"Speciale Tg1", il restauro del mare: Patrizia Angelmi racconta luoghi inesplorati e misteriosi

 


Negli abissi marini si gioca il futuro del pianeta. Luoghi inesplorati e misteriosi raccontati da Patrizia Angelini nello Speciale TG1 "Il restauro del mare" in onda domenica 13 luglio alle 23.50, con il montaggio di Germano Satiri.  

 Un viaggio nel più grande progetto di restauro dell’ecosistema marino dedicato alla mappatura e al ripristino degli ecosistemi sommersi. Un osservatorio delle coste e dei fondali per la salvaguardia di nuove specie e habitat in linea con la strategia europea per la biodiversità, grazie al finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Obiettivo: salvare il 30% del mare entro il 2030. La Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno, e si è conclusa con l’adozione da parte di oltre 170 paesi di una dichiarazione concordata a livello intergovernativo, in cui l’impegno è agire con urgenza per conservare e utilizzare in modo sostenibile l’oceano. L’Italia si impegna nel monitoraggio satellitare delle aree protette: fondamentale per la difesa costiera e dei dragaggi portuali, per la valutazione dei fenomeni erosivi e delle inondazioni. Lo Speciale racconta delle operazioni per il recupero delle cosiddette “reti fantasma” nel Lazio, che danneggiano l’ambiente marino; della campagna di segnalazione delle specie tropicali arrivate in Sicilia; del progetto delle “Sentinelle del mare” in Veneto, Toscana e Adriatico, con il coinvolgimento di cittadini e persino turisti. Si parlerà della scoperta di ben 79 monti sommersi, rilevati grazie all’alta tecnologia applicata a reti mobili, radar costieri, boe della rete ondametrica, robot sottomarini. E si scopriranno i segreti della nuova Nave Oceanografica Maggiore dell’ISPRA che sarà presentata il prossimo 15 luglio alla Camera dei Deputati, progettata per esplorare fondali fino a 4.000 metri di profondità e studiare ecosistemi preziosi e in pericolo con tecnologie all’avanguardia. Uno degli interventi cardine del progetto Marine Ecosystem Restoration (MER), il più grande investimento previsto dal PNRR per la tutela dell’ambiente marino: 400 milioni di euro destinati a proteggere e ripristinare ecosistemi fragili, a partire da quelli sommersi, invisibili e in massima parte sconosciuti. Un progetto di grande respiro nazionale, con Ispra come soggetto attuatore e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica come amministrazione titolare.

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