Luigi Di Pino porta la poesia del cantastorie l’8 agosto a Tindari e il 10 agosto a Sorrentini: tra arte, fede e tradizione

 


Due eventi imperdibili, due luoghi simbolici della Sicilia, un unico filo conduttore: la narrazione popolare che diventa poesia, musica e pittura. Il cantastorie siciliano Luigi Di Pino, tra i più apprezzati interpreti contemporanei della tradizione orale isolana, sarà protagonista di due appuntamenti che celebrano l’identità profonda della Sicilia, attraverso la figura del cantastorie e del suo linguaggio potente, universale, radicato nella storia e nell’emozione. Insieme a lui il prof. Sergio Bonanzinga, tra i massimi studiosi italiani di etnomusicologia. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 8 agosto alle ore 23.30, all’interno del prestigioso Tindari Festival diretto da Mario Incudine, nel suggestivo scenario del cortile antistante il Santuario. In questa cornice ricca di spiritualità e bellezza, Luigi Di Pino presenterà le ‘Divote historie di Orazio Strano’, una trilogia poetica in lingua siciliana dedicata alla dimensione devozionale dell’isola: ‘Lu miraculu di Sant’Affiu’, ‘Vita, Martiriu e morti di Sant’Aita’ e ‘Festa a Tindari, a Madonna niura’. Una performance che fonde parola e canto, memoria e attualità e che vanta l’introduzione del prof. Bonanzinga, la cui presenza conferisce all’evento uno spessore culturale e scientifico di grande rilievo.
 
Domenica 10 agosto, invece, la scena si sposta nella Chiesa Madre di Sorrentini, frazione del Comune di Patti (ME), all’interno della tradizionale festa di San Teodoro, patrono della comunità, e nell’ambito dello Zammar Art Fest ideato da Nicola Calabria, figura di riferimento per la valorizzazione del territorio attraverso l’arte e la memoria, con la direzione artistica di Emanuela Segreto. Calabria, noto per la sua capacità di trasformare luoghi marginali in epicentri culturali, con eventi che uniscono tradizione, innovazione e partecipazione collettiva, negli anni ha dato vita a manifestazioni che riscattano l’identità locale e la proiettano in una dimensione aperta e inclusiva. Alle ore 10.45, Di Pino, preceduto ancora una volta dall’intervento del prof. Bonanzinga, porterà in scena, in anteprima, la sua ultima opera ‘Vita miraculi e morti di santu Toduru’, composta poeticamente in 43 sestine di endecasillabi in lingua siciliana e musicata in originale. L’opera prende vita attraverso un racconto visivo e sonoro di circa trenta minuti, articolato in undici quadri illustrati dall’autore stesso, in un intreccio tra voce, pittura e musica capace di toccare corde profonde dell’anima e della memoria collettiva. A seguire, alle ore 12.00, l’atmosfera di festa sarà arricchita dall’esibizione musicale di Rosario Altadonna alla bifara e Michele Piccione al tammurinu. Il contributo artistico di Luigi Di Pino si inserisce così nel cuore dei riti religiosi e delle tradizioni popolari di Sorrentini, accanto a momenti fortemente identitari come la suggestiva processione delle ‘Pannuse’ e il solenne ‘Ballo del Santo’.
 
Il doppio intervento di Di Pino si conferma come uno degli snodi artistici e culturali più intensi di questa estate siciliana, portando nei luoghi della fede e della festa una narrazione che restituisce dignità e valore alla cultura popolare. Il legame con il prof. Bonanzinga, ordinario di Etnomusicologia all’Università di Palermo, studioso che ha dato voce e metodo scientifico alle tradizioni orali dell’isola, conferisce all’intero percorso artistico un’autorevolezza rara, che affianca alla dimensione spettacolare un respiro antropologico e accademico.
 
Ancora una volta, Luigi Di Pino si fa interprete di un racconto che è radice e visione, affondo nella storia e gesto d’amore per la propria terra. Due eventi da vivere come esperienze artistiche e spirituali, per riscoprire la bellezza antica e moderna della Sicilia che canta e racconta.
Fattitaliani

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