"L'innovazione distingue tra un leader e un seguace." Steve Jobs
Nella storia dell’imprenditoria italiana, pochi nomi incarnano lo spirito creativo e multidisciplinare come quello di Angelo Dalle Molle, genio spesso dimenticato che ha lasciato un’impronta indelebile in campi diversi: dall’industria dei liquori all’innovazione scientifica, dall’arte alla fitoterapia. Inventore del celebre Cynar, fondatore dell’Istituto Mediplant, esperto d’arte, amico di Salvador Dalí e sostenitore di Giulio Einaudi, Dalla Molla è un esempio straordinario di talento capace di unire scienza, cultura e gusto estetico.
La nascita di un visionario
Angelo Dalla Molla nacque in Veneto all’inizio del XX secolo, in una famiglia con solide radici imprenditoriali. Fin da giovane dimostrò una curiosità insaziabile per la chimica, le piante e i processi produttivi, unendo mente scientifica e senso del gusto. Cresciuto in un ambiente imprenditoriale, comprese presto che l’innovazione non consisteva soltanto nell’avere idee brillanti, ma soprattutto nel saperle trasformare in prodotti concreti capaci di conquistare il pubblico.
Parallelamente alla scienza e all’imprenditoria, Dalla Molla nutriva una passione profonda per l’arte, che lo portò a diventare un esperto e collezionista. La sua amicizia con Salvador Dalí e il sostegno a Giulio Einaudi testimoniano la sua capacità di muoversi con disinvoltura tra mondi diversi, valorizzando la cultura e la letteratura di alto livello.
Un momento chiave della sua vita fu l’incontro con Albert Einstein, durante un soggiorno in Europa. La conversazione tra i due geni verteva su scienza, filosofia e innovazione, lasciando in Dalla Molla una convinzione indelebile: la conoscenza e l’innovazione devono dialogare con la creatività e la cultura. Questa visione multidisciplinare sarebbe diventata il filo conduttore della sua vita e del suo lavoro.
La genesi di Cynar
Tra le invenzioni di Dalle Molle, la più celebre è senza dubbio Cynar, l’amaro a base di carciofo lanciato nel 1952. Il prodotto si distinse immediatamente per il suo gusto originale e inconfondibile, capace di unire tradizione erboristica e modernità. L’uso del carciofo come ingrediente principale, mai sperimentato in un amaro di largo consumo, rappresentava una scelta audace e innovativa.
Dalla Molla comprese che il sapore amarognolo ma delicato del carciofo, armonizzato con una miscela di erbe e spezie, avrebbe conquistato un pubblico ampio, anticipando quella che oggi chiamiamo mixology moderna, ovvero la valorizzazione dei botanicals nei cocktail.
Cynar non fu solo un successo gastronomico: Dalle Molle rivoluzionò anche la comunicazione e il marketing. Le campagne pubblicitarie erano eleganti, moderne e al tempo stesso legate alla tradizione, dimostrando come un prodotto di qualità necessiti di una narrazione in grado di emozionare. Le sue strategie anticiparono lo storytelling di marca, con una visione lungimirante che influenzò generazioni di pubblicitari.
Innovazioni oltre l’amaro
Cynar rappresenta solo la punta dell’iceberg del genio di Dalle Molle. La sua carriera spaziò in diversi settori, tutti caratterizzati dalla capacità di combinare rigore scientifico, intuizione e gusto estetico.
Tra le sue iniziative più significative:
- Distillati e liquori innovativi: sperimentò con liquori a base di erbe, radici e frutti locali, introducendo combinazioni insolite che anticipavano le tendenze della mixology contemporanea.
- Processi industriali per l’erboristeria: sviluppò metodi di estrazione e conservazione delle proprietà aromatiche delle piante, oggi standard nell’industria dei liquori artigianali.
- Formulazioni nutraceutiche: le sue ricerche sulle proprietà benefiche delle erbe trovarono applicazione in integratori naturali, dimostrando una visione lungimirante della salute e del benessere.
- Fondazione dell’Istituto Mediplant: Dalle Molle fu promotore della ricerca scientifica sulla fitoterapia, convinto del valore delle piante officinali e delle loro applicazioni mediche e preventive. Questo istituto univa ricerca, produzione e didattica, diventando un vero laboratorio all’avanguardia.
- Promozione dell’arte e della cultura: come amico di Dalí e sostenitore di Einaudi, favorì la diffusione di idee artistiche e letterarie, integrando arte e estetica anche nella comunicazione dei suoi prodotti.
