Federica Marinari: con "Pace Vegetale" un nuovo equilibrio tra musica, natura e consapevolezza. L'intervista di Fattitaliani

Dopo anni trascorsi sotto i riflettori, Federica Marinari inaugura una nuova fase del suo percorso artistico con il singolo Pace Vegetale. Un brano nato da un momento di profonda crisi personale, che ha spinto l’artista a rimettere tutto in discussione, a partire dal proprio rapporto con sé stessa e con il mondo dello spettacolo.

In questa nuova canzone, Federica sceglie di raccontarsi senza filtri, affrontando il tema della violenza psicologica e del disagio interiore, ma anche del riscatto e della rinascita. Il legame con la natura diventa rifugio e cura, una “pace vegetale” da cui ripartire per ritrovare serenità e autenticità.

Nell’intervista su Fattitaliani, l’artista ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita del brano, parla delle sue influenze musicali e del valore terapeutico della musica, tra passato, presente e un futuro che si intreccia sempre più con l’attivismo e la connessione con Madre Terra.

 

Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Pace Vegetale è nato durante una storia emotiva poco sana, dove la mia personalità e dignità sono state prese in giro. Non era la prima volta che mi trovavo ad avere una relazione con un uomo che al primo posto mette le sue voglie, dimenticandosi completamente che dall'altra parte si trova una ragazza giovane alla quale si può psicologicamente fare del male. Nonostante adesso io viva una storia d'amore bellissima, io mi rendo conto d'avere dei piccoli traumi che probabilmente neanche attraverso la terapia riuscirò ad eliminare completamente. Pace Vegetale vorrei che fosse una carezza per tutte quelle ragazze che hanno dovuto affrontare situazioni poco carine a causa di comportamenti maschili tossici.

A quale idea si ispira il videoclip?

Il visual di Pace Vegetale è stato fatto nel parco di San Rossore, un posto magico vicino a casa mia che ha accolto senza giudizio tantissimi dei miei pianti. Io e Ary (mio fratello peloso) andiamo spesso là e ci godiamo la natura, senza macchina, senza linea, con pochissimi esseri umani. È stato un posto essenziale per la realizzazione di Pace Vegetale.

Quali sono le tue influenze musicali?

Spazio moltissimo con i miei ascolti, se dovessi fare una piccola lista direi per l'Italia Dalla, Emma Nolde, Cremonini, Joan Thiele e Gaia. Per l'estero Olafur Arnalds, Sandrayati, Aurora e Lady Gaga.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Non c'è stato un giorno preciso in cui la musica è entrata a far parte della mia vita, è come se fossimo cresciute insieme e senza mai aver dubitato sapevamo che dovevamo fare un percorso insieme. Ci stiamo ancora conoscendo e abbiamo avuto momenti di crisi, ma credo che siamo tipo sorelle, c'è un filo che ci unisce e che non credo si spezzerà mai.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Madame. Quando l'ascolto sento roba vera e questo mi affascina tantissimo.

Progetti futuri?

Andiamo avanti col progetto che unisce musica e attivismo, seguo il flusso e cerco di ascoltare quello che la vita mi mette davanti!

Fattitaliani

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