Inaugurazione del nuovo Polo Oncologico e del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura: due traguardi importanti per il Policlinico Umberto I di Roma

 


Sono stati presentati questa mattina nel Salone della Direzione generale il progetto del nuovo polo oncologico, dotato di un day hospital con 32 poltrone, 4 posti letto e 12 ambulatori specialistici per le principali patologie oncologiche, e il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc).

A tagliare il nastro il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, insieme con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba, la Rettrice di Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni.

Ha portato il suo contributo il prof. Enrico Cortesi. Ha moderato Maria D’Amico, portavoce del Direttore Generale.

Entrando nel dettaglio, il nuovo polo oncologico garantisce un’attività sanitaria in regime di day hospital, attraverso 32 poltrone, 4 posti letti e 12 ambulatori specialistici per le principali patologie oncologiche e una sala d’attesa di 50 postazioni, dove opera un equipe multidisciplinare formata da oncologi, chirurghi, radioterapisti, psicologi e personale infermieristico specializzato. L’equipe multidisciplinare traccerà non solo i percorsi terapeutici integrati per i pazienti, ma garantirà anche un’incessante attività giornaliera: oltre 80 visite ambulatoriali e 100 infusioni, con la possibilità di effettuare fino a 40 terapie orali ogni giorno.

Il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, completamente ristrutturato e dotato anche di un terrazzo esterno, ha invece attivi 15 posti letto per trattamenti intensivi in regime di emergenza in ambienti moderni e conformi agli standard di cura, volti a comprendere le esigenze specifiche dei pazienti psichiatrici con possibilità di differenziare i percorsi di cura.

All’interno del reparto del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura è presente un’equipe multidisciplinare attiva h24, composta da psichiatri, psicologi, infermieri e operatori sociosanitari. Il reparto rafforzerà il raccordo con i servizi territoriali e i centri di salute mentale, attraverso una strategia più ampia che mira a integrare sempre di più la salute mentale nei percorsi ospedalieri, abbattendo stigma e barriere all’accesso. Non solo, il servizio risponde all’esigenza di tutelare la salute mentale in strutture accoglienti, sicure e professionali. Si tratta di un doppio investimento condiviso verso un Servizio sanitario regionale più solido e attento all’umanizzazione dei percorsi. Così il Policlinico Umberto I si conferma uno dei principali centri di riferimento oncologico del Centro Italia, capace di coniugare ricerca, assistenza e umanizzazione delle cure.

Secondo la Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, con queste due nuove strutture “rafforziamo i servizi per chi ha bisogno di cure e creiamo nuove opportunità che migliorano l’efficacia e la qualità della sanità pubblica. Sono strutture pensate per mettere al centro la persona con un approccio integrato che unisce cura, ricerca innovazione e umanizzazione”.

Queste strutture “rappresentano una risposta concreta ai bisogni emergenti di salute, con un modello centrato sulla persona e sulla presa in carico multidisciplinare focalizzata su innovazione clinica e tecnologica ed umanizzazione dei luoghi – ha spiegato il Direttore Generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba -. Il nuovo polo oncologico rappresenta “un investimento condiviso per la salute ed è frutto di una sinergia virtuosa tra istituzioni, sanità pubblica e mondo accademico”. Si tratta “di una visione comune per una sanità pubblica più forte. Infatti, l’inaugurazione di queste due nuove strutture rappresenta un modello virtuoso e, grazie a questo gioco di squadra, che oggi possiamo offrire ai cittadini servizi sanitari d’eccellenza, in grado di rispondere con efficacia, dignità e innovazione ai bisogni di salute della nostra comunità”, ha sottolineato d’Alba.

Le strutture che oggi inauguriamo rappresentano il nostro impegno concreto per la sanità pubblica più vicina alle persone, capace di coniugare eccellenza clinica, innovazione tecnologica e umanizzazione dell’assistenza – ha detto il presidente Rocca -. Grazie al contributo di sponsor straordinari, al lavoro sinergico con l’Università e con il sistema sanitario regionale, oggi offriamo ai cittadini servizi più efficienti, moderni e inclusivi. Investire nella salute significa investire nel futuro: un futuro in cui ogni paziente possa sentirsi accolto, curato e rispettato nella sua dignità. Questo è il modello di sanità che vogliamo costruire per il Lazio”, ha concluso Rocca.
Fattitaliani

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