mette cuore
e professionalità”.
Con
il tempo, il locale cresce e Carpe Diem diventa un punto di riferimento per
la pizza contemporanea in Abruzzo, anticipando i trend e portando per prima
— in un periodo in cui questo stile era ancora poco diffuso — un nuovo modo di
interpretare la pizza nel territorio. L’espansione è costante: nel 2017
apre il secondo locale a Villa Raspa e il primo laboratorio impasti che
ancora oggi rappresenta il cuore della sperimentazione, della ricerca e della
formazione interna; nel 2020 Carpe Diem arriva a L’Aquila; nel
2023 aprono le sedi di Chieti e Roseto; nel 2025 viene lanciato
il nuovo format Fuori Misura a Montesilvano dedicato alla pizza in
teglia e alla ruota di carro. Sono previste inoltre nuove aperture nei
prossimi mesi, tra cui un format “express” a Chieti e un grande
progetto da oltre 600 mq a Francavilla al Mare, che includerà
anche pasticceria, viennoiserie e gastronomia calda. Oggi Carpe Diem
conta oltre 80 dipendenti e un fatturato che supera i 5 milioni di
euro. “Carpe Diem è cresciuta grazie alla determinazione e alle idee.
Guardiamo sempre avanti senza dimenticare le radici e l’identità che ci hanno
portato fin qui” conclude Brighigna.

Contemporanea e Champagne
Gusto, innovazione e territorio: il mondo di Carpe Diem
“Diversamente Pizza
Dietro
ogni pizza di Carpe Diem c’è una filosofia precisa: valorizzare la materia
prima, mantenere una forte identità e innovare nel rispetto della tradizione.
“Nel nostro lavoro cerchiamo sempre contaminazioni nuove, frutto dei viaggi
e degli incontri con altri professionisti del settore” spiega Emilio
Brighigna che cura l’intera proposta food supervisionando gli impasti e
standardizzando i processi per tutte le sedi.
“Tecniche,
ingredienti e accostamenti diversi si intrecciano con la tradizione abruzzese,
dando vita a proposte sicuramente diverse" prosegue Brighigna. Una
visione che si riflette anche nel pay off del brand, “Diversamente Pizza”,
espressione della volontà di sperimentare e innovare senza mai perdere di
vista le radici.
L’impasto della pizza contemporanea di
Carpe Diem è realizzato con una miscela di farine di tipo 0 e tipo 1 di grano
tenero e duro, di forza medio-debole, con lievitazione di 24 ore e lievito di
birra. Ne nasce un impasto equilibrato, leggero e digeribile, con un
cornicione non eccessivamente alto ma alveolato, croccante al morso ma
soffice all’interno.
Accanto
alla pizza contemporanea, il menù di Carpe Diem propone la ruota di carro da
38 cm, simbolo dell’anima napoletana del brand, e i padellini,
realizzati con lievito madre e farine differenti – come multicereali o farina
di riso – che invitano a sperimentare texture e sapori diversi. Una particolare
attenzione è riservata anche al senza glutine, per garantire
un’esperienza inclusiva per tutti.
Carpe
Diem seleziona con cura fornitori e prodotti, molti dei quali Presìdi Slow
Food, come i fichi reali di Atessa o la ventricina dell’Alto
Vastese, privilegiando materie prime italiane di eccellenza, frutto di una filiera
corta e sostenibile. Questa cura si riflette nelle creazioni di tutto il
menù: dal recente "Porchetta in tour", un padellino
ai malti scuri ripieno di porchetta IGP, misticanza, cipolle agrodolci,
senape delicata e chips di topinambur e zafferano, al delicato contrasto
della pizza con crudo di Angus, arricchita da mozzarella di bufala,
rucola, polvere d’arancia e scaglie di grana di pecora stagionato 30 mesi. Non
manca la tradizione con "A Scanno" con fiordilatte,
melanzane a funghetto e salsiccia a punta di coltello, completata da scaglie di
ricotta a scorza nera del Bio Agriturismo Valle Scannese. Tra le proposte più
audaci spicca poi la "Polpo Lardiato", con friarielli
leggermente piccanti, lardo, stracciatella e tentacoli di polpo arrosto,
aromatizzato con polvere di peperone dolce di Altino – Presidio Slow Food.
Il
menù si arricchisce anche di fritti artigianali, frutto della stessa
ricerca e attenzione: dall'arancino con gorgonzola Bufala Blu, miele e noci
pecan alle frittatine di pasta, reinterpretazioni creative che omaggiano la
grande tradizione napoletana. Carpe Diem inoltre propone una carta degli oli
con alcune referenze regionali e nazionali, selezionate da produttori
attentamente scelti come Marina Palusci e Tommaso Masciantonio.
L’esperienza si completa con il beverage: dalla birra artigianale a
marchio Carpe Diem, realizzata con il birrificio Collerosso, a vini
selezionati e a una proposta di mixology pensata per accompagnare ogni
pizza con equilibrio.
INFO UTILI
Sito:
www.carpediem.pizza



