In occasione dell’uscita di “Moquette blu”, Mormile si racconta a Fattitaliani ripercorrendo la nascita di un brano scritto sette anni fa e oggi finalmente compiuto. Dalla jam in stile reggae che ha dato origine alla melodia, alle influenze ’70, funk ed elettroniche che ne hanno definito il sound, l’artista svela anche il significato personale del pezzo e il lavoro sul videoclip, un piano sequenza ispirato a un suo sogno e diretto da Vincenzo Pezone.
Nell’intervista emerge un percorso in continua evoluzione, che porterà presto
all’uscita del suo nuovo album.
Parliamo del
tuo nuovo singolo. Com'è nato?
“MOQUETTE BLU” è
nato circa 7 anni fa, jammando in sala prove su questi due accordi in levare,
in stile Reggae.
Istintivamente mi è
venuto da cantarci questa melodia con le prime frasi del testo che sono rimaste
quelle.
Poi è passata attraverso diverse versioni sonore fino a trovare la sua forma definitiva.
Cosa
rappresenta per te?
È di sicuro un brano molto importante perché è uno dei primi che ho scritto con questo tipo di approccio e con una tematica che in quel momento volevo esorcizzare “scherzandola”.
A quale idea
si ispira il videoclip?
Il videoclip è
girato tutto in piano sequenza durante una festa, citazione al cinema d’autore
anni 60.
La trama è ispirata ad un sogno che ho raccontato a Vincenzo Pezone (videomaker e regista del video), che aveva uno svolgimento simile. Vincenzo è stato molto bravo a farlo diventare una compagine narrativa molto calzante al brano.
Quali sono
le tue influenze musicali?
In generale dico
sempre che mi piace scrivere canzoni pop, o che abbiano comunque quel tipo di
approccio.
In questo momento come scelta sonora pesco molto dagli anni ‘70, dal funk, dall’elettronica.
Come e
quando è iniziata la tua passione per la musica?
Da piccolissimo, sono sempre stato un divoratore di canzoni. Poi ad un certo punto ho capito che volevo fare mio questo linguaggio e ho iniziato a scrivere canzoni.
Con quale
artista ti piacerebbe collaborare e perché?
In questo momento non saprei risponderti. Ho cambiato spesso riferimenti negli ultimi tempi, quindi, non c’è un artista in particolare con cui mi piacerebbe fare musica.
Progetti
futuri?
C’è un album in
uscita che racchiude il lavoro fatto finora con questo sound e questo filone di
canzoni. Poi non vedo l’ora di tuffarmi in musica nuova esplorando altre cose.


