di Giovanni Zambito - La band dei Tintinnabula, attiva da quasi vent’anni, continua a portare avanti una musica che è specchio del tempo, della Sicilia e delle emozioni vissute. Stasera saranno protagonisti al Kalat Fest – Terra e Mare di Siculiana Marina, evento che celebra tradizioni, sapori e cultura dell’isola, inserito nel circuito Le Vie del Cibo e della Lunga Vita. Fattitaliani li ha intervistati per scoprire la loro storia, il legame con la Sicilia e cosa aspettarsi dal concerto.
Siete nati quasi vent’anni fa. Come descrivereste l’evoluzione dei Tintinnabula in questo percorso?
I Tintinnabula nascono quasi 20 anni fa e, come tutti i nostri predecessori, anche noi abbiamo cominciato con i garage, il sudore, le cover, i primi concerti, soddisfazioni e delusioni. Fin dal principio però c’era la voglia di fare qualcosa che fosse solo nostro: la nostra musica. Con il passare degli anni anche il nostro suono ha subito trasformazioni, aprendosi a nuove tecniche e influenze, frutto del bagaglio culturale e sociale che ognuno di noi ha vissuto.
In tutto. Le nostre canzoni sono una sorta di fermo immagine del tempo che viviamo, della nostra terra, di tutto quello che c’è di buono ma anche di marcio in questa bella ma martoriata isola.
Stasera sarete per la prima volta a Siculiana, al Kalat Fest...
Siamo entusiasti e onorati di partecipare a questo evento. È la prima volta che veniamo a Siculiana e non vediamo l’ora di suonare per i siculianesi.
Cosa vorreste lasciare al pubblico che verrà ad ascoltarvi?
Speriamo di regalare a tutti un pezzo del mondo dei Tintinnabula: vedere i loro sorrisi, sentire le loro urla e, perché no, lasciare anche qualcosa su cui riflettere.
Siamo tutti di buona forchetta! Ognuno di noi è legato a una pietanza tipica della nostra terra. Personalmente associo alcuni piatti tradizionali a ricordi d’infanzia: hanno un sapore un po’ arcano e mistico, figlio di un tempo che ormai non c’è più.
La vostra storia è piena di leggende e aneddoti legati alle canzoni. Ce ne raccontate uno?
La storia dei Tintinnabula è costellata di avvenimenti e leggende. Quella a cui ti riferisci è una di quelle storie… ma preferisco raccontartela di persona il 29. Credimi, ne vale la pena! [ride]
Come descrivereste l’esperienza di un vostro live a chi non vi ha mai ascoltato dal vivo?
Speriamo di riuscire per due ore a portarvi nel mondo dei Tintinnabula, fatto di fate, streghe e personaggi bislacchi. E magari lasciarvi la voglia di riascoltare, in qualsiasi modo possibile, questa banda di zingari.