L’arte leggera della giocoleria: viaggio con Jacopo Candeloro. L'intervista di Fattitaliani

 



di Giovanni Zambito - Dal 13 al 28 settembre ritorna CIRCO PARK, la rassegna di spettacoli e laboratori gratuiti all’insegna dell’arte circense e della sostenibilità ambientale, a cura della Scuola Romana di Circo.
Il Parco delle Valli (ingressi di via Val D’Ala e via Conca D’Oro), meraviglioso polmone verde del quartiere Montesacro inserito nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene, ospita l’iniziativa lungo il percorso ciclo-pedonale che attraversa il parco, offrendo uno spettacolo che unisce cultura e natura. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.

Tra i protagonisti, il giocoliere Jacopo Candeloro porterà in scena Swing Tricks (20 settembre ore 11:00), uno spettacolo che mescola tecnica, empatia e comicità, con ritmo incalzante e stile raffinato.

Fattitaliani lo ha intervistato per farci raccontare la sua arte e la sua visione del circo contemporaneo.

Partiamo subito con una domanda leggera: come ci descriveresti Swing Tricks in tre parole?
Leggero, simpatico e coinvolgente.

Questo spettacolo unisce tecnica, ritmo e comicità. Qual è stata la scintilla iniziale che ti ha ispirato a crearlo?
La scintilla iniziale è la stessa che caratterizza tutti i miei spettacoli: la speranza di alleggerire l’animo degli spettatori con una risata, di far viaggiare l’immaginazione mostrando un trucco e magari essere anche un po’ d’ispirazione per gli altri.

La giocoleria è un’arte antica ma sempre sorprendente. Cosa rappresenta per te oggi, a livello personale e professionale?
La giocoleria rappresenta una grande parte della mia vita: quest’anno compio 25 anni di pratica e continuo a imparare nuove cose. È un’arte unica e infinita, antica quanto l’umanità stessa, capace di farci meditare e di tenere corpo e mente allenati e allineati.


Il tuo stile si distingue per empatia e raffinatezza. Quanto è importante per te la relazione con il pubblico durante un’esibizione?
La relazione con il pubblico è fondamentale: da prima dell’inizio a dopo la fine. Lo spettacolo lo vivo come un viaggio collettivo: io sono lì per loro e viceversa. Sono sempre pronto a reagire e a cambiare i miei piani per ascoltare quello che succede intorno.

Quanto lavoro c’è dietro a un singolo “trucco” di giocoleria? Puoi raccontarci il processo di creazione o perfezionamento di un numero?
Ogni singolo trucco di giocoleria porta con sé molto lavoro, ma non si può dire in generale quanto: dipende da molti fattori, a cominciare dalla difficoltà del trucco. Personalmente, il mio processo di creazione parte sempre dalla ricerca tecnica: devi avere un “vocabolario” di trucchi e gag per poter scrivere il tuo originale pensiero. Poi si passa alla scelta artistica di stile, musica, ecc., e quindi si sommano le parti cercando di amalgamare bene il tutto. Il perfezionamento, invece, se arriva, arriva solo con l’esperienza, dopo le repliche, a volte anche molte repliche, continuando a lavorare sulle sfumature.


Swing Tricks
va in scena al Parco delle Valli, immerso nella natura. Com’è esibirsi in un contesto così particolare, lontano dai tradizionali spazi teatrali?
Swing Tricks è nato proprio per poter essere presentato in qualsiasi situazione, e non per forza nei tradizionali spazi teatrali. Personalmente credo che spesso siano le situazioni migliori: né io né loro sappiamo bene cosa aspettarci e poi, quando avviene la magia, siamo tutti più leggeri e contenti di prima.

CIRCO PARK promuove anche la sostenibilità ambientale. Secondo te, che ruolo può avere l’arte circense in questo tipo di sensibilizzazione?
L’arte circense, come qualsiasi altra attività artistica, ha la capacità di farci riflettere e di elevare il nostro spirito, e quindi di creare maggiore consapevolezza e sensibilità. Inoltre, quando viene presentata in un contesto come questo, è ancora più efficace: senza grandi allestimenti e con la musica alimentata a pedali, le persone vedono concretamente che si può fare spettacolo senza essere invasivi per l’ambiente circostante.


Hai un aneddoto curioso o emozionante legato a una tua esibizione dal vivo?
Ogni replica è un concentrato di emozioni, ma la cosa che più mi riempie ogni volta sono le risate dei bambini.

Ci sono artisti (giocolieri o no) che ti ispirano particolarmente?
Certo! Tantissimi! Soprattutto giocolieri e clown del passato che spesso mi piace “citare” nei giochi che faccio… ma anche musicisti, cantanti, pittori, attori, scrittori e soprattutto i bambini: i loro comportamenti senza filtri, le loro reazioni, che spesso seguono logiche misteriose… per gli adulti.


Fattitaliani

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