Andrea Camilleri e Felice Laudadio al Petruzzelli di Bari. Foto Daniele Notaristefano
Alla fine degli anni Cinquanta un giovane regista siciliano che s’era formato all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma mise in scena con successo al Teatro Piccinni di Bari quattro spettacoli prodotti dallo Stabile della città.
Città nella quale ritornò molti anni dopo per tenere nell’ambito del Bif&st 2014 diretto da Felice Laudadio una masterclass – rimasta leggendaria – al Teatro Petruzzelli affollato fino al loggione da circa 1.400 spettatori, con centinaia di altri rimasti fuori per mancanza di posti. Quel regista si chiamava Andrea Camilleri di cui si festeggia quest’anno il centenario dalla nascita per iniziativa del Comitato nazionale Camilleri 100 presieduto proprio da Laudadio che ha voluto intitolare Bentornato a Bari, caro Camilleri la “due giorni” di eventi che si svolgeranno per l’appunto al Teatro Piccinni il 12 ottobre alle ore 18 e al Teatro Petruzzelli il 13 ottobre alle ore 20.30, d’intesa con Puglia Culture e il suo presidente Paolo Ponzio e con la Camerata Musicale Barese presieduta dalla direttrice d’orchestra Gianna Fratta.
Il Piccinni ospiterà – a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – la proiezione in alta definizione, prodotta dalla Palomar, dello spettacolo Conversazione su Tiresia di e con Andrea Camilleri andato in scena con immenso successo e per una sola serata al Teatro Greco di Siracusa l’11 giugno 2018 per la regia di Roberto Andò.
Il “ritorno” dello scrittore al Petruzzelli avverrà con lo spettacolo “Camilleri 100. Musica, parole, voci, volti” nel quale la musica sarà affidata all’esecuzione a due pianoforti di due celebri musicisti cubani, Omar Sosa e Marialy Pacheco, mentre alle voci e ai volti di quattro grandi attori: Paolo Briguglia, Maurizio Micheli, Laura Morante e Lina Sastri saranno affidati le parole e i testi scritti da Camilleri in varie occasioni.
Anche quello di Laudadio è una sorta di ritorno a Bari. Il 23 marzo 2024 concluse dopo 16 anni la sua esperienza di direttore artistico del Bif&st per potersi dedicare alle tantissime attività legate al centenario del suo amico Camilleri, o almeno fu quella la motivazione ufficiale dell’improvviso abbandono del festival da lui fondato nel 2009.