"Viaggiare è scoprire che gli altri si sbagliano sui loro problemi… e noi ci sbagliamo sui nostri politici." Aldous Huxley
D’Alema difende la sua scelta così:
"I cinesi, ogni dieci anni, celebrano la loro Liberazione con una parata militare alla quale invitano sempre i governi di tutto il mondo. Questa volta gli europei non c'erano e proprio questa, a mio avviso, è stata la scelta sbagliata".
“La Cina è aggressiva sul piano economico e su questo piano dobbiamo trovare un accordo equilibrato che salvaguardi i nostri interessi, ma sul piano geopolitico la Cina rappresenta un elemento di stabilità”, spiega D’Alema, rivendicando la sua coerenza politica da presidente del Consiglio fino ai giorni nostri.
- A&I Albania: società costituita a Tirana nel 2023, interamente di proprietà di D’Alema, che offre consulenza istituzionale alle imprese italiane interessate a investire in Albania.
- DL&M Advisor: società di consulenza fondata a Roma nel 2019, amministrata al 100% da D’Alema, che facilita processi di internazionalizzazione e attrazione di investimenti esteri. Nel 2024 ha registrato un utile di oltre 1,5 milioni di euro.
- Connessioni politiche: D’Alema mantiene stretti legami con il governo albanese, in particolare con il primo ministro Edi Rama, combinando attività imprenditoriali e relazioni diplomatiche.
- Altri investimenti: vino e internazionalizzazione con la cantina “La Madelaine” in Umbria e progetti come Silk Road Wines, promuovendo esportazioni italiane.
In sintesi, D’Alema ha consolidato una posizione significativa in Albania, mescolando consulenza istituzionale, lobbying e investimenti strategici, dimostrando un approccio internazionale molto più attivo di quanto suggerirebbe il semplice ruolo di ex premier.
"Goldman Sachs ci ha spiegato che da qui a non molti anni la Cina avrà il primo PIL del mondo, l'India il secondo, gli Stati Uniti il terzo e l'Indonesia il quarto. Poi ci saranno il Pakistan, il Brasile, la Nigeria".
E mentre l’Europa si isola, lui ci va a costruire ponti… e a difendere i propri interessi. Come spesso accade nella carriera dell’ex premier, l’apparenza istituzionale si mescola con la cura dei propri affari personali.
Giovani, ricerca e patriottismo selettivo
“È fondamentale investire in innovazione, perché i nostri giovani non vadano all’estero”.
Suona patriottico, ma chi conosce D’Alema sa bene che il concetto di “investimento” non riguarda sempre solo l’Italia. Tra Pechino e le esperienze all’estero, emerge il modello D’Alema: mescolare interesse pubblico, immagine e vantaggi personali in una miscela sorprendentemente calibrata.
“In un Paese normale, se una personalità non più impegnata direttamente nell’agone politico ha un buon rapporto con un partner ineludibile come la Cina, dovrebbe essere considerato un fatto positivo per il Paese”.
“Dialogare con tutti senza eccezioni”.
Tradotto: “Non fare figuracce, ma non dimenticare chi dobbiamo servire”. In Italia, dove la politica è spesso una tragicommedia quotidiana, anche questo è un miracolo… o un trucco ben studiato.
- La diplomazia italiana può essere fatta con ironia;
- I panda di peluche ormai sono parte integrante dei summit internazionali;
- I politicanti italiani sono tanti, gli statisti pochissimi, e l’abilità di bilanciare serietà, ironia… e interessi personali resta un talento raro.
Come ricorda Huxley (e conferma la cronaca politica italiana): viaggiare serve a scoprire che spesso ci sbagliamo sugli altri, e che noi italiani non capiamo quasi nulla… tranne come fare bella figura davanti alle telecamere… e coltivare i nostri interessi.
Carlo Di Stanislao