Una nona edizione dello Stenterello Film Festival ricca appuntamenti con riconoscimenti ad importanti nomi del panorama del cinema e della commedia, ma anche premi a chi ha voluto lanciare messaggi portatori di nuove visioni.
La manifestazione nasce con una mission artistica ben precisa, ovvero valorizzare l’Arte della Commedia. Fin dalla prima edizione del 2017, la kermesse rappresenta una rassegna unica nel suo genere, trattandosi uno dei pochissimi festival italiani dedicati interamente alle commedie. La rassegna continua a portare nella città di Firenze nomi importanti della cinematografia contemporanea, con produzioni di alto livello e film di grande valore, con eventi e incontri diffusi nella città con l’intento di coinvolgere al meglio il pubblico.
Il Festival, negli anni, ha premiato tanti artisti, tra cui Athina Cenci, Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni, Pamela Villoresi, Serena Dandini, Ugo Chiti, Marco Risi, Neri Marcorè, Cinzia TH Torrini, Maurizio Lombardi, Antonio Catania, Andrea Pennacchi, Massimiliano Bruno, Giovanni Veronesi.
Nel ricco calendario degli appuntamenti articolato nella prima settimana di settembre con ala prtecipazione, tra gli altri, Lorenzo Baglioni, Luca Verdone, Cristiano, Antonio Pisu, Alessandro Benvenuti, Maria Amelia Monti, Nuzzo & Di Bias, Andrea Rizzoli – è stato dedicato un incontro per premiare il docufilm fuori concorso Point Zero diretto da Giuliano Peparini e produtto da Sonia Bruganelli di SDL 2005. Il progetto racconta il lavoro di preparazione dell’artista, la fatica e il sacrificio, ma soprattutto lo studio e la preparazione per diventare un professionista.
Point Zero è il racconto potente ed emozionante del primo anno dell’Accademia Peparini, dove tutto ha inizio. Un film che mescola narrazione, danza e testimonianza, seguendo un gruppo di giovani
danzatori alla loro prima, autentica sfida: trasformare il talento in vocazione, la passione in disciplina, il sogno in percorso. In ogni artista c’è un momento in cui tutto comincia. Point Zero è quel
momento. Il film racconta il primo, irripetibile anno dell’Accademia Peparini, un luogo dove la danza non è solo tecnica, ma visione, identità, verità. Attraverso un viaggio visivo e sensoriale che intreccia le performance dei saggi finali delle diverse classi – danza classica, contemporanea, hip hop, flamenco, teatro e recitazione – Point Zero esplora l’energia primordiale dell’inizio, quando il corpo non mente e ogni movimento è una dichiarazione d’intenti. Nel cuore del film, la voce e la presenza di Giuliano Peparini, che si apre al pubblico in una narrazione intima e ispirata.
Giuliano appare nel film in momenti sospesi, raccolti, in cui racconta sé stesso con rara sincerità. Le sue parole, intrecciate alle immagini dei giovani allievi che si formano, cadono, resistono e si trasformano, danno corpo a una visione profonda: la danza come linguaggio dell’anima,
come atto politico, come salvezza. Con uno sguardo poetico e immersivo, Point Zero cattura l’essenza della nascita artistica: lo studio, il sacrificio, il tormento, ma anche la gioia bruciante della scoperta. Ogni stile è un mondo, ogni saggio una piccola esplosione emotiva. Le coreografie – vibranti, intense, cinematografiche – diventano la spina dorsale del racconto, in un’alternanza di realtà e
visione. Attraverso inserti documentaristici, Peparini ripercorre la sua storia: da quando, partendo da zero, ha trovato nella danza un’ancora, una direzione e infine una missione. L’apertura dell’accademia segna il desiderio di restituire, di creare un luogo dove ogni allievo possa partire dal proprio "punto zero" per scoprire chi è davvero. Le coreografie del saggio finale dell'accademia diventano il cuore visivo del film: uno spettacolo vivo, intenso, in cui ogni movimento è carico di emozione e verità. Attraverso il linguaggio del corpo, i protagonisti raccontano il proprio viaggio: le cadute, i dubbi, l’energia della rinascita. Point Zero è un film sulla danza, ma anche sul coraggio di iniziare, sulla
fiducia nel cambiamento e sulla forza della visione. È l’atto di nascita di un luogo, di una generazione di artisti e di un nuovo modo di educare attraverso l’arte. Perché ogni grande storia, prima di diventare leggenda, comincia da un punto zero.
Questo non è solo un film sulla danza. È un atto d’amore per chi sceglie di cominciare. È l’origine di un’eredità. È Point Zero.
La storia della manifestazione
La prima edizione del Premio Stenterello nasce grazie all’idea di Andrea Muzzi - autore, attore, regista fiorentino – con la calorosa accoglienza del Quartiere 4 di Firenze che trova nel suo presidente, Mirko Dormentoni, un interessato interlocutore.
