Dalla Calabria a New York, per danzare oltre oceano e portare un messaggio di pace.
Si è tenuto il 31 agosto nella Grande Mela il grande evento finale del Fini Dance Festival ideato e prodotto da Antonio Fini – ballerino, coreografo ed imprenditore della danza originario della costa Jonicaabrese – che si divide tra la sua terra e New York creando un ponte unico a sostegno dei nuovi talenti.Dopo il grande successo della manifestazione Fini Dance a Villapiana Lido, la kermesse - creata da Fini quindici anni fa e che richiama ogni estate star della danza da tutto il mondo – si è spostata, come ogni edizione, a Manhattan con i vincitori delle borse di studio che ricevono l’opportunità di seguire lezioni ed esibirsi l’Alvin Ailey Citigroup Theater nella serata/evento presentata da Tabata Caldironi e Ornella Fado.
Proprio in occasione del 31 agosto, Antonio Fini – che da quest’anno ricopre il prestigioso ruolo di Direttore delle Risorse Coreutiche nella Martha Graham Dance Company – ha costruito un articolato programma che ha visto la partecipazione di rinomati nomi del mondo della danza internazionale.
Da Joe Lanteri, Direttore Esecutivo di Steps on Broadway, per altro di oriPeiJucalabresi, che ha ricevuto il Fini Dance Lifetime Achievement Award a PeiJu Chien-Pott, celebre prima ballerina della Martha Graham Dance Company a cui è stato offerto il tributo Fini Dance Extraordinary Dancer Awar al termine dell’esibizione Ekstasis (
Nel lungo elenco di ospiti internazionali alla serata, anche Jilian Pizzi, prima ballerina dello Staten Island Ballet che vanta nonni calabresi, originari di Roccella Jonica che ha ricevuto il Fini Dance Rising Star Awards al termine della sua esibizione sulle note di New York, New York di Frank Sinatra. Ed Antonio Leone, ballerino della Martha Graham Dance Company con il suo assolo di Giasone tratto da Cave of the Heart.
Una serata che danza calabrese, per l’appunto, con la presenza speciale della compagina SISMO proveniente da Lamezia Terme con le coreografe Valentina e
Il gruppo – già state ospiti nella kermesse a Villapiana Lido - ha presentato un brano ispirato all’iconica canzone La Guerra di Piero di Fabrizio De André, un invito a riflettere sul concetto di pace e sull’inutilità delle guerre. “Le parole di De Andrè, oggi più che mai, sono preziose” dicono le danzatrici – “perché raccontano la storia di un soldato ucciso per la sua compassione e per il rifiuto di sparare”.
Presente all’evento il coreografo internazionale per opera, balletto e cinema Gianni Santucci che ha presentato un valzer con i danzatori del Fini Dance Festival, ispirato alla serie Netflix Il Gattopardo, di cui ha curato le coreografie.
Ed ancora, la danzatrice Maria Pia Tucci - originaria di Villapiana Lido - che ha danzato insieme ad Antonio Fini la coreografia Memorie di Tirana. “Danzare a New York rappresenta un sogno per tanti ballerini” – afferma Tucci – “in qualche modo, attraverso la performance coreografata da Antonio Fini, ho voluto portare sul paco del teatro anche la mia Calabria, la mia costa affacciata sullo Joinio. I movimenti, i passi sono stati dedicati alla mia terra”.
Una serata che ha visto anche la prima volta a New York di Serena Ludovico da Lamezia Terme con la coreografia di Andrea Kokeri Festa di Tirana, un omaggio che Fini dedica alla danza folk dei Balcani “danzare su queste note mi fa sentire una persona privilegiata, non solo per essere qui a New York, ma per celebrare anche le origini Arbresh del maestro Fini”.
Ad esibirsi, inoltre, Silvia Tenuta, giovane ballerina calabrese - originaria di Montalto Uffugo in provincia di Cosenza ed iscritta all’Accademia della Danza di Simona Altomare - che ha partecipato alla summer school. Un’opportunità prestigiosa per la giovane grazie anche al sostegno di Biagio Faragalli, primo cittadino di Montalto. “Un’esperienza indimenticabile” – racconta Tenuta – “che porterò sempre nel cuore”.
Ma per il vulcanico Antonio Fini, gli impegni non si chiudono il 31 agosto. Dal primo settembre, infatti, il patrono del Fini Dance Festival lancia il nuovo progetto Destination Broadway, il podcast realizzato da TopCast Productions di Tabata Caldironi, podcaster, divulgatrice e produttrice. “Un appuntamento settimanale per fare un viaggio nel cuore della danza e della città che non dorme mai: New York” – spiega Fini – “Una vera e propria guida a puntate nel mondo della danza della Grande Mela”.
Destination Broadway è disponibile ogni lunedì su Spotify e YouTube e si preannuncia già un progetto di successo nel panorama della comunicazione della danza. Una dispensa sempre attuale per dare consigli pratici su quali scuole scegliere, come ottenere i visti, i luoghi da non perdere e tutti i must do per vivere e lavorare a New York.
“Il podcast debutta in un momento molto speciale per me” - rivela Fini – “con il nuovo incarico di Direttore delle Risorse Coreutiche della Martha Graham Dance Company, la compagnia di danza più antica d’America, che si prepara a celebrare il suo centenario”.
Un ruolo molto importante per Antonio Fini, chiamato a guidare il patrimonio coreografico della compagnia proprio nell’anno in cui il mondo intero è pronto a rendere omaggio a Martha Graham attraverso le sue opere immortali.
L’autunno si appresta ad essere denso si impegni per il calabrese Fini. A metà novembre, infatti, su YOUTUBE, Samsung TV (canale Brindiamo) e su Rakuten TV, arriva Dance Inside, il programma pensato per raccontare “a danza come non l’avete mai vista” - anticipa l’autore – “un’opportunità unica per accedere dietro le quinte e dentro l’anima di un’arte capace di unire generazioni, culture e stili”.
Girato interamente in Italia durante il Festival Internazionale Fini dance a Villapiana Lido, il format affronta la danza dall’interno, con uno sguardo autentico e coinvolgente sui protagonisti: non solo grandi maestri, ma anche i giovani talenti che si preparano a calcare i palcoscenici del futuro.
Diretto dallo stesso Antonio Fini e con le immagini curate dietro le telecamere dal ballerino Cristian Gargarelli, Dance Inside è un viaggio tra emozioni, sudore e creatività. Tra gli ospiti, volti internazionali quali: Michael Mao, fondatore della Michael Mao Dance New York, Abby Silva, già prima ballerina della Parson Dance Company, Tammy Stanford, Mississippi School of the Arts, Lloyd Knight, primo ballerino della Martha Graham Dance Company, Nina Chong, danzatrice internazionale di New York, Mirko Giordano, danzatore di Fini Dance New York, Marcello Gargarelli, danzatore del gruppo i Fratelli Gargarelli e il coreografo Gianni Santucci. Attesa a dicembre la versione americana del format che segue il festival a New York.
“Dance Inside” – chiosa Fini – “vuole essere un invito a scoprire il cuore pulsante della danza, tra prove, lezioni, palcoscenico e vita reale, dove ogni passo racconta una storia”.