Savona, "Nel tempo del Déco. Albisola 1925": in mostra al Museo della Ceramica oltre 300 manufatti d'epoca e opere di Andrea Salvatori

 


Se il Déco fu il gusto cangiante e stratificato di un’epoca, le Albisole seppero tradurlo in uno stile ceramico coerente e riconoscibile, che sarà poi chiamato Albisola 1925. A raccontarne opere, protagonisti e il successo che riscosse in tutta Italia è la mostra Nel tempo del Déco. Albisola 1925, in programma dal 23 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, al Museo della Ceramica di Savona, a cura di Donatella Ventura e Stella Cattaneo. 
Promossa in occasione del centenario dell’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi del 1925, con il patrocinio del Comune di Savona e di AICC Associazione Italiana Città della Ceramica, è il progetto più articolato finora dedicato a questa originale declinazione ceramica dell’Art Déco. 

Ricca di oltre 300 manufatti in ceramica, provenienti da collezioni pubbliche e private, la mostra accosta l’indagine storica alla ricerca contemporanea, grazie al coinvolgimento di Andrea Salvatori, artista visivo e ceramista faentino.

       Andrea Salvatori, Baluba (serie Ottomani #8), 2016, ph. Luca Nostri, courtesy l’artista

Nascita e storia 
Nel panorama albisolese degli inizi del Novecento, sono tre le figure che aprono la strada alla modernità: il ceramista e pittore Manlio Trucco e il ceramista e fotografo Ivos Pacetti, che portano in Liguria le suggestioni del Déco internazionale, insieme a Tullio Mazzotti, ceramista, scultore e poeta che si muove tra Déco e Futurismo. È Trucco, in particolare, che dal 1921 inizia a trasferire su ceramica gli stimoli assorbiti a Parigi nell’atelier Martine di Paul Poiret, dove lavora fino allo scoppio della Prima guerra mondiale come disegnatore e decoratore. Ispirandosi alle composizioni floreali realizzate per tessuti e carte da parati, Trucco dà forma a una nuova cifra stilistica per la decorazione ceramica che sarà via via condivisa anche da altre botteghe del territorio ligure. È così che nasce lo stile Albisola 1925, come sarà poi definito dalla storica e critica d’arte Rossana Bossaglia in occasione della mostra Albisola 1925: ceramica degli anni '20 del 1979.

Il successo in Italia 
Alla II Biennale di Arti Decorative di Monza del ’25 vengono esposte con successo ceramiche in stile Albisola 1925: nell’allestimento ligure spiccano i manufatti di Manlio Trucco e delle botteghe albisolesi Casa dell’Arte, Alba Docilia e Giuseppe Mazzotti. A seguire, il nuovo stile si diffonderà velocemente nell'intera penisola, diventando un simbolo della ceramica Déco italiana. Fino agli anni Trenta, molte manifatture – tra cui quelle del basso Piemonte, della Toscana e del Lazio – ne saranno profondamente influenzate. 

Caratteristiche dello stile Albisola 1925
In questo nuovo linguaggio, la decorazione si sviluppa sull’intero corpo dell'opera. I soggetti s’ispirano alla natura, ma la reinterpretano in modo radicale: foglie, fiori e figure animali vengono fortemente stilizzati, i contorni definiti, resi netti, le sfumature annullate fino a diventare, in alcuni casi, puri elementi grafici. Tra i temi ricorrenti: la fenice, le foglie accartocciate, ma soprattutto i fiori, principalmente la rosa, e ancora ciliegie, uva e limoni, tutti trattati in modo elementare, sottolineati da marcate linee nere, con campiture compatte e prive di sfumature. Le tinte sono decise: tipico il giallo con il bruno e il nero, o il bruno manganese su fondo grezzo di terracotta; a volte compaiono tocchi di bianco e di rosso, ma lo stile si caratterizza anche per colori vivaci e una policromia che gioca con l’azzurro, il verde, il nero e l’arancio. 

 

Passato e presente in mostra al Museo della Ceramica di Savona
Nel tempo del Déco. Albisola 1925 parte dall’esperienza parigina per introdurre i visitatori nel gusto di un’epoca scintillante e allo stesso tempo drammatica, che nelle arti applicate ha voluto esaltare la ricercatezza e il saper fare. 
In esposizione, opere provenienti dalle botteghe dell’epoca, attive soprattutto ad Albissola Marina e ad Albisola Superiore, ma anche a Savona e a Varazze: la Fenice di Manlio Trucco, la Casa dell’Arte, la Fabbrica Mazzotti, l’Alba Docilia, la Landa, la C.A.S. (Ceramiche Artistiche Savonesi) di Bartolomeo Rossi e la bottega di Dario Ravano, ma anche manifatture meno conosciute come l’Artigiana, la Fiamma e la Ceramica Sansobbia. Ad affiancarle, alcuni manufatti, abiti, accessori e complementi che contestualizzano il gusto Déco internazionale.  

In linea con l’approccio curatoriale del museo savonese, la mostra unisce l’indagine storica alla ricerca sul contemporaneo. Da qui nasce la collaborazione con Andrea Salvatori, scultore e ceramista faentino legato ai luoghi della ceramica ligure dove ha già esposto in passato, a cui è dedicata un’intera sezione della mostra. Salvatori partecipa al progetto espositivo in una duplice veste finora inedita nel suo percorsonon solo come autore, ma anche come collezionista. Insieme ad alcune serie di suoi lavori ispirati ai codici del Déco, infatti, presenterà un’ampia selezione di ceramiche appartenenti alla sua collezione privataesposta per la prima volta al pubblico: manufatti in stile Albisola 1925 non solo di area savonese, ma provenienti anche dalla Toscana e dal Lazio, in dialogo con carte da parati anni Venti e incisioni.
 

Nel tempo del Déco. Albisola 1925 offre l’occasione di riscoprire un capitolo poco indagato delle arti decorative italiane, espressione di un territorio che da periferia ha saputo trasformarsi in un crocevia internazionale per la ceramica artistica e artigianale. Il dialogo tra pezzi storici e contemporanei, provenienti da diversi distretti italiani, testimonia il fascino esercitato – in tempi e in luoghi diversi – da questo stile decorativo, che continua a sorprendere per la sua attualità.

La mostra sarà accompagnata da un fitto public program di laboratori, attività didattiche e visite guidate a tema.
 

La produzione contemporanea

Ancora oggi alcune botteghe albisolesi lavorano su varianti e attualizzazioni dello stile Albisola 1925 che è possibile trovare ad Albissola Marina presso Ceramiche Mazzotti, Ceramiche Viglietti, Fabbrica Ceramiche G. Mazzotti 1903, La Nuova Fenice e, ad Albisola Superiore, presso Studio Ernan Design. 


www.museodellaceramica.savona.it

Nel tempo del Déco. Albisola 1925  
23 ottobre 2025 – 1° marzo 2026 

Museo della Ceramica di Savona, via Aonzo 9, Savona
Lunedì, martedì, giovedì 10–12 | Venerdì 10–12 e 15–18 | Sabato 10–18 | Domenica 10–14 
Anteprima: 22 ottobre 2025

Ingresso: intero 10 euro, ridotto 6 euro

Progetto di: Fondazione Museo della Ceramica di Savona

A cura di: Donatella Ventura e Stella Cattaneo

Con il sostegno di: Fondazione De Mari CR Savona

Con il patrocinio di: Comune di Savona – AICC Associazione Italiana Città della Ceramica

Progetti educativi: Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus

Progetto grafico: gaggeroservente

Fotografie: Claudio Pagnacco

Catalogo: Sagep

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