CHIETI - Si spinge fin sulle rive del Pacifico il concorso Lettera d’Amore.
Venerdì 8 agosto nel Parco della Gioventù San Karol del Palazzo Valignani, in occasione della cerimonia di premiazione della XXV edizione della manifestazione patrocinata dal Comune di Torrevecchia Teatina, dalla Regione Abruzzo e dal Museo della Lettera d’Amore, saliranno sul podio più alto del palco, nella notte più magicamente romantica dell’estate abruzzese, la scrittrice peruviana Fátima Rocío Peralta García e Giovanni Monti.Fátima Rocío Peralta García, residente
a Lima, ispirata dalla Turandot
pucciniana, è redattrice di una confessione indirizzata a Calaf in cui Liù
parla del suo sacrificio, per un tema tragicamente tornato all’attenzione della
cronaca in Italia; Giovanni Monti, è
autore di un’esilarante e dissacratoria lettera scritta da un dislessico: “Lara
Laura, in tuffi questi danni non ho mai spesso di ararti” saliranno sul podio, primi
ex aequo davanti a una folta schiera di candidati, tutti egualmente meritevoli
per il loro impegno.
Secondi si sono
classificati Alessandro
Carandente e Gordiano Lupi, terzi Omar
D’Anastasio, Clive Riche, musicista,
compositore, attore e doppiatore inglese e Carlo
Felice Tassini. I premi speciali della giuria, composta da Arnaldo
Colasanti, Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Lucilla Sergiacomo e Giuseppina
Verdoliva, saranno assegnati a: Giulia
Madonna, Fantino Mincone, Ginestra Odevaine, Serena Ongaro, Serena Corale,
Gruppo di lettura del Centro di Salute Mentale di Cinecittà di Roma guidato
dalla dottoressa Laura Salvi e Flavia Giovanna Sgobba.
Segnalati: Enrico Bucci, Amalia Cavorso, Luigi Celi,
Emanuela Colonna, Michela De Martino, Tino Di Cicco, Milvia Di Michele,
Annarita Di Paolo, Claudia Falcone, Tania Giuga, Gemma Libriani, Nicola Menna,
Paolo Miscia, Simona Novacco, Annarita Pasquinelli, Giuliano Petaccia, Claudia
Ruscitti, Riccardo Santarelli, Giada Saracino, Assunta Spedicato, Monica
Sterpone, Anna Tangocci, Dante Troilo, Cristina Zamò, Claudia Zangrandi.
Questo un commento dei promotori del Premio, Pina e Massimo Pamio: “Venticinque anni di promozione della lettera
d’amore ci hanno fatto scoprire come il sentimento sia una vibrazione che corra
sulle ali di un foglio, trasportando con sé l’immenso dono della vita che è
offerto non per infierire l’uno sull’altro, ma per condividere, curare,
guarire, gioire insieme, come in uno specchio che rimanda non la propria
immagine, bensì quella di ogni altro”.