“Cresce la corsa al 'baby botox', ovvero micro-dosi di tossina botulinica utilizzate non per cancellare le rughe, ma per prevenirle.
Secondo gli ultimi dati dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery, le richieste tra gli under 30 sono aumentate del 40% nell’ultimo anno, segnando una svolta culturale anche nel nostro Paese”.A dirlo è Giovanni Salti, presidente di Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino.
“I giovanissimi – continua Salti - non vogliono cambiare i tratti del viso, ma mantenerli: si tratta di una medicina estetica di prevenzione, che posticipa la formazione dei segni d’espressione più profondi. Parliamo di trattamenti lievi, personalizzati, che permettono di conservare la naturalezza senza alterare la mimica facciale”.
Una tendenza che si accompagna all’uso sempre più diffuso di tecnologie di imaging digitale per monitorare l’evoluzione della pelle e dei tessuti.
“L’obiettivo – conclude Salti - è intercettare i primi cambiamenti cutanei e agire in modo soft. Un approccio meno “correttivo” e più “preventivo”, in linea con una nuova filosofia di cura di sé”.