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Roxy.B - Ph. by Marco Carotenuto |
Con una voce ruvida e calda, Roxy B. sta conquistando le radio con “Questa notte”, il suo nuovo singolo prodotto da L’n’R Productions / Universal Music Italy. Il brano racconta il viaggio emotivo tra perdita e rinascita, mentre il video, girato nei dintorni di Napoli, amplifica le sfumature narrative del testo. Con Fattitaliani, l’artista si apre sul percorso che l’ha portata a scrivere un pezzo tanto intimo.
“Questa
notte” ha un titolo che parla di oscurità ma anche di speranza: come hai
trovato questo equilibrio nel testo?
Il percorso narrativo del brano approda
alla speranza, seguendo semplicemente il flusso di emozioni che la fine di un
amore importante potrebbe generare. E dunque, il senso di impotenza e
smarrimento, l’incapacità di accettare la separazione e di vivere il dolore
della perdita, e anche, a volte, la scelta di accontentarsi di una intimità
priva di quel sentimento e vicinanza emotiva che un tempo la rendevano unica e
speciale. Ma anche la consapevolezza che tutto stia accadendo “questa notte
sola”. Io credo, infatti, che, nel profondo, ognuno di noi sia in grado di
percepire come la sofferenza, se non trattenuta, possa trasformarsi, andare via
e, comunque, smettere di muovere le nostre azioni nel tentativo di
contrastarla. Questo perché è nella natura delle cose che tutto cambi, compreso
ciò che pensiamo e proviamo. Essere consapevoli di questo principio ed
accoglierlo nella nostra vita non può che generare la speranza che tutto possa
essere superato e che siano sempre in arrivo nuove opportunità per stare bene.
Nel
brano racconti la difficoltà di lasciare andare ciò che non arricchisce più:
quanto è stato terapeutico scriverlo?
Il brano è frutto di una profonda analisi
introspettiva e ricerca personale che porto avanti da tanti anni. In effetti,
la sua scrittura ha contribuito a chiarirmi che la difficoltà di lasciare
andare un amore ormai esaurito, anche se non più funzionale al nostro
benessere, può derivare dal fatto che ciò da cui non riusciamo a staccarci non
è la relazione, né la persona in sé, bensì l’idea che avevamo di quel rapporto,
cosa rappresentava per noi, anche in termini di risposta ai nostri bisogni, e
come volevamo che evolvesse. Rimaniamo
attaccati al modo in cui ci faceva sentire quella persona ed a ciò che ci
aspettavamo da lei. In definitiva, ciò che è difficile lasciare andare è ciò
che avremmo voluto che fosse, ma che non è stato e non sarà. Ragione per cui
tratteniamo anche ciò che non ci arricchisce più.
Il
video diretto da Salvatore Maiorano sembra un’estensione delle emozioni della
canzone: come avete sviluppato il concept?
Si, Salvatore è riuscito a tradurre in
immagini le dinamiche emotive descritte nel brano. Con Salvatore sono in piena
sintonia. Basta avere con lui un franco e diretto scambio di idee e di
sensazioni per riuscire ad ottenere un risultato che arricchisca e completi, in
termini di linguaggio e creatività, le storia e le emozioni veicolate dai
brani, così come è accaduto anche per il video di “Questa notte”.
Qual
è stato il momento più complesso durante le registrazioni in studio?
Non ci sono stati momenti particolarmente
complessi. E’ stato tutto molto fluido e vissuto con grande serenità, anche
perché il lavoro che ha preceduto le registrazioni è stato eseguito nei minimi
dettagli, con tutta la cura, l’attenzione e il tempo necessari perché tutto
filasse liscio in fase di registrazione.
I
tuoi ascolti spaziano da jazz a soul fino alla bossa nova: come convivono
queste influenze nel tuo pop sofisticato?
Il mio modo di cantare è influenzato da
questi generi musicali che ho amato fin da piccola e di cui continuo ad
approfondire lo studio. E’ stato, quindi, per me quasi naturale portare in
brani pop, dalle già raffinate sonorità anni ’80, i suoni tipici della
sofisticata vocalità jazz e soul, come, ad esempio, il soffiato e il gridato
piccolo. D’altra parte, la musica non ha confini e consente di condividere la
bellezza e le caratteristiche espressive di più generi musicali in un medesimo
risultato creativo.
Dopo
“Per amore”, “Siamo Noi” e “Crash”, cosa distingue “Questa notte” dagli altri
singoli?
Tutti i brani, facendo parte di un unico
progetto artistico, sono legati da una continuità di genere, di sonorità, di
atmosfere, oltre che di temi affrontati. Rispetto ai precedenti singoli,
“Questa notte” contiene un forte messaggio di speranza per chi sia immerso nel
proprio dolore per la perdita di qualcosa di profondamente significativo. E’
l’invito a lasciare andare “Questa notte”, a non trattenerla chiudendo le porte
del cuore e gli scuri alle finestre dell’anima per non far entrare la luce del
giorno nuovo che sta arrivando.
Guardando
al futuro, quali nuove direzioni artistiche vorresti esplorare?
Sono una persona curiosa a cui piace
sperimentare e intraprendere strade nuove. Quindi non mi precludo esperienze
artistiche anche in ambiti diversi dalla musica. Prima fra tutti, la
recitazione, altra mia passione che continuo a coltivare, partecipando anche a
corsi e laboratori residenziali, e che ritengo molto preziosa per migliorare la
capacità di esprimersi nel canto.