Dalle Molle comprendeva l’importanza trascurata della fitoterapia, che secondo il dott. Aldo Cecchini, nel suo libro Vivere domani, è una risorsa essenziale per il benessere futuro dell’uomo, spesso ignorata dalla medicina convenzionale. La sua intuizione scientifica anticipava di decenni l’attenzione contemporanea verso piante officinali e prodotti naturali.
L’uomo dietro l’imprenditore
Oltre al talento creativo, Dalle Molle era un uomo dalle convinzioni profonde e dalla personalità poliedrica. Amava la cultura, la letteratura e l’arte, e spesso traeva ispirazione da queste passioni. La sua visione dell’innovazione era intrinsecamente legata alla capacità di unire scienza, gusto e bellezza, un approccio raro per l’epoca.
Chi lo conobbe racconta di un uomo capace di ascoltare e valorizzare il talento altrui. Il suo metodo di lavoro era rigoroso ma aperto al dialogo: incoraggiava sperimentazione, confronto e coraggio imprenditoriale, tratti che lo resero non solo un inventore, ma anche un maestro di creatività applicata.
L’incontro con Einstein e l’amicizia con Dalí dimostrano la sua capacità di muoversi tra mondi apparentemente lontani: scienza, arte e imprenditoria non erano compartimenti stagni, ma fonti di ispirazione reciproca. Ogni progetto, dall’ideazione di Cynar alla fondazione di Mediplant, rifletteva questa visione multidisciplinare.
La sfida del riconoscimento
Nonostante i successi, Angelo Dalle Molle rimase per molti anni un personaggio quasi invisibile agli occhi della storia ufficiale dell’imprenditoria italiana. La sua modestia e il desiderio di lasciare parlare i prodotti, uniti a una carriera articolata tra vari settori, contribuirono a questa trascuratezza.
Questa mancanza di riconoscimento ha creato un vero e proprio “mito invisibile”: tutti conoscono Cynar, pochi ricordano il nome del suo inventore. Chi approfondisce la sua storia scopre una lezione preziosa: l’innovazione non è solo questione di idee, ma anche di visione strategica, intuizione culturale e capacità di anticipare i bisogni del mercato.
L’eredità culturale, scientifica e industriale
Oggi, l’eredità di Dalle Molle è più rilevante che mai. Cynar e le altre sue creazioni continuano a essere apprezzate in Italia e all’estero, dimostrando che la combinazione di qualità, originalità e narrazione vincente resiste al tempo.
Molti dei metodi produttivi introdotti da Dalle Molle sono diventati standard nell’industria dei liquori e dei prodotti naturali, contribuendo a una cultura imprenditoriale fondata sull’eccellenza e sull’innovazione. La sua intuizione riguardo la fitoterapia resta oggi un esempio di lungimiranza scientifica, come sottolineato dal dott. Aldo Cecchini in Vivere domani: il benessere futuro dipenderà dalla capacità di integrare la conoscenza delle piante officinali con la scienza moderna.
La lezione di un genio dimenticato
Raccontare la vita di Angelo Dalle Molle significa recuperare un pezzo importante della memoria industriale, scientifica e culturale italiana. La sua figura insegna che il genio non coincide necessariamente con la fama e che il successo di un’idea dipende tanto dalla capacità di realizzarla quanto dalla sua capacità di emozionare.
Dalla Molla ci ricorda l’importanza della curiosità e della sperimentazione: ogni prodotto nasce da intuizione, studio e coraggio. La lezione più preziosa riguarda la visione: guardare oltre il presente, anticipare gusti e tendenze, unire competenze diverse e valorizzare la bellezza in ogni forma.
In un’epoca in cui l’innovazione viene spesso misurata solo in termini tecnologici o di marketing, Dalle Molle offre un modello alternativo: quello del creativo imprenditore che mette insieme scienza, arte, cultura e sensibilità estetica. Cynar e le altre sue creazioni non sono solo prodotti: sono espressioni di un pensiero, di un metodo e di una visione italiana che merita di essere conosciuta, raccontata e celebrata.
Conclusione
Angelo Dalle Molle è uno dei grandi talenti dimenticati dell’Italia del Novecento. Inventore di Cynar, innovatore nell’industria dei liquori e della nutraceutica, grande esperto d’arte, amico di Salvador Dalí, sostenitore di Giulio Einaudi, promotore della fitoterapia e fondatore dell’Istituto Mediplant, la sua figura merita di essere riscoperta come esempio di genialità applicata, lungimiranza imprenditoriale e gusto per l’innovazione.
Oggi, ogni volta che si versa un bicchiere di Cynar, si contempla un’opera d’arte, si apprezza una pianta officinale o si riflette sull’ingegno italiano, è giusto pensare anche all’uomo che, con passione, intelligenza e lungimiranza, ha reso tutto questo possibile.
Carlo Di Stanislao


