Luca Fogliati con “La storia non si fa” la musica diventa atto di coscienza. L'intervista

In questa intervista per Fattitaliani, Luca Fogliati racconta “La storia non si fa”, un brano nato come sfogo sincero contro le divisioni e l’indifferenza del presente. Il videoclip, con la lacerazione della bandiera italiana, denuncia il degrado culturale e rende omaggio a figure come Impastato, Livatino e Don Pino Puglisi, simboli di coraggio e coerenza.

Ispirato ai grandi cantautori italiani, Fogliati torna sul palco con una nuova band elettrica, debuttando il 30 novembre al Diavolo Rosso di Asti.


Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

La storia non si fa nasce da uno sfogo scritto completamente di getto su un foglio bianco. Ho voluto raccontare il momento storico che stiamo vivendo fatto di facili ricette e di un estremismo becero e ignorante che non ha fatto altro che metterci l’uno contro l’altro in questa guerra tra poveri.

A quale idea si ispira il videoclip?

Nel videoclip abbiamo voluto raccontare il degrado socio-culturale attraverso la lenta lacerazione della bandiera italiana. Ma abbiamo voluto anche omaggiare quelle persone che hanno dato la loro vita perché credevano fortemente in un Italia migliore ovvero Peppino Impastato, Rosario Livatino, Don Pino Puglisi ed altri eroi che sono stati uccisi dalla mafia.

Quali sono le tue influenze musicali?

Le mie influenze musicali sono state fin da subito i cantautori classici quindi De André, Gaber, Vecchioni, Lucio Dalla e Vasco Rossi.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

La passione per la musica è nata molto presto grazie a mio papà che suonava la chitarra e il basso. Un' altra figura importante è stato Don Luigi Venesia parroco storico del mio paese con cui ho fatto le mie prime esibizioni nel coro della chiesa.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Mi piacerebbe collaborare con Samuele Bersani perché a mio avviso è uno dei pochissimi artisti che fa ancora dell’artigianato puro.

Progetti futuri?

Sto rimettendo su dopo un periodo di live prettamente in acustico una band in elettrico per andare a suonare nei locali. La prima data sarà il 30 novembre al diavolo rosso ad Asti con la nuova formazione.

Fattitaliani

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