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Ferdinando Scianna e Gianni Berengo Gardin-©LiaPasqualino |
L'ultimo incontro tra Gianni Berengo Gardin, da poco scomparso, e Ferdinando Scianna raccontato da Roberto Andò nel suo film "FERDINANDO SCIANNA il fotografo dell'ombra" alla 82. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 27 Agosto/6 Settembre - che verrà presentato giovedì 4 Settembre in Sala Grande FUORI CONCORSO.
Nella clip, in anteprima, l'amicizia sincera e la stima reciproca in uno degli incontri affettuosi tra i due maestri della fotografia, che in pochi istanti raccontano quanto fosse forte e profondo il loro legame umano.
UNA PRODUZIONE BIBI FILM
in collaborazione con
RAI CULTURA
FERDINANDO SCIANNA
il fotografo dell'ombra
un film di
Roberto Andò
con
Ferdinando Scianna
e con Giuseppe Tornatore
Gianni Berengo Gardin, Silvano Nigro, Dacia Maraini,
Marco Belpoliti, Mimmo Paladino, Vincenzo Campo,
Renata Colorni, Carlo Ottaviano, Nonuccio Di Quarto,
Pupetta Lo Galbo, Tanina Visconti.
UNA DISTRIBUZIONE
FANDANGO
in collaborazione con
RAI CULTURA
FERDINANDO SCIANNA
il fotografo dell'ombra
un film di
Roberto Andò
con
Ferdinando Scianna
e con Giuseppe Tornatore
Gianni Berengo Gardin, Silvano Nigro, Dacia Maraini,
Marco Belpoliti, Mimmo Paladino, Vincenzo Campo,
Renata Colorni, Carlo Ottaviano, Nonuccio Di Quarto,
Pupetta Lo Galbo, Tanina Visconti.
UNA DISTRIBUZIONE
FANDANGO
Mangiatore di vita, Ferdinando Scianna è oggi un signore di ottant’anni e passa, con una testa meravigliosamente scattante e veloce, piena di storie incredibili.
Può persino raccontare di aver fatto delle prove di morte, per una malattia che pochi anni fa lo portò a scrivermi che era necessario rivedersi al più presto perché stava per andar via.
Entrare nella sua vita vuol dire ripercorrere una esistenza ricca di incontri con alcuni giganti della cultura del Novecento, intessuta dall’amicizia e dal continuo interrogarsi sul senso del fotografare, e sul significato che può ancora avere produrre delle immagini.
Roberto Andò
Può persino raccontare di aver fatto delle prove di morte, per una malattia che pochi anni fa lo portò a scrivermi che era necessario rivedersi al più presto perché stava per andar via.
Entrare nella sua vita vuol dire ripercorrere una esistenza ricca di incontri con alcuni giganti della cultura del Novecento, intessuta dall’amicizia e dal continuo interrogarsi sul senso del fotografare, e sul significato che può ancora avere produrre delle immagini.
Roberto Andò