Dal 1° al 3 ottobre, la Città Eterna ospiterà un'edizione straordinaria del Festival Perelada con concerti e attività che collegano la Catalogna e Roma attraverso il patrimonio musicale, lo spirito benedettino e la produzione contemporanea.
Si è svolta presso l'Instituto Cervantes di Roma la presentazione di questo progetto unico, in un evento condotto da Padre Bernat Juliol, commissario del Millenario di Montserrat, e Oriol Aguilà, direttore artistico del Festival Perelada, con la partecipazione di Ignacio Peyró, Direttore dell’Instituto Cervantes di Roma. In occasione del Millenario dell'Abbazia di Montserrat e come preludio al 40º anniversario del Festival Perelada — entrambe le celebrazioni coincidono con l'Anno Giubilare — Roma sarà lo scenario di un'edizione straordinaria del festival ampurdanese che, per tre giorni, dal 1° al 3 ottobre 2025, occuperà spazi rappresentativi della capitale italiana con una programmazione concepita per valorizzare il dialogo tra spiritualità, patrimonio e creazione artistica.
Questa edizione speciale, frutto della collaborazione tra due istituzioni del paese con un prolifico percorso culturale come sono Montserrat e il Festival Perelada, si avvale del supporto di diverse Istituzioni come l'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, l'Ambasciata di Spagna in Italia, l'Ordine di Malta, la Generalitat della Catalogna, l'Institut Ramon Llull, l'Instituto Cervantes e la Fondazione di Arte Sacra di Roma, tra le altre.
Oriol Aguilà, direttore artistico del Festival Perelada, ha spiegato: "Con questa edizione speciale a Roma, il Festival Perelada riafferma la sua vocazione internazionale e l'impegno nei confronti del talento catalano, marchio di fabbrica. Diamo al mondo una visione contemporanea della nostra musica, radicata nel patrimonio, ma aperta alla creazione e al dialogo con altre culture." Aguilà ha aggiunto: "L'idea di andare a Roma nasce dall'edizione di Pasqua del Festival Perelada. Con solo tre edizioni, siamo diventati un vero e proprio riferimento per la musica sacra e barocca. In un anno in cui abbiamo molto da celebrare, portare Perelada e Montserrat nella Città Eterna è una magnifica opportunità per presentare il nostro obiettivo e attrarre nuovi pellegrini melomani per scoprire il nostro territorio."
Padre Bernat Juliol, commissario del Millenario di Montserrat, ha messo in evidenza l'esposizione che si terrà a Roma in occasione del Millenario e le esibizioni dell'Escolania di Montserrat, assicurando che "portiamo Montserrat a Roma, ma non ci muoviamo da casa", poiché l'Escolania si esibirà a San Anselmo, collegio dei benedettini, e "lo facciamo insieme a Perelada perché insieme arriviamo più lontano che andando da soli". Ha anche sottolineato il concetto che "portiamo la concretizzazione di un'idea che abbiamo accolto con il Millenario, e cioè l'idea di offrire un dialogo tra presente, passato e futuro. Per questo motivo presentiamo un'esposizione che esplora anche i nuovi ambiti in cui la comunità di Montserrat può contribuire oggi a questa costruzione dell'Europa.
I partecipanti hanno concordato nell'evidenziare il valore simbolico di questo progetto - che si presenta sotto il motto 'Ponti sonori tra la Catalogna e Roma: Da Terradellas a Vivancos' -, che proietta a livello internazionale il Festival Perelada, la musica catalana e ispanica e il patrimonio spirituale di Montserrat, rafforzando così il ruolo della cultura come strumento di dialogo e proiezione europea.
Un
percorso musicale tra secoli: da Terradellas a Vivancos
Questa edizione del Festival Perelada a Roma presenta una programmazione che si costruisce come un ponte sonoro tra passato e presente, dalla musica medievale alla creazione contemporanea attraverso i compositori Domènec Terradellas e Bernat Vivancos. Con una selezione accurata di interpreti e repertori, si traccia un panorama del patrimonio musicale catalano ed europeo, in dialogo costante con l'ambiente romano e la tradizione liturgica.
1° ottobre | Palazzo di Spagna – Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede e Ordine di Malta
La giornata inaugurale ospita due concerti che sintetizzano lo spirito del progetto. Alle 18.00, il quartetto di sassofoni Kebyart presenta La Grande Bellezza, un programma che attraversa la tradizione e la modernità con opere di Stravinsky, Bernat Vivancos e Nino Rota. È un invito alla riflessione sulla bellezza effimera e durevole, con arrangiamenti creativi e un approccio estetico che combina virtuosismo, sensibilità e innovazione. L'opera Ay luna que reluces, scritta appositamente per Kebyart dal compositore Bernat Vivancos, rielabora una canzone rinascimentale del Cancionero del Duca di Calabria, in un dialogo tra epoche e stili.
