C’è un momento, nella storia di ogni popolo e di ogni individuo, in cui il silenzio diventa complicità. Con “L’ultimo giorno”, in uscita oggi insieme al videoclip, Daniele Guastella rompe quel silenzio, trasformando la musica in una voce collettiva che denuncia, accusa, ma soprattutto invita a non smettere di provare empatia.
È una canzone di dolore e consapevolezza, nata da un senso di impotenza di fronte alla violenza del più forte sul più debole, e dall’amarezza per l’indifferenza di chi resta spettatore. Il brano diventa così un manifesto pacifista, un invito a riflettere sul valore della vita e sulla fragilità delle nostre certezze. Nel testo, Guastella guarda alle guerre del presente - da Gaza ai molti conflitti dimenticati - e restituisce immagini che pesano come macigni: bambini uccisi o mutilati, famiglie distrutte, verità manipolate, e una “strategia della tensione” che alimenta paura e potere. Non ci sono bandiere né ideologie, solo una domanda che attraversa la canzone:“Quanto vale la vita di un essere umano?”
Come ricordava Gino Strada, “il novanta per cento delle vittime di guerra sono civili”, e questo pensiero attraversa “L’ultimo giorno” come una ferita aperta. Guastella lo canta con voce ferma e malinconica, mentre la musica cresce come un’onda unendo rabbia e compassione, denuncia e speranza. Le sue parole si intrecciano con l’appello di Papa Francesco, che ha definito il nostro tempo una “guerra mondiale a pezzi”. “Non è solo una canzone contro la guerra, è una preghiera laica per la pace, una dedica a chi ha perso la vita e a chi, nonostante tutto, continua a salvarla. Speriamo che, dovunque ci sia un conflitto, si trovi una strada verso una pace vera e duratura - afferma Guastella - ma sappiamo che ciò che è stato distrutto, in termini di vite umane, non potrà più essere restituito. Possiamo ancora scegliere di non restare in silenzio”.
Il videoclip di “L’ultimo giorno” è un racconto visivo sulla cecità morale del nostro tempo. Il cantautore appare inizialmente senza occhi e senza bocca, simbolo di un’umanità muta di fronte alle ingiustizie. Solo quando inizia a cantare riacquista la voce e la vista: la musica diventa così atto di resistenza e risveglio della coscienza. Le immagini alternano volti, macerie e scene di guerra a momenti di pace, ricordando quanto sia fragile l’equilibrio del mondo. Firmato da uMANo (Giuseppe Sicorello), il video è un invito a non restare in silenzio, perché - come recita il messaggio centrale - “il silenzio rende complici anche noi”.
Il brano porta la firma autoriale di Daniele Guastella e Martino Lo Cascio per il testo, mentre la musica è composta dallo stesso Guastella. L’arrangiamento nasce dalla collaborazione tra Daniele Guastella e Riccardo Piparo, che cura anche la produzione artistica e il mixing.La registrazione è avvenuta presso i Cantieri 51 di Palermo, mentre il mastering è stato realizzato da Roberto Romano presso gli OS3 Studios di Roma. Alle registrazioni hanno preso parte Daniele Guastella (pianoforte e tastiere), Osvaldo Lo Iacono (chitarre), Peppe Sferrazza (basso) e Federico Gucciardo (batteria). La grafica del progetto è firmata da uMANo (Giuseppe Sicorello). Anche il videoclip ufficiale porta la firma di uMANo (Giuseppe Sicorello), che ne ha curato riprese, regia ed editing con il supporto dell’intelligenza artificiale. Il make-up e l’assistenza alla produzione sono di Francesca Felentino.
Daniele Guastella è un cantautore italiano con una formazione musicale classica, pop e jazz, e con una carriera internazionale alle spalle. Ha partecipato a numerosi festival ed eventi in tutto il mondo e ha collaborato con artisti di diversi paesi. La sua musica spazia tra pop, rock e world music ed è un viaggio attraverso le emozioni e le esperienze umane, con una voce che arriva dritta al cuore. Ha pubblicato diversi album: “L'attesa” (clicca qui), “Intanto cammino” (clicca qui) e “Homaj” (clicca qui), e ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo impegno sociale e le sue canzoni. Si appresta alla pubblicazione di un nuovo Ep del quale è stato estratto il primo singolo.



