REGGIO PARMA FESTIVAL ARCIPELAGHI 2025. GIORNATE D'AUTORE Drammaturgia europea oggi

 


È prezioso il modo in cui gli autori osservano e raccontano la realtà, dopo averla passata al filtro della loro arte. Il lavoro di chi scrive fornisce nuove chiavi di comprensione e di interpretazione del mondo esterno e di quello interiore.

E questo è ancor più vero se si parla di autori che scrivono per il teatro, “dove tutto è finto e niente è falso” e reinventano la vita sulla scena per farci vedere oltre. Per scoprire quali siano le maggiori novità in ambito teatrale, chi sono gli autori di spicco della scena internazionale e di cosa trattano i loro testi, in programma al Teatro Due di Parma il 30 e 31 ottobre e l’1 novembre 2025 c’è la seconda edizione delle Giornate d’Autore, dove sarà possibile incontrare le voci di alcuni fra i più interessanti autori del panorama contemporaneo, con letture di testi inediti.

 

Ideato da Fondazione Teatro Due, il programma delle Giornate d’Autore prende vita nell’ambito di Teatro Festival e del percorso Arcipelaghi di Reggio Parma Festival e si avvale della collaborazione di Florian BorchmeyerDramaturg presso il teatro Schaubühne di Berlino dove ora è curatore del FIND - Festival International New Drama, moderatore di tutti gli appuntamenti che costelleranno l’iniziativa.

 

Ogni giornata sarà articolata in incontri e focus di presentazione di autori e autrici attraverso una conversazione con lettura di alcuni loro lavori inediti in Italia. Il britannico, parigino d’adozione, Alexander Zeldin, le cui opere teatrali decifrano il reale attraverso una estetica iperrealistica, sarà protagonista di un focus nell’ambito del quale verrà letto The other place, tradotto da Monica Capuaniispirato ad Antigone, che è stato un enorme successo nel Regno Unito e definito dalla stampa inglese il “miglior spettacolo del 2024” e “un pugno nello stomaco”In scena il 30 e 31 ottobre alle ore 20.30 anche il suo spettacolo Beyond Caring (Prendre Soin), al termine della replica del 31 avrà luogo una conversazione con l’artista. Autrice per il teatro, il cinema e la televisione, la spagnola Lucía Carballal, classe 1984, è una scrittrice in grande ascesa nel panorama spagnolo; se la famiglia è la radice e l'origine di tutti i conflitti, e il conflitto è la forza motrice fondamentale del teatro, Lucía Carballal attinge a questo filo conduttore intrecciandolo con temi come l'identità, le tradizioni, i rituali e il peso del passato in Los Nuestros, che verrà letto, nella traduzione di Antonella Caron, nel focus a lei dedicato. Del tedesco Roland Schimmelpfennig, acclamato per la sua scrittura immersiva e sensoriale e la sua capacità di fondere elementi surreali e fantastici con la riflessione sul mondo attuale, sarà presentato il testo Der Halbe Mond. Nel testo, tradotto da Monica Marotta, la momentanea magia innescata dall’arrivo di un circo nelle vite dei tre protagonisti di uno strano triangolo amoroso, trasforma una realtà squallida, in un sogno in cui è possibile vivere l’impossibile sospendendo i confini del reale. Scrittrice, drammaturga e regista teatrale, Premio Nazionale di Letteratura Drammatica 2024 i cui testi sono stati tradotti in otto lingue, la spagnola María Velasco ha scritto anche drammaturgie per la danza e collaborato ad esempio con la compagnia italo-spagnola Kor'sia e con la catalana Les Impuxibles. Per la prima volta in Italia verrà presentato Talaré a los hombres de sobre la faz de la tierra, tradotto da Claudia De Medio, Premio Max 2022 come miglior testo teatrale, che mette in relazione la violenza emotiva e sessuale con la violenza ambientale, paragonando lo “sfruttamento delle risorse dell'inconscio e della soggettività, del linguaggio, del desiderio, dell'immaginazione, dell'affetto” allo sfruttamento delle risorse naturali. Le letture saranno curate da Nicoletta Robello e Matteo Tarasco e presentate dagli attori Luchino Giordana, Stefano Guerrieri, Irene Paloma Jona, Laura Mazzi, Elisabetta Mirra, Salvo Pappalardo, Francesca Tripaldi.

 

Accanto ai focus dedicati agli autori, verranno attivati dibattiti con esperti e direttori di istituzioni europee particolarmente virtuose nella valorizzazione della nuova drammaturgia. Il panel di apertura dal titolo Nuova Drammaturgia e politiche culturali vedrà fra i relatori Klaus Lederer, già senatore per la Cultura e l’Europa nella città di Berlino, Kriszta Székely, regista e direttrice designata del Katona Theatre di Budapest, Oberdan Forlenza e Paola Donati, rispettivamente Presidente e Direttrice della Fondazione Teatro Due di Parma; mentre in quello di chiusura dedicato a Diffondere la nuova drammaturgia prenderanno la parola Eva Behrendt, critica per la prestigiosa rivista tedesca Theater Heute, David Byrne, direttore del Royal Court Theatre di Londra, il regista e drammaturgo Gianni Forte che presenterà anche il suo testo fresco di stesura Chirone che fa parte del nuovissimo progetto di riscrittura contemporanea dalle Metamorfosi di Ovidio Il viaggio immobile. Corpi in attesa Carlos Rod della casa editrice La Uña Rotawww.teatrodue.org

 

PROGRAMMA

 

Giovedì 30 ottobre 2025

 

ore 17 - panel di apertura Nuova Drammaturgia e politiche culturali 

con Paola Donati, Oberdan Forlenza, Klaus Lederer, Kriszta Székely

 

ore 19 - Pausa

 

ore 20:30 - Il disperato di Marleen Scholten|Wunderbaum

 

Venerdì 31 ottobre

 

ore 16 - Focus Lucía Carballal + lettura Los nuestros a cura di Nicoletta Robello

 

ore 17:30 - Pausa

 

ore 18 - Focus María Velasco + lettura Talaré a los hombres de la faz de la tierra a cura di Matteo Tarasco

 

ore 19:30 - Pausa

 

ore 20:30 - Spazio Grande - Beyond caring di Alexander Zeldin

 

ore 22:30 - post - show talk con Alexander Zeldin



Sabato 1 novembre

 

ore 11 - Focus Alexander Zeldin + lettura The other place a cura di Nicoletta Robello

 

ore 13 - Pranzo

 

ore 15:30 - Focus Roland Schimmelpfennig + lettura Der halbe Mond a cura di Matteo Tarasco

 

ore 17 - Pausa

 

ore 17:30 - panel Diffondere la nuova drammaturgia

con Eva Behrendt, David Byrne, Gianni Forte, Carlos Rod

A seguire, Gianni Forte legge il suo testo Chirone da Il viaggio immobile. Corpi in attesa.

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