Si è tenuta presso il Teatro Studio 8 di Nettuno, la conferenza stampa ufficiale di presentazione della II Edizione del Concorso Teatrale “Città di Nettuno”, evento di punta del Festival Interregionale U.I.L.T. Centro Italia, che coinvolge le regioni Lazio, Abruzzo, Marche, Toscana e Umbria. Con il Patrocinio e il contributo del Comune di Nettuno, a testimonianza dell’importanza che l’amministrazione locale attribuisce alla promozione della cultura e del teatro come strumenti di crescita sociale e identitaria.
L’incontro
ha rappresentato un momento di grande significato culturale e sociale,
sottolineando l'importanza del teatro come strumento di crescita collettiva,
partecipazione e identità territoriale.
A guidare
l’incontro sono stati Giampiero Bonomo, presidente dell’associazione Liberi
Teatranti & Teatranti A.P.S., e Stefania Zuccari, presidente
della U.I.L.T. Lazio, che hanno illustrato le linee guida dell’edizione
2025/2026: dalle 15 compagnie
selezionate su 50 candidature ricevute, al calendario degli spettacoli, fino
alle numerose novità in programma.
In sala
erano presenti giornalisti, operatori culturali, appassionati e cittadini,
testimoniando un coinvolgimento sempre più profondo della comunità attorno a un
progetto che unisce arte e territorio.
Durante l’evento, oltre agli
interventi in presenza, sono stati trasmessi anche videomessaggi dei
Presidenti regionali UILT - Carmine Ricciardi per l’Abruzzo, Mauro Molinari per
le Marche, Stella Paci per la Toscana e Aldo Manuali per l’Umbria -
che hanno voluto far sentire la propria vicinanza e il pieno sostegno al
concorso, sottolineando l’importanza della rete interregionale e del lavoro
condiviso per la valorizzazione del teatro amatoriale. Tra le 15 compagnie
teatrali selezionate, ogni compagnia porterà in scena un’opera originale,
coinvolgente e di alto livello, frutto di un'attenta valutazione da parte della
commissione UILT.
Molto
sentito l’intervento del regista e attore Gianni Isaia, che farà parte
della giuria del concorso. Isaia ha espresso entusiasmo per il ritorno, dopo
anni, di una rassegna che riporta in scena anche il teatro classico, con una
proposta accurata, variegata e di grande valore. “Iniziative come questa – ha
dichiarato – riportano il teatro al centro della vita civile, offrendo al
pubblico occasioni di riflessione, emozione e bellezza. Complimenti agli
organizzatori e all’amministrazione per aver creduto in questo progetto”.
📅 Il Festival si articolerà in due fasi:
Teatro Studio 8 – Nettuno (Via Nettuno-Velletri 8),
confermato anche quest’anno come sede centrale della manifestazione.
Le istituzioni in prima linea per la cultura
Sul palco
sono intervenuti anche i rappresentanti del Comune di Nettuno:
- Carla Giardiello, Assessore a Sport,
Spettacolo, Gemellaggi e Pari Opportunità
- Roberto Imperato, Assessore a Pubblica
Istruzione, Cultura e Politiche Giovanili
Entrambi
hanno evidenziato il ruolo del teatro come presidio sociale e culturale, capace
di promuovere valori, dialogo e senso di appartenenza. “Sostenere la
cultura – ha sottolineato l’Assessore Imperato – significa investire nel futuro
della nostra comunità. Il teatro è un luogo vivo, in cui le storie diventano
strumenti di consapevolezza e di crescita”.
L’Assessore
Giardiello ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel rendere Nettuno una
città aperta all’arte, in grado di dialogare con il panorama nazionale e di
accogliere con orgoglio manifestazioni di rilievo come questa.
A
testimonianza del coinvolgimento della cittadinanza, un partecipante tra il
pubblico ha voluto prendere la parola, rivolgendosi direttamente
all’Assessore Carla Giardiello, per sottolineare l'importanza di coinvolgere
in modo strutturato le scuole e le nuove generazioni in un percorso di
avvicinamento al teatro.
«Educare
al teatro significa educare alla sensibilità, all'ascolto, alla bellezza. È
fondamentale – ha affermato – che i ragazzi abbiano l'opportunità di vivere
l’esperienza teatrale non solo come spettatori, ma anche come protagonisti.
Solo così si forma un pubblico consapevole e una cittadinanza più viva
culturalmente.»
A seguire, Giampiero
Bonomo è intervenuto ricordando che già nella I edizione del concorso
era stato attivato un progetto dedicato al coinvolgimento delle scuole,
prevedendo la presenza di studenti in qualità di “giudici popolari”, con un
rappresentante per ogni istituto del territorio.
Proprio per
dare un segnale concreto in questa direzione, l’edizione 2025/2026 del concorso
ha voluto pensare ai giovani anche attraverso un riconoscimento speciale:
Un
intervento sincero e coraggioso, che ha aperto una riflessione profonda su
quanto sia urgente riavvicinare le nuove generazioni alla cultura attraverso
azioni condivise e continuative, capaci di creare un cambiamento reale e
duraturo, a partire dalle scuole.
Tra i
presenti, anche i rappresentanti dell’associazione CittàInsieme, con
Claudio e Mirella del Consiglio Direttivo, che hanno confermato la volontà di rinnovare
fino a luglio 2026 la convenzione con il Teatro Studio 8, grazie alla quale
i soci potranno continuare a usufruire di agevolazioni sui biglietti
d’ingresso.
Un piccolo
ma significativo segnale di come l’impegno culturale possa passare anche
attraverso azioni concrete di sostegno e partecipazione.
Obiettivi del Concorso Teatrale “Città di Nettuno”
- Valorizzare il teatro
amatoriale di qualità
- Favorire lo scambio tra
compagnie teatrali del Centro Italia
- Diffondere la cultura teatrale
sul territorio
- Rafforzare la rete e il senso
di comunità all’interno della UILT
La seconda
edizione si preannuncia come un appuntamento imperdibile, capace di coniugare
tradizione e innovazione, offrendo al pubblico un’esperienza culturale
autentica, condivisa e profondamente radicata nel territorio.
Nettuno si
conferma così città del teatro, della cultura e della partecipazione.
📌Primo appuntamento in cartellone: sabato 11 ottobre
2025, ore 21.00, con la
brillante commedia “Il Malato Immaginario” di Molière, portata in scena dalla compagnia Esperienza Teatro
Aps di Latina.
Un invito
aperto a tutta la cittadinanza per iniziare insieme un viaggio fatto di emozioni,
riflessioni e bellezza condivisa, nella convinzione che il teatro, oggi
più che mai, sia uno spazio terapeutico per l’anima, la mente e la comunità.