Bussola indispensabile per orientarsi nelle sfide della comunicazione, competenza oggi più che mai essenziale, il vocabolario resta uno strumento chiave di cittadinanza attiva, favorendo l’acquisizione, la padronanza e l’uso di un lessico appropriato. L’edizione 2026 del Nuovo Devoto-Oli, frutto di un costante monitoraggio della lingua italiana, si conferma una guida autorevole per leggere la complessità del presente, un compagno di viaggio che permette di conoscere e conoscersi, di diventare cittadini consapevoli, testimoniando al tempo stesso l’evoluzione del nostro tempo. Postdemocrazia, simpa, urbex: sono oltre 400 i neologismi e le neosemie che il Nuovo Devoto-Oli 2026, recepisce per aiutare a leggere il presente e ad attrezzarsi per le sfide future. Nuove parole e nuovi significati tratti come di consueto dall’attualità (echo-chamber, quadricottero, solastalgia), della politica (postdemocrazia, Holodomor, tecnodestra), dell’economia e della finanza (acquiring, capped rate, greedflation, inducement), della cultura e dei social media (googling, unboxing, phubbing), della televisione e dello sport (aquacycling, hospitality), di gerghi e modi di dire (amo, chillare, cursare, flexare, simpa, sottone), e delle nuove mode e tendenze (flexitariano, babaganoush, ceviche, semaglutide, urbex). Tra le neosigle entra MAGA (ingl. Make America Great Again ‘rendiamo l’America di nuovo grande’) slogan entrato prepotentemente nel linguaggio politico attuale. Punto di riferimento per chi insegna, studia, comunica, il Nuovo Devoto-Oli non è solo un dizionario: è un ecosistema vivo e in continua evoluzione che ruota intorno alla lingua e alla sua capacità di interpretare il presente. Alla ricchezza lessicografica si affiancano infatti rubriche tematiche, approfondimenti, progetti didattici e materiali multimediali: un insieme articolato di contenuti per dare voce ai nuovi usi e ai nuovi significati delle parole. Un lessico dinamico, che non si limita a registrare, ma interpreta, orienta, connette. Indispensabili le tre rubriche di “pronto soccorso linguistico” per orientarsi tra le insidie di una lingua in continuo cambiamento e per scoprire le parole più giuste per esprimersi correttamente nei vari contesti: Parole minate che aiuta a scrivere e parlare evitando gli errori più diffusi (ad esempio un acme anziché un’acme, femminile, oppure egìda anziché ègida, con l’accento sulla prima sillaba che evidenzia la pronuncia corretta), Questioni di stile per esprimersi in maniera appropriata a seconda della situazione (il cane non si “esce” e le valigie non si “salgono”) e Per dirlo in italiano che suggerisce alternative alle parole o locuzioni inglesi usate in numerosi ambiti, quali all inclusive (tutto compreso), mood (umore), workshop (seminario o laboratorio), location (luogo). Una grande attenzione alla contemporaneità del linguaggio rimane dunque la caratteristica principale del Nuovo Devoto-Oli, arrivato alla decima edizione dopo il completo rinnovamento che, a partire dall’opera concepita dai linguisti Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli nel lontano 1967, ha prodotto una nuova idea di vocabolario, con la direzione scientifica di Luca Serianni, tragicamente scomparso nel 2022, e di Maurizio Trifone. Anche l’edizione 2026 è disponibile nelle due versioni fortemente integrate cartacea e digitale, dove la banca dati digitale sottesa al volume cartaceo ha un forte valore strategico che convoglia la maggior parte degli sforzi per aggiornamenti, integrazioni e sviluppo delle applicazioni. 2.560 pagine, con 75.000 voci, 250.000 definizioni e 40.000 locuzioni per il volume cartaceo, più snello, mentre la versione digitale (scaricabile su smartphone e tablet e consultabile online sul sito www.devoto-oli.it), veloce, intuitiva e semplice nella consultazione, offre 120.000 lemmi, 325.000 definizioni,45.000 locuzioni, per un’esperienza interattiva e una fruizione completa di tutti i contenuti, funzionalità e strumenti per avere il vocabolario sempre a portata di mano, compreso l’audio di tutte le voci per una pronuncia corretta e la possibilità di condividere il lemma, tramite e-mail o post sui principali social network, per risolvere dubbi durante lo studio o il lavoro. |