Alan Magnetti: “Ogni storia è un punto interrogativo, la risposta è dentro di noi”. L'intervista di Fattitaliani

 


“Lettera dal destino”: un viaggio tra paure, simboli e speranza

Con Lettera dal destino, Alan Magnetti porta il lettore dentro un thriller avvolto da atmosfere di realismo magico, dove i confini tra giusto e sbagliato si fanno sempre più sfumati. Al centro della vicenda c’è Dick, un cinquantenne divorziato che conduce una vita monotona e viziosa, interrotta improvvisamente dall’arrivo di una lettera con la sua data di morte. Un gioco inquietante che si trasforma presto in un viaggio psicologico, tra paure, incubi e simboli che affondano nella parte più nascosta dell’animo umano. Accanto a lui, la figlia Percy, adolescente ribelle e cinica, specchio e contraltare del padre, in un legame familiare fragile e tormentato.
In questo romanzo, Magnetti affronta temi universali come vendetta, lealtà, sopravvivenza e paura, dando vita a una narrazione che alterna tensione e introspezione, realismo e metafora. Ne abbiamo parlato con l’autore, che ci ha raccontato la genesi di questa storia, i personaggi e le suggestioni che la animano. L'intervista di Fattitaliani.

Nel libro il protagonista riceve una lettera con la data della propria morte: da dove nasce questa idea che unisce mistero, simbolismo e suspense?

È arrivata da sola, come di solito capita, come ogni idea centrale di ogni romanzo che ho scritto. Ho sentito subito che era un'idea potente a cui era difficile trovare una via d'uscita. Una sfida, un'idea è sempre una sfida e più alta è la posta in gioco, più la storia da scrivere sarà potente.

Lettera dal destino è stato definito un thriller dal sapore di realismo magico. In che modo ha intrecciato il ritmo serrato della trama con elementi simbolici e metaforici?

Questo è uno di quei miei romanzi che "si è scritto da solo", senza plot, senza niente di prestabilito. Quando ho cominciato sapevo solo che Dick avrebbe ricevuto una lettera con la sua data di morte. Ma del resto non sapevo nulla. Ho dovuto seguirlo, vedere come reagiva un uomo come lui, rude e vizioso, di fronte a una cosa simile. Poi nella storia sono successe altre cose, l'elemento thriller riguarda soprattutto la figura di Bonita. Il realismo magico appare e scompare, come una verità da scoprire. Questo romanzo tocca delle verità che ci riguardano tutti, come i legami tra genitori e figli, come la morte o la paura che si può avere di morire...

Dick è un uomo segnato da vizi e disillusioni, ma anche da fragilità. Come ha costruito la sua psicologia e quanto ha voluto che il lettore vi si potesse rispecchiare?

Spero che non tutti i lettori si rispecchino in lui! Dick è un antieroe per eccellenza. Non è simpatico, non vuole vedere la verità. Eppure è proprio questa la sua forza. Bisogna partire dal buio per scoprire il significato della luce.


Percy, la figlia adolescente, è una figura cinica e ribelle: rappresenta solo un conflitto generazionale o anche un contraltare morale al protagonista?

In realtà Dick e Percy si somigliano molto. Sono disincantati, disillusi. Hanno perso la speranza, ma da due prospettive diverse. Sono i protagonisti di un legame spezzato, quello tra un padre e una figlia. Ma mentre Dick sprofonda nei vizi per non pensare, Percy è smarrita dentro un presente che sembra senza colori, è un'adolescente che non può contare su nessuno, tranne che su se stessa.

Nel romanzo emergono temi forti come vendetta, lealtà e sopravvivenza. Quale di questi sente più vicino alla sua scrittura e alla sua esperienza personale?

Più che vendetta direi risentimento. Dick ha dei risentimenti verso l’ex moglie, Percy verso entrambi i genitori. Sono personaggi che hanno dei problemi con la lealtà, perfino verso loro stessi, e che sopravvivono o ignorando i problemi o cercando consolazioni materiali.
Nella scrittura cerco sempre di evitare me stesso, "io" sono come un pericolo per le mie storie. Mi piace affrontare temi e mondi che non mi appartengono per scoprire qualcosa di nuovo. Per me scrivere è un atto di conoscenza: attraverso i miei personaggi scopro cose che non sapevo, mondi nuovi, visioni della vita. Lascio fare tutto a loro, io li ascolto, anzi, direi che li vedo...

La Luna, che appare come complice e catalizzatrice degli eventi, sembra quasi un personaggio. Qual è il suo ruolo simbolico nella narrazione?

La Luna è sicuramente il tocco di realismo magico nel romanzo. Ha un ruolo importante nella storia, ma per scoprirlo bisogna arrivare alla fine del libro!

Il confine tra giusto e sbagliato è volutamente sfumato: è un modo per mettere in discussione le certezze del lettore e spingerlo a interrogarsi?

Ogni storia è un punto interrogativo, la risposta è sempre dentro di noi. È per questo che leggiamo e scriviamo: per trovare delle risposte a tutte le domande, quelle piccole e quelle che ci disarmano. Come avevo detto un anno fa da Chiambretti in tv: leggere ti aiuta a capire chi sei!

Quali autori o correnti letterarie l’hanno ispirata nella costruzione di questa storia, sospesa tra noir, thriller e suggestioni surreali?

Non penso mai ad altri autori quando scrivo. Anzi, spesso quando lavoro alla stesura finale con i miei primi lettori, e quindi facendo anche delle ricerche di mercato per capire come orientare la proposta editoriale, scopro di aver scritto un romanzo in un genere completamente diverso da quello che credevo. Per esempio, ora sto lavorando alla versione in inglese di un mio romanzo urban fantasy young adult che credevo fosse un thriller!


Se Dick riceve una lettera con la sua data di morte, quale sarebbe invece la “lettera” che lei vorrebbe ricevere dal destino?

La data di quando uno dei miei romanzi diventerà un best seller mondiale!!

Può aggiungere qualcosa sulla nota di copertina scritta da Elio degli Elio e Le Storie Tese?

Elio lo conosco da quando, come cantautore, aprivo i loro concerti nel 2004 cantando la mia canzone manifesto Il Volo della Fenice. È un caro amico, un mentore. Mi ha definito uno dei pochi visionari in Italia nella nota di copertina, ed è sicuramente vero. Sono un visionario!


Fattitaliani

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