Rischi e opportunità delle valute digitali

 

da Wikipedia

"La moneta è un mezzo universale, ma ciò che ne determina il valore è spesso invisibile agli occhi."  Fernand Braudel, Civiltà materiale, economia e capitalismo

Nel mondo di oggi, la moneta non è più solo carta o metallo. La diffusione delle valute digitali sta trasformando profondamente l’economia globale, imponendo nuove riflessioni sui rischi e sulle opportunità che questa rivoluzione comporta. Come osservava Fernand Braudel, la moneta è parte della vita quotidiana ma possiede una dimensione misteriosa e inquietante: mai come oggi questa affermazione sembra azzeccata. La battaglia economica tra nazioni non riguarda più soltanto dazi o tariffe: si gioca anche sul terreno della moneta digitale, della sua stabilità e della capacità di influenzare lo sviluppo reale delle economie.

Negli anni Novanta, l’evoluzione tecnologica ha permesso la nascita delle blockchain, sistemi decentralizzati e sicuri che consentono la gestione di transazioni senza l’intervento di banche o governi. Su queste piattaforme operano le criptovalute, monete digitali crittografate, che garantiscono anonimato e autonomia. A differenza della moneta tradizionale, che svolge tre funzioni principali – mezzo di scambio, riserva di valore e unità di conto – le criptovalute sono principalmente strumenti digitali di pagamento e, in certi casi, di investimento speculativo. Il loro valore non è garantito da alcun ente centrale, e non rappresentano passività di nessuno. Questo significa che non c’è un “garante” che ne assicuri il valore: chi le possiede lo fa a rischio proprio.

Le opportunità offerte dalle criptovalute non mancano: consentono transazioni dirette tra utenti senza intermediari, riducendo tempi e costi, e la tecnologia blockchain garantisce trasparenza, sicurezza e tracciabilità. Questi strumenti stanno aprendo nuovi scenari nell’economia digitale, dai contratti intelligenti (smart contracts) alla gestione sicura delle catene di fornitura e persino a sistemi di voto elettronico.

Parallelamente, molte banche centrali stanno sviluppando le proprie valute digitali, le cosiddette CBDC (Central Bank Digital Currencies). Queste monete cercano di coniugare la sicurezza della moneta tradizionale con l’efficienza del digitale. La Banca Centrale Europea e la Banca Popolare Cinese sono tra le più avanzate in questo settore. L’euro digitale, previsto entro il 2026, sarà convertibile uno a uno con l’euro tradizionale e permetterà pagamenti rapidi, maggiore controllo sulla domanda monetaria e strumenti innovativi di politica monetaria.

Un concetto fondamentale da comprendere oggi è che gli Stati possono stampare denaro senza avere una copertura in oro. In passato, le monete erano legate a riserve auree: per emettere moneta, lo Stato doveva possedere una quantità equivalente di oro. Oggi invece il denaro è “fiat”, cioè ha valore perché lo Stato lo dichiara legale e perché i cittadini hanno fiducia nel suo potere di acquisto. Questo significa che le banche centrali possono aumentare la quantità di moneta circolante per sostenere l’economia o stimolare la crescita, ma questo comporta anche rischi: un’emissione eccessiva può provocare inflazione e ridurre il potere d’acquisto dei cittadini.

Le stablecoin rappresentano un ponte tra criptovalute private e monete digitali pubbliche. Si tratta di criptovalute agganciate a un bene reale, come l’euro, il dollaro o l’oro, per garantire una maggiore stabilità dei prezzi. Tuttavia, anche queste valute digitali presentano rischi e la loro diffusione su larga scala richiede un rafforzamento dell’infrastruttura finanziaria digitale.

Un aspetto importante riguarda la volatilità delle criptovalute: i prezzi possono cambiare drasticamente in poco tempo, scoraggiando gli investitori più prudenti. Inoltre, nonostante la crittografia avanzata, i rischi legati alla sicurezza informatica sono reali: furti di portafogli digitali e attacchi hacker non sono rari. La regolamentazione delle criptovalute è ancora frammentata a livello globale, con implicazioni significative sulla loro diffusione e legittimità.

Nonostante queste criticità, la moneta digitale offre opportunità straordinarie. La blockchain permette di ripensare le transazioni, migliorare la trasparenza del sistema finanziario e sviluppare nuovi strumenti economici. La convergenza tra valute digitali private e pubbliche, se gestita correttamente, potrebbe favorire un ecosistema più sicuro, efficiente e inclusivo, con vantaggi concreti per consumatori, imprese e istituzioni.

Infine, la diffusione delle valute digitali sta modificando anche gli equilibri globali. La predominanza del dollaro nel commercio internazionale è oggi messa in discussione dall’emergere di sistemi alternativi digitali, con possibili implicazioni geopolitiche e monetarie. Le banche centrali, attraverso le CBDC, possono sperimentare strumenti di politica monetaria più diretti, come la possibilità di pagare interessi sulla moneta digitale o intervenire sulla base monetaria in tempo reale.

In sintesi, le valute digitali rappresentano una rivoluzione in corso, con conseguenze profonde sull’economia, sulla finanza e sulla geopolitica. I rischi sono reali, ma le opportunità offerte dalla tecnologia e dalla digitalizzazione del denaro sono immense. La sfida principale consiste nel bilanciare innovazione, sicurezza e stabilità, garantendo che il denaro digitale contribuisca allo sviluppo economico e non diventi fonte di instabilità. La moneta digitale non è più un concetto futuristico: è già una realtà concreta che sta ridefinendo il modo in cui produciamo, scambiamo e misuriamo il valore.

Carlo Di Stanislao

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top