Il riconoscimento è intitolato a Stenterello, maschera tradizionale di Firenze; ideata da Luigi del Buono, professione orologiaio, Stenterello era come il suo ideatore, magro, piccolo di statura, chiacchierone e sempre pronto alla battuta, perfetto prototipo dei comici toscani, che trecento anni dopo avrebbero conquistato il grande schermo.
Tre i film in concorso che concorrono nelle categorie: miglior lungometraggio, miglior sceneggiatura, miglior attrice/attore e miglior regia. Tutti i premi delle categorie in concorso sono stati creati dalla storica gioielleria di Ponte Vecchio Cassetti Firenze. Uno speciale ringraziamento è rivolto a Gianmarco Nucciotti - Presidente Associazione Stenterello - e a Matteo Cichero per il loro fondamentale supporto.
"Stenterello Film Festival è un appuntamento culturale importante per la città, una punta di diamante dell'Estate Fiorentina" – spiega l'Assessore alla Cultura Giovanni Bettarini - "Firenze ha una lunga tradizione di comicità intelligente, pungente e popolare, e questo festival celebra con passione e qualità proprio quella forma d’arte che sa far ridere e riflettere allo stesso tempo. Siamo orgogliosi di ospitare la nona edizione di una rassegna che valorizza il talento degli autori e degli interpreti della commedia italiana contemporanea, mantenendo viva la memoria di una tradizione che affonda le radici nella nostra identità più autentica, come ben rappresenta la maschera di Stenterello. Ringrazio Andrea Muzzi per la visione e la tenacia con cui porta avanti questo progetto e tutti coloro che collaborano a rendere il festival un’esperienza culturale diffusa, coinvolgente e di grande valore."
Apprezzamento per il progetto anche da parte di Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Regione Toscana:“È con grande emozione che aspettiamo questa nona edizione dello Stenterello Film Festival” – sottolinea Manetti – “una celebrazione del genere commedia che offre un viaggio attraverso emozioni e visioni che solo il cinema può donare, una rassegna che celebra la creatività, la passione e il talento che danno vita a storie che ci appassionano, ci commuovono e ci fanno sognare. Non posso che congratularmi poi per la scelta del tema di questa edizione – prosegue Manetti - “L’accettazione del diverso richiama alla riflessione su un argomento di straordinaria importanza, fondamentale per una società inclusiva e armoniosa dove valorizzare le differenze individuali e culturali porta a una maggiore comprensione, arricchimento reciproco e crescita personale, oltre a promuovere la coesione sociale e il benessere individuale. Ringrazio quindi il Direttore Artistico Andrea Muzzi e tutti coloro che hanno fatto di questo Festival una importante vetrina a livello nazionale in questa terra di cultura che è la nostra Toscana”.
“Nato nel 2017 all’interno del Quartiere 4 di Firenze con una linea editoriale ben definita - le commedie d’autore - oggi lo Stenterello Film Festival è diventato il punto di riferimento in Italia per questo genere cinematografico” – racconta Andrea Muzzi, Direttore Artistico della manifestazione – “Fin dall’inizio avevamo un obiettivo chiaro: dare a Firenze un festival di respiro nazionale. Ora che ci siamo riusciti, sentiamo tutta la responsabilità di farlo crescere ancora. Il filo conduttore dei film finalisti del 2025 è l’accettazione del diverso. In La vita da grandi di Greta Scarano, il diverso è un fratello autistico; in Amiche mai di Maurizio Nichetti è una badante turca, mentre in Tornando ad Est di Antonio Pisu si racconta una rocambolesca vacanza in Bulgaria, dove la diversità è anche geografica e culturale. Anche quest’anno, i tre film selezionati rappresentano perfettamente lo spirito artistico del festival: affrontare con leggerezza tematiche profonde”.
Patrocini e sponsor
Il Festival è promosso dall’Associazione Leggera Electric Folk Band in collaborazione con l’associazione Stenterello Film Festival, con il patrocinio del Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e della Regione Toscana, il supporto del quartiere Q4 e la partecipazione della Toscana Film Commission. Stenterello Film Festival fa parte della manifestazione Estate Fiorentina 2025. Si ringrazia per la preziosa collaborazione la Confcommercio di Firenze e le associazioni. La macchina del suono di Calenzano e gli Amici di Cabiria di Scandicci. Il progetto cofinanziato dall’Unione Europea – Fondi Strutturali e di Investimento Europeo, è sostenuto da numerosi partner che a diverso titolo hanno contribuito alla sua riuscita: Bcc Pontassieve, Toyota Bi auto Lexus, Spi CGIL Toscana, Asacert Assessment & Certification, Gruppo Rorandelli, Hotel Il Tornabuoni, Sina Villa Medici, Harry’s Bar Firenze 1953, Cassetti Firenze, Fair Play Produzioni, Hotel Hilton, Carratelli Wine.



