Il cortometraggio “Io che non vivo” di e con Cristina Puccinelli – già presentato in anteprima mondiale fuori concorso ad Alice nella Città 2025 - ha vinto il Premio The Hot Corn Award come Miglior Cortometraggio, consegnato alla regista durante la serata di premiazione, presso lo Spazio Campo Marzio di Roma. La motivazione del premio recita: “per la capacità di trasformare un’esperienza personale dolorosa in un racconto universale sulla Memoria, sull’identità e sul difficile equilibrio tra cura di sé e cura dell’altro, con uno sguardo lucido, ma profondamente empatico. Per la scrittura e la regia di grande precisione, che in poco tempo costruiscono un mondo emotivo complesso senza mai indulgere nel patetismo”.
Presentato in anteprima mondiale fuori concorso ad Alice nella Città, lo scorso 15 ottobre all'Auditorium Conciliazione di Roma, nella sezione Onde Corte, “Io che non vivo”, che racconta del dolore del saper lasciare andare, associato anche all’Alzheimer, è scritto, diretto e interpretato da Cristina Puccinelli con la omonima canzone di Pino Donaggio come titolo e a sottolineare una scena del film. Dopo la presentazione ad Alice nella Città, il corto ha iniziato a viaggiare nelle sale tutta Italia grazie all’iniziativa di Fice “Corto che passione”, e le prossime proiezioni saranno a Roma, il 1 e 2 dicembre, al Teatro Eduardo De Filippo – Officina Pasolini nell'ambito di “Afrodite shorts”, festival che si adopera per la promozione e la crescita professionale del lavoro svolto in ambito audiovisivo dalle donne. Il corto è un dramedy prodotto da Fabrizio Larini per Cinema.T.S. con la produzione esecutiva di Valeria Correale. Girato interamente a Lucca, il film è interpretato, oltre che dalla regista nei panni della protagonista, da Betty Pedrazzi nel ruolo della madre, da Laura Giannatiempo nel ruolo di Laura e da Carlo De Ruggieri in quello dell'analista. Il film si avvale della direzione della fotografia di Michele D'Attanasio, delle musiche originali di Federico De Robertis, del montaggio di Paola Freddi e Antonio Cellini, dei costumi di Patrizia Chericoni e Maria Vittoria Castegnaro, della scenografia di Laura Vannoli e dell'aiuto regia di Andrea Pagani.
“Io che non vivo” racconta di Viviana, ex sognatrice che non riesce a trovare pace. La vita a 40 anni non è quello che pensava sarebbe stata, quando era piccola. Da sempre si rifugia nelle vite degli altri, è un'attrice, ma nemmeno il tanto amato lavoro le regala quello che cercava. Ancor meno gli uomini. Provare piacere è difficile. È sola, il suo più grande affetto è la madre, che inizia a perdere pezzi di vita e si scopre essere malata di Alzheimer. Dimenticherà anche la figlia, sebbene lei sarà lì, accanto a lei. Il dolore è incontenibile, straripa dal corpo di Viviana, sembra toglierle il fiato. Ma respirare, in un momento simile, è fondamentale, anche per sua mamma. Ora che tutto è buio come non mai, Viviana ha il dovere di cercare lucciole di felicità.
“Sono davvero contentissima – dichiara la regista e attrice Cristina Puccinelli - di ricevere questo premio e da una rivista di cinema come The Hot Corn, quindi da persone del settore. Il corto è stata una sfida perché si sviluppa con una narrazione che va avanti più per sensazioni che per azioni e quindi sono particolarmente felice che questa cosa sia arrivata perché non è per niente scontato. È un lavoro molto personale e nasce da un’esigenza profonda che credo sia forse l’elemento più importante per ogni persona che vuole esprimersi in qualsiasi forma. È un periodo storico dove spesso le esigenze sono indotte più che sentite e dovremmo tutti allenarci a sentire quello che vogliamo dire davvero”.
Durata: 19'25''
Formato: Cinemascope a colori


