ROMA .- “Ho letto che Elon Musk sarà il primo triliardario al mondo. Se questo è tutto ciò in cui c’è valore oggi, allora siamo in grossi guai”.
Guai con i quali Robert Francis Prevost s’è trovato immediatamente a farei conti appena diventato Leone XIV. Il quotidiano peruviano “El Comercio” ha pubblicato alcuni stralci della sua prima intervista da Papa, che accompagna la biografia “León XIV: ciudadano del mundo, misionero del siglo XXI”. Tra le altre cose dice che “se guardiamo a molti Paesi del mondo di oggi, la democrazia non è necessariamente una soluzione perfetta per tutto”.“Ho ancora una lunga curva di apprendimento davanti a me. C’è una parte importante in cui sento di essermi mosso senza troppe difficoltà, ed è quella pastorale. Mi sorprende ancora la risposta della gente, quanto sia ancora positiva, l’avvicinamento a persone di tutte le età. Apprezzo tutti, chiunque siano, da qualunque luogo provengano, e li ascolto”.
L’Ucraina e il ruolo della Chiesa come mediatore: “Farei una distinzione tra la voce della Santa Sede che sostiene la pace e un ruolo di mediatore, che è molto diverso e non è così realistico come il primo. Credo che la gente abbia ascoltato i vari appelli che ho lanciato; ho alzato la mia voce, la voce dei cristiani e delle persone di buona volontà, dicendo che la pace è l’unica risposta al massacro di persone dopo questi anni da entrambe le parti, in quel conflitto in particolare, ma anche in altri conflitti. La gente deve in qualche modo svegliarsi e dire: c’è un altro modo per farlo. Sono ben consapevole delle implicazioni che ha pensare al Vaticano come mediatore, anche nelle due occasioni in cui ci siamo offerti di ospitare incontri di negoziazione tra Ucraina e Russia, sia in Vaticano che in qualche altra proprietà della Chiesa. Da quando è iniziata la guerra, la Santa Sede si è impegnata molto per mantenere una posizione veramente neutrale. Alcune cose che ho detto sono state interpretate in un modo o nell’altro, e va bene così, ma la parte realistica non è la cosa principale in questo momento. Credo che diversi attori debbano esercitare una pressione sufficiente affinché le parti in guerra dicano: basta, cerchiamo un altro modo per risolvere le nostre divergenze. Continuiamo ad avere speranza. Credo fermamente che non possiamo perderla, mai. Ho grandi speranze nella natura umana. C’è il lato negativo. Ci sono cattivi attori, ci sono tentazioni. Da qualsiasi parte, da qualsiasi posizione, si possono trovare motivazioni buone e motivazioni meno buone. Eppure, continuare a incoraggiare le persone a guardare ai valori più alti, ai valori reali, fa la differenza. Si può avere speranza e continuare a cercare di fare pressione e dire alla gente: facciamo le cose in modo diverso”.
Fonte Agenzia DIRE - www.dire.it


 
 
