Affacciata sulla sponda bresciana del Lago d'Iseo, nel comune di Pisogne, è stata prorogata fino al 28 settembre, la mostra diffusa “Il teatro delle cose minime” di Albano Morandi, a cura di Flaminio Gualdoni con il coordinamento e la supervisione di Marco Lagorio.
Nel comune di Pisogne tre installazioni site-specific che danno nuova vita a materiali poveri e oggetti dimenticati, trasformandoli in forme poetiche sospese tra luce e materia, astrazione e narrazione.Il periodo espositivo si conclude in concomitanza con la celebre Festa del fungo e della castagna che si tiene da settantacinque anni a Pisogne.
Il percorso espositivo si snoda tra il Museo sull’acqua Mirad’Or, la Chiesa di Santa Maria della Neve e la Torre del Vescovo, tre luoghi simbolo di Pisogne. Un dialogo profondo con la memoria, lo spazio e l’identità dei luoghi, un itinerario che intreccia arte contemporanea, spiritualità popolare e paesaggio, in costante equilibrio tra passato e presente.
Albano Morandi nasce a Salò l’8 ottobre 1958. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Toti Scialoja e Alberto Boatto. Nel 1981 il grande amore per il teatro, in particolare per l’opera di Samuel Beckett, lo porta a fondare il “Teatro dell’Evidenza” con il quale mette in scena diverse opere. Nell’evidenza è rintracciabile e presente il primo elemento fondamentale e costante in tutto il percorso artistico di Albano Morandi: mettere in rilievo la realtà delle cose che ci circondano.