Dal 22 al
27 settembre 2025, Salerno diventa il cuore pulsante di un
messaggio che oggi appare più urgente che mai: la pace non è un’utopia, ma una
scelta quotidiana, concreta, capace di incidere sul presente e di illuminare il
futuro. Sei giorni di incontri, arte, musica e testimonianze che vedono
intrecciarsi istituzioni, scuole, comunità e protagonisti del mondo culturale e
religioso.
Un cammino collettivo
L’iniziativa
non si limita a un calendario di eventi, ma si propone come un vero e
proprio percorso condiviso con l’obiettivo di costruire
ponti di dialogo in un tempo storico segnato da conflitti e fratture. A fare
da filo conduttore le parole chiave della manifestazione: dignità,
responsabilità, speranza.
Il
programma, partito il 22 settembre con l’installazione
dell’“Albero della Pace” al Parco Mercatello, simbolo di radici e
futuro, e con il convegno “Diritti umani e dialogo tra i popoli” al Salone dei
Marmi, alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli, del cardinale Matteo Maria
Zuppi e di rappresentanti del mondo accademico e istituzionale. Lo stesso
giorno sono state inaugurate due mostre: una di pittura a Palazzo Fruscione,
con opere di artisti italiani e internazionali, e una fotografica dedicata alle
“Immagini di Pace” al Complesso di San Michele.
Le scuole protagoniste
Un aspetto centrale
della settimana è il coinvolgimento delle scuole: studenti e docenti diventano
non solo spettatori, ma veri protagonisti. Dai laboratori tematici nei licei
cittadini, che hanno affrontano temi come acqua, energia, ambiente
e diritti umani, fino alle visite guidate curate dai ragazzi,
l’evento si trasforma in un cantiere di educazione alla cittadinanza attiva. In
particolare il 23 settembre, al Quadriportico del Duomo si è tenuto
l’incontro tra Don Cesare D’Andrea e Rajae Bezzaz, conduttrice radiofonica e
personaggio televisivo, e gli studenti.
Non
sono mancati momenti di forte impatto comunitario come la Passeggiata
della Pace del 25 settembre, dall’Arenile di Santa Teresa
a Piazza del Marinaio.
Grande
protagonista anche la musica con diversi concerti dal pop corale al rock, fino
al rap, per parlare a pubblici diversi con un unico messaggio.
Il Premio “Alfano I” e la voce dei giovani
Sabato
27 settembre la cerimonia di consegna del Premio “Alfano I” segnerà
il culmine della manifestazione. Sarà un momento dedicato al riconoscimento
delle migliori testimonianze di pace elaborate dagli studenti, con la
partecipazione di rappresentanti del mondo accademico, delle istituzioni e
della società civile.
A
seguire, al Parco Pinocchio, l’“Orchestra Verticale Territoriale Junior” e il
talk degli studenti del Liceo Tasso chiuderanno simbolicamente il percorso, con
l’intervento di Fabio Ferro, figura di
riferimento della scena hip hop campana, a sottolineare come il linguaggio
musicale e giovanile possa diventare veicolo di messaggi universali.
Salerno città-laboratorio di pace
“O
pace, quante guerre sono state mosse in tuo nome”: il motto
scelto per la manifestazione risuona come monito e responsabilità. Per una
settimana Salerno si trasforma in un laboratorio vivo, dove la pace smette di
essere parola astratta per diventare pratica quotidiana di
dialogo e creatività.
In
un’epoca segnata da guerre, tensioni geopolitiche e crisi globali, questa
iniziativa offre al Paese – e non solo – un’occasione di riflessione e di
impegno collettivo. Perché la pace, come sottolineano i promotori, non si
conquista una volta per tutte, ma si coltiva ogni giorno, con gesti concreti e
comunità che scelgono di camminare insieme.
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