La penultima settimana di Teatri di Pietra 2025 si apre con una programmazione intensa e ricca di emozioni: otto spettacoli dal 18 al 24 agosto in sei suggestivi siti archeologici e monumentali della Sicilia. Un viaggio teatrale che intreccia mito, storia e creatività contemporanea, con una risposta di pubblico entusiasta che continua a registrare il tutto esaurito.
Lun 18 ago - Cattolica Eraclea - ANDROMEDA E PERSEO
mar 19 ago - Castelvetrano - PIRANDELLO QUESTO, CODESTO, QUELLO
mer 20 ago - Montevago - VIVERE diVERSI
ven 22 ago - Caltanissetta - ANDROMEDA E PERSEO
sab 23 ago - Cattolica Eraclea - AGAMENNO MEN
dom 24 ago - Tusa - IL FILO ROSSO DEI MESSAGGERI CADUTI
dom 24 ago - Sperlinga - MEDUSA
dom 24 ago - Montevago - ODISSEO SUPERSTAR
Tra gli appuntamenti più attesi, il recupero dello spettacolo a Tusa (ME), originariamente previsto per originariamente prevista “Ecuba” il 3 agosto, e ora sostituito da “Il Filo Rosso dei Messaggeri Caduti” con Chiara Luce Fiorito in calendario il 24 agosto a conclusione del programma. Un racconto poetico e struggente che unisce parola, gesto e musica.
Domenica 24 agosto si conclude la prima esperienza dei Teatri di Pietra al Castello di Sperlinga (EN) realizzata con il Comune, dove andrà in scena “Medusa”, opera potente e visivamente intensa che ha debuttato il 3 agosto scorso a Montevago (AG), presso l’Antica Cattedrale. Inoltre, una doppia per l'energetica Compagnia VAN prevista con due differenti spettacoli a Eraclea (AG) con Agamennomen il 23 agosto e Odisseo Superstar il 24 agosto a Montevago (AG).
Particolare attenzione merita “Andromeda e Perseo”, produzione originale nata per Teatri di Pietra, che ha debuttato il 28 giugno a Solunto (PA). Così come “Vivere Diversi”, applauditissima opera con la voce straordinaria di Miriam Palma, accolta con entusiasmo a Roma sulla via Appia. Grande successo anche per “Il Filo Rosso dei Messaggeri Caduti”, che ha concluso con oltre 200 spettatori la tappa di Marineo (PA) domenica 17 agosto. Il weekend appena concluso ha visto due sold out consecutivi: Vespertino a Ustica, con una partecipazione di pubblico eccezionale, e ancora Marineo, entrambi a posti esauriti. Il maltempo non ha fermato Teatri di Pietra ad Alesa, dove lo spettacolo è stato trasferito nella suggestiva chiesa di Santa Maria delle Palate, sempre all’interno dell’area archeologica, registrando anche lì il tutto esaurito. Infine, la nuova piazza di Caltabellotta (AG), trasformata in un’arena teatrale grazie alla Cattedrale della Triocala, ha ospitato un programma articolato e partecipato: da “Agamennone”, che ha coinvolto anche i più giovani, al sempre apprezzato Vespertino, fino al coinvolgente teatro-danza de “Il Labirinto”, in una cornice spettacolare e sempre gremita. Teatri di Pietra si conferma anche quest’anno come un progetto culturale capace di coniugare bellezza, memoria e innovazione, portando il teatro dove storia e natura si incontrano.
L’idea da cui prendono vita i Teatri di Pietra, nasce proprio dal concetto di rete e dalla reale valorizzazione del Patrimonio monumentale e paesaggistico attraverso le arti performative che rendono nuovamente vitali e attuali temi come la partecipazione e la cittadinanza: questo è fare Rete. Una prassi su cui il Maestro Aurelio Gatti, direttore artistico della manifestazione, ha insistito molto con le istituzioni siciliane con lo scopo ultimo di restituire la forma e il significato ancestrale alla relazione multipla tra le differenti comunità, il territorio con la sua storia, gli artisti e i ricercatori.
Con più di 80 spettacoli in 19 siti di 7 province, il Maestro Aurelio Gatti, quest’anno, è riuscito ad unire idealmente in un’unica “rete” tutta la Sicilia, da nord a sud da est a ovest:
“Il Teatro è il miglior strumento per valorizzare il nostro grande patrimonio – dichiara il direttore artistico - a condizione che rimanga integro nella sua funzione di rito collettivo perché, altrimenti, si riduce a un’esposizione formale che poco a che a vedere con la riflessione sulla bellezza e sull’uomo. La robustezza e l’azione dei Teatri di Pietra si fonda sulle volontà espressa e aderita da parte di artisti, compagnie, operatori culturali di fare rete, da una parte, e dall’altra dalla convinzione che ogni territorio è importante quando si esprime nella cura e valorizzazione dell’identità delle comunità.”