«Il cinema è la forma d’arte che più di ogni altra riesce a raccontare la realtà senza tradirla.» Federico Fellini
La 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, conclusasi il 6 settembre 2025, ha offerto un’edizione memorabile, capace di fondere glamour, riflessione sociale e innovazione artistica. Già dalle prime ore della cerimonia di apertura, il Lido si è trasformato in un palcoscenico internazionale: attori, registi, critici e giornalisti da tutto il mondo hanno animato le sale, i red carpet e le mostre collaterali, confermando Venezia come uno dei festival cinematografici più prestigiosi e influenti a livello globale.
Quest’anno il festival ha scelto di mettere al centro l’impegno sociale del cinema. Molti dei film in concorso hanno affrontato temi di grande attualità: dai conflitti internazionali alla migrazione, dall’identità di genere ai cambiamenti climatici, passando per la memoria storica e la riflessione sull’umanità contemporanea. Venezia si conferma così un luogo dove l’arte cinematografica non si limita a intrattenere, ma diventa strumento di dialogo e di consapevolezza civile.
I Premi Ufficiali
Leone d’Oro – Miglior Film
Il Leone d’Oro è andato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, opera delicata e ironica che esplora le dinamiche familiari universali con profondità emotiva. Jarmusch ha dedicato il premio al popolo palestinese, auspicando che il film non venga distribuito in Israele, un gesto che testimonia il potere del cinema come strumento di coscienza civile e solidarietà.
Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria
The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania ha conquistato il Leone d’Argento come Gran Premio della Giuria. Ambientato a Gaza, il film racconta la tragica storia di una bambina di sei anni, riuscendo a trasmettere la durezza della vita sotto conflitto con un’umanità straordinaria. La standing ovation durata 24 minuti ha sottolineato l’impatto emotivo e universale dell’opera.
Leone d’Argento – Premio Speciale per la Regia
Il premio per la miglior regia è stato assegnato a Benny Safdie per The Smashing Machine, film che affronta le dinamiche di potere e violenza nel mondo dello sport con un linguaggio cinematografico intenso e psicologicamente incisivo.
Coppa Volpi – Miglior Interpretazione Maschile
Toni Servillo ha conquistato la Coppa Volpi per La Grazia di Paolo Sorrentino, interpretando un ruolo complesso con maestria. L’attore ha dedicato il premio alla Global Sumud Flotilla, sottolineando come il cinema possa intrecciarsi con l’impegno sociale e la solidarietà internazionale.
Coppa Volpi – Miglior Interpretazione Femminile
Xin Zhilei ha ricevuto la Coppa Volpi femminile per The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun, interpretando con straordinaria intensità le sfide interiori della protagonista, tra emozione e introspezione.
Premio Osella – Miglior Sceneggiatura
Valérie Donzelli e Gilles Marchand hanno ottenuto il Premio Osella per À pied d'œuvre, sceneggiatura brillante che mescola ironia e profondità, raccontando le tensioni e le aspirazioni del mondo del lavoro con grande originalità.
Premio Speciale della Giuria
Il Premio Speciale della Giuria è stato conferito a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, documentario intenso che racconta le storie dei migranti con uno sguardo empatico e autentico.
Premio Marcello Mastroianni – Miglior Giovane Attore/Attrice
L’attrice Luna Wedler si è distinta in Silent Friend per la sua capacità di trasmettere sensibilità e maturità, ricevendo il prestigioso riconoscimento dedicato ai giovani talenti.
Sezione Orizzonti
En el Camino ha vinto come miglior film per la sezione Orizzonti, mentre Anuparna Roy si è aggiudicata il premio come miglior regia, evidenziando una prospettiva narrativa fresca e originale. Benedetta Porcaroli e Giacomo Covi hanno ricevuto i premi come migliori interpreti per Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli, film che ha saputo toccare il pubblico con autenticità emotiva.
Premio del Pubblico
Calle Málaga è stato il film preferito dal pubblico, celebrato per la capacità di raccontare storie profonde con immediatezza e passione.
Premio per il Miglior Debutto
Short Summer di Nastia Korkia ha trionfato come miglior opera prima, distinguendosi per freschezza narrativa e originalità stilistica, confermando il talento della regista emergente.
Premi Collaterali e Riconoscimenti
Il festival ha anche celebrato personalità e iniziative significative: Massimo Perotti con il Premio Venezia per il Mare, Paolo Sorrentino con il Premio Mimmo Rotella, Tiziano Menichelli con il Premio RB Casting e ancora Short Summer di Nastia Korkia con il Leone del Futuro per la miglior opera prima.
Curiosità e Retroscena
Oltre alle proiezioni, il festival ha offerto momenti di spettacolo unici sui red carpet, dove l’eleganza si è fusa con la creatività dei look. Gli incontri con giovani registi hanno permesso di approfondire temi legati all’innovazione artistica e alla responsabilità sociale del cinema, stimolando dialoghi tra generazioni e culture diverse.
Riflessioni sul cinema italiano e problemi di distribuzione
Il cinema italiano si conferma eccellente nella narrazione e nella capacità di evocare emozioni profonde, ma sconta una distribuzione spesso limitata. Molti film di qualità rischiano di rimanere confinati alle sale d’essai o alle piattaforme di nicchia, impedendo al grande pubblico di scoprirli. Il futuro del cinema italiano dipende dalla capacità di combinare eccellenza artistica, innovazione stilistica e strategie di distribuzione efficaci, così da garantire la visibilità internazionale delle opere e valorizzare pienamente il patrimonio culturale nazionale.
Trend internazionali e confronto con il cinema italiano
L’edizione 2025 ha evidenziato tendenze globali verso film che uniscono impegno sociale e sperimentazione stilistica. Temi come migrazione, crisi ambientale e disuguaglianze economiche sono stati trattati con linguaggi innovativi, spesso fondendo fiction e documentario. Il cinema italiano, pur eccellendo nella profondità narrativa, appare più tradizionale nello stile rispetto ai trend internazionali. La sfida futura sarà integrare la sperimentazione formale con l’identità narrativa italiana, offrendo storie autentiche e innovative in grado di raggiungere un pubblico globale.
Nuove promesse del cinema internazionale
Tra le opere emergenti più interessanti, produzioni da Sud America, Asia e Europa dell’Est hanno mostrato originalità e capacità di dialogare con tematiche universali. Registi come Nastia Korkia e Anuparna Roy rappresentano la nuova generazione di cineasti capaci di innovare senza perdere profondità narrativa, offrendo un modello di collaborazione e scambio con il cinema italiano.
Conclusioni
La Mostra del Cinema di Venezia 2025 ha confermato il suo ruolo di festival all’avanguardia, capace di unire arte, impegno sociale e innovazione tecnica. Ha premiato opere in grado di emozionare e stimolare il dibattito culturale, evidenziando sia le eccellenze italiane sia i talenti emergenti internazionali. Il cinema italiano, pur straordinario nella qualità narrativa, deve affrontare sfide legate alla distribuzione e alla sperimentazione stilistica. Venezia rimane il luogo privilegiato per riflettere sul presente e guardare al futuro, confermando ancora una volta che il cinema può raccontare la realtà senza tradirla.