C’è una forza invisibile che spesso attraversa il dolore e lo trasforma in arte. È la forza della fragilità, che la cantautrice reggina Laureen (nome d’arte di Laura Surace) ha scelto di raccontare nel suo nuovo brano Fragile, con la produzione di Music Universe APS e la distribuzione mondiale di Believe Digital.
In un tempo in cui la violenza sulle donne continua a riempire le cronache, Laureen consegna al pubblico una ballata che si fa manifesto culturale e strumento di resistenza. Fragile non parla solo di amori infranti o di ferite intime: racconta la condizione di chi è costretto a ricostruirsi dopo essere stato spezzato, trasformando la vulnerabilità in consapevolezza.
Il linguaggio della fragilità
Il testo scritto da Laureen, arricchito dagli arrangiamenti del maestro Roberto Russo, si muove tra immagini poetiche e verità taglienti. Versi come «Fragile il nostro amore / una trama sottile / come un filo di seta / un bacio rubato» non evocano solo un legame che si spezza, ma alludono a quelle relazioni in cui l’amore si trasforma in possesso, lasciando cenere al posto delle promesse.
La frase simbolo – «ho imparato a nuotare / per non annegare» – è un grido di sopravvivenza che diventa universale: un atto di coraggio che parla a tutte le donne costrette a resistere dopo un abuso, un sopruso, una violenza. Qui la musica diventa catarsi, possibilità di rinascita.
Una voce che si oppone al silenzio
Con Fragile, Laureen non sceglie l’enfasi sonora, ma un minimalismo quasi cinematografico: pochi strumenti, silenzi, sospensioni. È un modo per restituire centralità alla voce, che diventa veicolo emotivo puro. Una scelta controcorrente in un’industria musicale spesso dominata dal rumore e dalla velocità.
È proprio questo silenzio a pesare: un silenzio che ricorda quello delle vittime di violenza, troppo spesso costrette al mutismo. La musica di Laureen, invece, invita a parlare, a raccontare, a condividere la propria fragilità senza paura.
Una missione culturale
Music Universe APS, realtà associativa guidata da Luigi Mosello, ha costruito attorno al progetto un piano di promozione che va oltre la dimensione discografica: interviste, campagne social, contenuti multimediali. L’obiettivo è stimolare un dialogo collettivo sulla fragilità come valore e non come debolezza.
Questa prospettiva si intreccia con la missione sociale dell’associazione, che da anni promuove la musica come strumento di crescita civile e culturale. In questo contesto, Fragile diventa non solo un singolo, ma un tassello di un percorso che vuole contrastare la violenza sulle donne attraverso l’arte e la sensibilizzazione.
Una fragilità che diventa forza
Nella storia personale e artistica di Laureen – dagli studi nei conservatori calabresi alla formazione al CET di Mogol, dal debutto dance con I Need Love fino alla maturità attuale – si coglie un filo rosso: la ricerca di autenticità. Oggi questa autenticità si traduce in una canzone che mette al centro la fragilità, non come difetto, ma come condizione umana da rispettare e difendere.
Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali in 240 Paesi del mondo, confermando la vocazione internazionale del progetto. Inoltre, il videoclip ufficiale di Fragile è visibile su YouTube al link: https://www.youtube.com/watch?
In un Paese in cui il femminicidio continua a segnare le statistiche, Fragile si propone come un inno silenzioso ma potente: un invito a riconoscere la violenza, a rompere il silenzio, a trasformare la paura in voce. Perché ogni fragilità custodisce una forza inattesa, e ogni nota può diventare un atto di resistenza.
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