Giovedì 4 settembre, in piazza Garibaldi a Noci, alle ore 21.00 andrà in scena “Frida¡Viva la vida!”.
Un
evento spin-off del festival “Chiostri e Inchiostri”, dedicato alla figura di
Frida Kahlo.
Uno
spettacolo musicale, un viaggio attraverso la musica latina del Centro e Sud
America, un crogiolo di suggestioni messicane, cubane, argentine, di sonorità
senza tempo che raccontano la storia affascinante e drammatica dell’incontro
tra tre mondi, Africa, Europa e America.
Sullo
sfondo, le parole e le visioni di Frida Kahlo e di Pablo Neruda, due delle
anime artistiche più straordinarie e universali che hanno abitato queste terre.
Il
reading-musicale ha arrangiamenti originali, cantati ed eseguiti dal vivo da
Alfredo De Giovanni voce narrante, chitarra Floriana Ferrante voce, Domenico
Lopez chitarra, Ilaria Stoppini: flauto traverso, Giovanni Chiapparino:
percussioni e fisarmonica, Vittorio Bruno contrabbasso.
Lo
spettacolo ¡Viva la Vida! è liberamente ispirato dall’omonimo libro di Pino
Cacucci (Ed. Feltrinelli, 2014) e ripercorre i momenti salienti della vita
della pittrice e poetessa messicana che, ancora oggi, rappresenta un’icona
femminile di coraggio, libertà e autodeterminazione.
“Fin
da quando Frida era viva, ma soprattutto, dagli anni ’40 ad oggi, i messicani
si son resi conto che mentre Diego che resta un grande artista, ha raccontato
la storia del Messico, Frida è l’artista che ne ha colto l’anima ancestrale.
L’anima fatta di gioia e di dolore, di questa impalpabile continua mistura di
sofferenza e di filosofia di vita, che comunque è tutta tesa al momento, al
presente e all’intensità. Frida era così, una bomba avvolta in nastri di seta
come la definì André Breton, ribelle in ogni gesto e sovversiva in ogni
pensiero, convulsamente bella, di una bellezza a molte incomprensibile. Frida
dalla voce profonda e la risata dirompente. Frida dagli occhi perforanti,
eternamente vivi che non si sono mai chiusi, che sono rimasti fissi su di noi
che la guardiamo negli autoritratti, perché come ha dipinto sul suo diario poco
prima di quel 13 luglio 1954, continuerò a scriverti con i miei occhi sempre”
sono le parole di Pino Cacucci.
Spiega
Alfredo De Giovanni, autore dello spettacolo: “Frida è un simbolo forte e
straordinario per tutto il mondo. Un esempio di donna-artista che ha fatto
della sua vita un capolavoro di libertà e resilienza, di amore e lotta sociale,
di indipendenza e coraggio. Portare in scena la sua storia immersa nelle
canzoni della sua terra, il Messico, per noi è sempre un onore e una grande
emozione e questo spettacolo ci ricorda che è importante ogni giorno, ancora
nel 2025, porre l’accento sui diritti internazionali delle donne”.
“Yo
te cielo, así mis alas se extíenden enormes para amarte sin medida” “Io ti
cielo, affinché le mie ali si aprano a dismisura per amarti senza confini” (da
un frammento di una lettera che Frida Kahlo indirizzò al poeta messicano Carlos
Pellicer)
Vito
Piepoli