L'arte della tessitura rinasce nel borgo di Padernello

 


C'è un filo rosso che collega il passato al presente nel borgo di Padernello. Non è metaforico: è fatto di lana, cotone e lino, e corre tra le mani di chi ha deciso di trasformare un'antica cascina in un laboratorio di bellezza. 

 

L'8, 9 e 15 novembre 2025, il borgo di Padernello ospita "Morbide trame", un corso di tessitura che è molto più di un semplice workshop: è il battesimo di un atelier permanente, reso possibile dalla donazione generosa di Marialisa Leone, artista tessitrice che ha deciso di lasciare al territorio i suoi telai, i suoi materiali e soprattutto il suo sapere.

 

Due livelli, due mondi. Il primo, dalle 9 alle 12, introduce alla tecnica del Kilim: otto partecipanti impareranno a maneggiare telai a cornice e da tavolo per creare piccoli arazzi decorativi con intrecci base. 

 

Il secondo livello, dalle 14 alle 17, è per quattro anime più ambiziose: si affronterà il telaio a pettine liccio, strumento che consente creazioni raffinate. Si partirà dall'ordito – preparato con un orditoio da parete – per arrivare alla tessitura vera e propria. Tre giorni per scoprire che la pazienza ha il colore che le dai tu.

 

La sede è la Cascina Bassa in via Cavour, 3 a Padernello (BS), edificio adiacente al castello e rifunzionalizzato grazie al progetto "Generare Comunità" sostenuto da Fondazione Cariplo. Qui nascono le Botteghe artigiane, luogo di formazione dove maestri artigiani rinnovano la tradizione attraverso il "learning by doing". Marialisa Leone ha donato quattro telai da tavolo, telai a cornice, un grande telaio a due licci, uno tedesco a quattro licci e un magazzino di lane pure, cotone, lini e libri specializzati. Tutto resterà alla Fondazione Castello di Padernello.

 

L'intreccio è il filo conduttore di questo luogo. Prima c'era stato Giuliano Mauri, che con "Ponte San Vigilio" aveva intrecciato legno di castagno per riportare alla luce un'antica centuria romana. Ora tocca alla tessitura continuare quel dialogo tra natura, arte e comunità.

 

«Vogliamo che Padernello diventi un punto di riferimento per chi cerca la bellezza del fare con le mani», spiega Domenico Pedroni, presidente della Fondazione Castello. «Questo atelier non è solo un luogo dove si impara una tecnica: è uno spazio dove si tesse relazione, si condivide esperienza, si costruisce futuro partendo dal passato. Marialisa ci ha regalato molto più che dei telai: ci ha affidato una missione».

 

L’iniziativa è inserita nel progetto "Laboratorio Padernello" promosso da Fondazione Castello di Padernello Ets, Associazione Artigiani di Brescia e Provincia e Gruppo Foppa, con il patrocinio e cofinanziamento di Camera di Commercio di Brescia, sostegno di Regione Lombardia e patrocinio della Provincia di Brescia.

 

Il castello medievale, con le sue storie e leggende, merita una visita anche per chi non tesse ma vuole lasciarsi intrecciare dalla meraviglia.

Fattitaliani

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