Alle 18.45, i Vespres d’Arnadí, sotto la direzione di Dani Espasa, offriranno il concerto Corelliana, con un programma incentrato sul Concerto grosso con opere di Corelli, Scarlatti, Händel e Geminiani, tracciando una mappa sonora del barocco strumentale europeo. Questa proposta valorizza la figura di Arcangelo Corelli e la sua influenza su contemporanei e discepoli. Il concerto vedrà come concertino Farran Sylvan James.
2 ottobre | Real Academia de España en Roma e San Pietro in Montorio
Alle 17.00, la Real Academia ospita la conferenza Millenario Montserrat: da Terradellas a Vivancos, a cura del P. Jordi-A. Piqué, monaco di Montserrat e priore di Montecassino, Sergi Casademunt i Fiol, musicista e musicologo, e del compositore Bernat Vivancos. Una riflessione sulla continuità musicale tra generazioni, la tradizione benedettina e lo spirito creativo.
Alle 18.30, la chiesa di San Pietro in Montorio sarà il palcoscenico del concerto Terradellas nella Città Eterna, dedicato al compositore catalano Domènec Terradellas, figura chiave del barocco europeo. Formatosi a Napoli e con stretti legami con Roma, Terradellas sviluppò lì parte della sua opera sacra più rilevante. Saranno interpretate tre delle sue opere più emblematiche: A los dolores de María Santísima, Dixit Dominus e Laudate pueri. L'interpretazione sarà a cura del soprano Sara Blanch, del gruppo vocale Cantoría e dell'orchestra Vespres d’Arnadí, sotto la direzione musicale di Dani Espasa.
3 ottobre | Palazzo della Cancelleria, Casa dei Cavalieri di Rodi e Sant’Anselmo all’Aventino
L'ultima
giornata inizia con l'inaugurazione della mostra Montserrat: un millennio,
un contributo benedettino nella costruzione dell’Europa, presso il Palazzo
della Cancelleria di Roma. Organizzata dall'Abbazia di Montserrat e con la
collaborazione della Generalitat de Catalunya, la mostra valorizza l'impatto
del monachesimo benedettino nella costruzione dell'identità e dei valori
europei.
Alle 17.30, presso la Casa dei Cavalieri di Rodi, il gruppo Cantoría presenterà il programma El Jubilate, dedicato alla musica rinascimentale iberica, con opere di Mateo Flecha "El Viejo", Bartomeu Cárceres e vari autori anonimi. Verranno incluse composizioni di canzioneri come quello di Uppsala o di Medinaceli, “villancicos” come Riu riu chiu, madrigali spirituali e frammenti di “ensaladas” come La Justa e El Jubilate, che evidenziano la ricchezza espressiva del Rinascimento catalano.
Infine, alle 20.00, la Basilica di Sant’Anselmo all’Aventino ospiterà il concerto dell'Escolanía di Montserrat, diretta da Pau Jorquera, con la partecipazione della Cappella di Musica di Montserrat e della soprano Sara Blanch. Il programma, concepito come un percorso attraverso secoli di tradizione musicale legata al monastero, spazia da pezzi medievali del Llibre Vermell di Montserrat a composizioni contemporanee di Bernat Vivancos, e include opere di maestri dell’EscolanÍa come Joan Cererols, Anselm Viola, Àngel Rodamilans o Narcís Casanovas, insieme a pagine di Tomás Luis de Victoria e Pau Casals. Non mancheranno inni mariani come il Virolai e la Salve Montserratina, vere e proprie insegne di identità del coro. Questa esibizione, carica di simbolismo ed emozione, chiuderà il festival riassumendo un'essenza musicale millenaria.
Più di un festival: un'ambasciata culturale
Il Festival Perelada a Roma è molto più di una programmazione artistica: è una vera ambasciata culturale che proietta la musica catalana, lo spirito del festival e il patrimonio spirituale di Montserrat nel cuore d'Europa. Un'opportunità per celebrare mille anni di cultura viva, tessere collaborazioni internazionali e guardare al futuro attraverso il dialogo tra radici e innovazione.
Catalunya Música realizzerà una programmazione speciale successivamente, che permetterà di rivivere questa edizione unica.
I posti per
questi spettacoli saranno riservati per accogliere i mezzi di comunicazione
—sia generalisti che specializzati in arti e musica—, i promotori musicali di
teatri e festival della penisola italiana, una vasta rappresentanza delle
istituzioni presenti a Roma e presso la Santa Sede, oltre a operatori turistici
della nostra destinazione in Italia.