Sono 4 le Medaglie d’Oro assegnate ai vini spumanti siciliani, ma solo una premia l’Etna con lo spumante metodo classico Brut Pàlici Etna bianco Doc vendemmia 2016.
Quando nessuno guardava alle grandi potenzialità dei vigneti dell’Etna Nord, nel 1992 Franco Di Miceli, forte della sua esperienza da agronomo ed enologo, rilevava la storica cantina vitivinicola ‘Torrepalino’, che dal 1971 produceva a Solicchiata, nel comune di Castiglione di Sicilia.
Da qui nasce il progetto che vede
affermarsi a livello internazionale i vini prodotti da questa importante
cantina dell’Etna Nord.
Raggiante per questo riconoscimento Franco Di
Miceli, titolare di Cantine Patria – “Avere
ottenuto con gli spumanti metodo classico nel 2025 due medaglie, una d’oro
ed una d’argento, ad uno dei concorsi più prestigiosi al mondo,
mi ripaga della scommessa fatta oltre trent’anni fa quando decisi -da Monreale-
di investire sull’Etna, andando in controtendenza”.
Il Concours Mondial de Bruxelles
è infatti uno dei più prestigiosi concorsi enologico internazionali, che si
svolge ormai in quattro sessioni, in giro per il mondo. Quest’anno i Rosati
sono andati di scena in Romania, la sessione Bianchi e Rossi si è tenuta in
Cina, mentre gli sparkling wine sono stati giudicati dalle giurie
riunitesi per la prima volta in Moldavia (Chisinau).
Le Medaglie d’Oro conquistate dai vini prodotti in
Sicilia sono 4 (Cantine Ansaldi, Colomba Bianca, Casa Grazia ed appunto
Patria). Ma soltanto una cantina sull’Etna ha ottenuto la Medaglia
d’Oro Cantine Patria con “Pàlici” Metodo Classico Brut Etna
Bianco Doc 2016.
Questo vino spumante emerge dall’esclusività del Nerello Mascalese coltivato in c.da Ponte Palino di Castiglione di Sicilia, sulle pendici settentrionali dell’Etna, a 650 metri sul livello del mare. La sua vinificazione, secondo il rigoroso metodo classico, con almeno 36 mesi di maturazione sui lieviti, sfocia in uno spumante di straordinaria complessità. Caratterizzato da un colore giallo dorato, un bouquet di mineralità vulcanica, crema pasticcera, e note di agrumi, offre al palato un’esperienza di freschezza, sapidità e persistenza uniche.
Medaglia d’Argento - e per il secondo anno consecutivo – per lo spumante Etna Doc “Femina”
Rosè Brut. Da uve 100% nerello mascalese, si giova
del substrato vulcanico ricco di potassio e ferro, le cui uve sono vendemmiate
a settembre, raccolte a mano e selezionate con cura. “Femina” metodo
classico, affina per almeno 18 mesi sui lieviti in bottiglia in ambienti a
temperatura controllata. Dopo la sboccatura continua il suo affinamento in
bottiglia per almeno 4 mesi. Caratterizzato da un bouquet fine ed elegante.
Ricco ed intenso di note floreali di rosa canina e ginestra, su toni agrumati,
dove emergono frutti di bosco e spezie dolci, per un assaggio pieno e
vibrante, che chiude su freschezza e lunga scia sapida.
Non sta nella pelle Bernardo Di Miceli, figlio
di Franco imprenditore visionario che, come detto, investì sull’Etna quando era
una destinazione vinicola underrated “E’ una gioia che ci ripaga di
tanti sforzi, e siamo tutti molto orgogliosi. Essere l’unica cantina dell’Etna
premiata con la Medaglia d’Oro è forse riduttivo per il movimento che sul
vulcano sta portando ai massimi livelli la produzione di sparkling wine”




