Prevenzione è Salute, Summeet e Inrete partono da Milano

 


Milano. Due tappe nel 2025 e tante altre nel corso del prossimo anno per portare la prevenzione sotto casa dei singoli cittadini.

È l'obiettivo alla base della campagna nazionale "Prevenzione è Salute", promossa da Summeet e Inrete e partita dal quartiere milanese di CityLife con prossimo stop a Varese, a piazza Monte Grappa. A bordo di un truck dedicato a una prima visita ambulatoriale, chi vorrà potrà sottoporsi gratuitamente a una serie di controlli rapidi e preliminari in tre campi specifici: cardiovascolare, cardiometabolitico e salute femminile (senologia, ginecologia e fertilità). I professionisti a disposizione dei cittadini indirizzeranno chi si sottopone a un esame a uno specialista di competenza, se dal controllo dovessero emergere delle criticità da tenere d'occhio. La campagna, che durerà fino a giugno 2026, mira a sensibilizzare uomini e donne sull'importanza di contrastare l'insorgere di patologie non solo attraverso regolari controlli medici, ma anche e soprattutto tramite comportamenti virtuosi che migliorano complessivamente la qualità della vita.


 "Alla base c'è sempre la dieta mediterranea, riconosciuta come il fondamento della prevenzione tanto da rientrare nelle linee guida delle maggiori società cardiologiche", ha ricordato la dottoressa Maria Teresa La Rovere in rappresentanza degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia. "Idealmente ciascuno di noi dovrebbe consumare cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno, preferendo le carni bianche a quelle rosse e limitando il consumo di zuccheri. È bene ricordare di non esagerare mai nelle quantità e di accompagnare il tutto con l'attività fisica. Non occorre praticare per forza uno sport: basta anche una semplice camminata quotidiana di almeno 40 minuti. Per le donne, in particolare, è consigliabile fare esercizi di forza, perché a partire dalla menopausa c'è una tendenza all'osteoporosi e dunque una necessità di rinforzare i muscoli. A trarre giovamento da tutto questo saranno il cuore e il sistema cardiovascolare a livello generale".


 I fattori di rischio dietro all'insorgere di malattie legate al cuore e al metabolismo possono essere genetici e non solo. Tra le cause esterne ci sono lo stress cronico e la violenza di genere, che ha inevitabilmente un grande impatto sulla salute femminile. "Si nota un aumentato rischio cardiovascolare perché vivere relazioni violente porta spesso ad adottare stili di vita non corretti, come il fumare di più, o a sviluppare disordini alimentari conseguenti a uno stato di depressione, che a sua volta accelera l'insorgere di aterosclerosi", ha spiegato la dottoressa La Rovere. "In generale, però, voglio sottolineare che sta aumentando la consapevolezza verso un maggior rischio cardiovascolare nelle donne, soprattutto dopo la menopausa. In questo senso è fondamentale che siano sensibilizzate, perché spesso sono più preoccupate dalle neoplasie che non dalle patologie del cuore".


 L'altro focus scelto dalla campagna "Prevenzione è Salute" riguarda proprio l'universo femminile, declinato nella sfera senologica e ginecologica. Negli ultimi anni le campagne di screening hanno dato i loro frutti, ma c'è ancora tanto lavoro da fare. "Registriamo ogni anno 62mila nuove diagnosi di neoplasia della mammella", ha denunciato Adele Patrini, portavoce di Europa Donna Italia per l'Accademia di Senologia "Umberto Veronesi".


"Dobbiamo leggere questo dato in ottica sociale e culturale, oltre che epidemiologica. Per abbassare questi numeri inquietanti bisogna andare sul territorio in maniera capillare e responsabilizzare cittadine e cittadini attraverso una comunicazione empatica e accogliente, che drena risorse e muove la comunità. Rendere uomini e donne partecipi delle scelte che li riguardano quando si parla di salute è la vera sfida della nostra era: solo così si può cementare la cultura della prevenzione, passando di fatto dal destino alla scelta. Nel caso delle malattie al seno, al collo dell'utero e all'ovaio, sarebbe ideale chiedere direttamente alle donne come vogliono gli screening e come organizzare il territorio, così da incidere a livello empatico su coloro che non hanno sintomi, ma in cui deve nascere la consapevolezza di mettere in discussione la loro salute e di fare prevenzione".


 Per cercare di raggiungere questi scopi, la campagna partita da Milano ha svolto attività come la misurazione della pressione, la rilevazione dell'indice di massa corporea (BMI) e della circonferenza addominale, il test del rischio diabete di tipo 2 e lo screening metabolico relativo a colesterolo, trigliceridi e glicemia, sottoponendo uomini e donne anche al test del cammino di sei minuti. Sul fronte senologico e ginecologico, il truck messo a disposizione dei cittadini ha consentito di effettuare colloqui informativi sugli screening raccomandati, sull'autopalpazione e sulla fertilità; questo perché il progetto ruota attorno a pilastri quali la sensibilizzazione, l'educazione e lo screening. La campagna, però, introduce anche la raccolta in forma anonima, per chi acconsentirà, dei dati collezionati durante le tappe in tutta Italia, così da contribuire al monitoraggio epidemiologico nazionale.


 Alla tappa milanese hanno partecipato anche Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia, e il Consigliere regionale Giulio Gallera, membro della Commissione Permanente Sanità. Entrambi sono saliti sul truck della campagna e hanno deciso di sottoporsi a dei controlli rapidi, portando il loro esempio in prima persona. "Siamo in prima linea sulla prevenzione da anni", ha affermato Monti, "e a oggi abbiamo spaziato dall'impegno nella campagna vaccinale anti influenzale ai test genetici gratuiti contro il tumore della mammella. Credo che muoversi sul territorio sia fondamentale per raggiungere i singoli cittadini. Iniziative come quella di oggi, che va nei luoghi dove la gente è, adottando una visione multidisciplinare, rappresentano strategie vincenti per agganciare le persone, dimostrando quanto la prevenzione sia qualcosa di molto concreto".


 "Il fatto che 'Prevenzione è Salute' parta dalla Lombardia rappresenta un riconoscimento alle attività sanitarie e preventive che portiamo avanti", ha aggiunto il consigliere Gallera. "La prevenzione è qualcosa di strategico e soprattutto va introdotto come elemento culturale. L'idea di avere altri luoghi in cui avvicinare il cittadino è una chiave innovativa che, visto anche il successo riscontrato, dobbiamo continuare a perseguire".


 La campagna di Summeet e Inrete viaggerà a bordo del suo truck fino a metà 2026 e continuerà ad avvalersi del patrocinio e della collaborazione delle principali Società Scientifiche di riferimento (AMD, FADOI, FIMMG, FOFI, ITACARE-P, SIC, SID, SIFES e MR, SIGO, SIMG, SIO), oltre che del sostegno di numerose Associazioni di Pazienti e altre realtà del terzo settore, tra cui Associazione Amici Obesi Onlus, Conacuore, Europa Donna Italia, FAND, Fondazione Italiana per il Cuore, LILT, Loto Odv.

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