La "Romería de la Virgen de Gracia" a San Lorenzo de El Escorial. Quando la devozione si unisce all’allegria e alla festa



Un pellegrinaggio secolare

Quasi un centinaio di carri e migliaia di pellegrini seguono la Vergine di Grazia ogni seconda domenica di settembre.

Dall’alba fino a notte inoltrata, la devozione si fonde con la festa popolare. È la "Romería de la Virgen de Gracia", una celebrazione secolare che anima ogni anno San Lorenzo de El Escorial, portando per le strade quasi un centinaio di carri e migliaia di fedeli.

Dalle preghiere del Rosario dell’Aurora alle 6 del mattino, alle jotas e ai salmi religiosi, dalle offerte floreali ai profumi delle grigliate di salsicce e costolette, dalle caraffe di vino ai carri appariscenti con abiti tradizionali risalenti a secoli fa: sono questi gli ingredienti della festa, riconosciuta Festa di Interesse Turistico Nazionale dal 1988 e candidata a diventare evento di risonanza internazionale.

La storia della Vergine

La protagonista assoluta è la Vergine di Grazia, patrona del borgo. La sua leggenda risale a tempi anteriori al Monastero di Filippo II: l’immagine originale, ritrovata da pastori in una grotta, fu distrutta durante la Guerra Civile. Nel 1941 lo scultore Mariano Benlliure ne realizzò una nuova, venerata oggi nel Santuario di calle Floridablanca e portata in trionfo durante la processione.

La vigilia della festa

Decorazioni e tradizioni

Le settimane precedenti trasformano il paese: balconi e vetrine si riempiono di addobbi in una gara che assegna premi simbolici ma ambitissimi. Non manca la Novena alla Vergine, un’esposizione fotografica delle antiche romerías e lezioni di jotas e rondón per prepararsi alla festa.

Ruta de Tapas Romeras

Dal 1° al 10 settembre, nove locali propongono un percorso gastronomico con tapas tradizionali a tema, tra cui empanada de matanza e spiedini serrani, al prezzo popolare di 1,50 €.

Offerta dei Fiori

Il venerdì si tiene nella Plaza de la Constitución un corteo floreale toccante, che culmina con l’inno alla Vergine e le prime danze di gruppo.


Il gran giorno

Dall’alba all’Eremo

La domenica comincia alle 5 con le bombas reales, petardi e razzi che svegliano i fedeli. Dopo il Rosario dell’Aurora, l’immagine della Vergine percorre i 5 km fino all’Eremo di La Herrería, dove si celebra la Messa dell’Alba in suffragio dei defunti.

La sfilata dei carri

Alle 10 inizia la sfilata delle Peñas Romeras: quasi tutta la popolazione, in abiti tradizionali, accompagna carri trainati da buoi, trattori o persino passeggini. Ogni carro è frutto di settimane di lavoro artigianale, simbolo di devozione e tradizione.

La Messa Maggiore

All’arrivo all’Eremo si celebra la Messa solenne, durante la quale si distribuisce il rosmarino benedetto. Seguono l’Asta di Regali offerti dai commercianti locali e momenti di festa comunitaria.

Momento di festa

Sapori popolari

Tra i protagonisti gastronomici: paella, chorizo, morcilla alla piastra, empanadas, hornazos, spiedini morunos, panini e vino o sangria. Per motivi di sicurezza, fuochi e barbecue sono vietati: si usano solo cucine elettriche o a gas.

Danze e ritorno

Alle 17:30 le tribune accolgono i Dulzaineros che suonano Jotas Serranas e Rondón, seguiti dalle Rondallas delle Peñas. Verso le 19:30 il corteo riporta l’immagine della Vergine al Santuario: è il momento conclusivo, con la consegna dei premi ai carri più belli.

Il giorno dopo

Il lunedì, festivo a San Lorenzo de El Escorial, i pellegrini si dedicano alla pulizia del Bosque de La Herrería, parte della Rete Natura 2000 e Paesaggio Pittoresco dal 1961. Così la natura torna a risplendere, pronta ad accogliere la festa dell’anno successivo.

Fattitaliani

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