KoS Kings of Subhumans presentano l'album "Forever Emerging" nato da "una gestazione di 5 anni molto duri a 360 gradi"

 


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Forever Emerging segna il ritorno dei KoS – Kings of Subhumans a cinque anni di distanza dal loro secondo lavoro The Past Is Over. Il disco nasce da una lunga e travagliata gestazione, attraversata dalla pandemia, da lutti personali, dalla chiusura e ricostruzione degli studi di riferimento, e dalle ombre che si sono allungate sul mondo e sul percorso umano e artistico del duo. Più che l’inizio di un nuovo ciclo, Forever Emerging è la fine di uno: un atto di resistenza e di rigenerazione che coincide con il decimo anniversario di vita del progetto.

Registrato tra l’Hell Smell Studio di Alessandro Gavazzi e lo Stexsound Studio di Danilo Silvestri (dove sono stati incisi e mixati i tre singoli), il disco è stato mixato e masterizzato da Angelo Palma e autoprodotto dalla band. L’artwork è a cura dell’artista Luigi Lauria e rappresenta visivamente il senso di caos ordinato e rinascita violenta che attraversa tutto l’album.

Forever Emerging è un disco duro, politico, visionario, carico di sarcasmo, dolore, memoria e ribellione. Ogni brano è una lama affilata rivolta contro un nemico diverso: l’indifferenza mediatica, la violenza del potere, l’ipocrisia del music business, il culto del successo, l’autocelebrazione del nulla.

L’intervista

Nel processo creativo i testi arrivano dopo che avete impostato le melodie e i ritmi?

Per la maggior parte delle volte sì. esso ho una linea melodica che poi diventa qualche parola dalla quale partire .Per quest'album c'è un po' di tutto. Dal cut-up di Terrormedia for Mythomaniacs oppure Stone Evil BB che nasce dal bridge in cui ripeto" Can't stop the fire ,Can't stop the violence" dal quale ho deciso il ritmo per poi partorire il ritornello ed infine il riff portante. Praticamente un processo al contrario...e poi a volte succede quella cosa magica per cui tutto trova un senso e cioè quando prendi la chitarra ,cominci a suonare e le parole vengono fuori da sé come in Give me something Eternal suffering ed Hermit New post atomic non a caso le tracce più emotive e sicuramente quelle alle quali sono personalmente più legato.

C’è un filo conduttore nei testi dei brani?

In una gestazione di 5 anni molto duri a 360 gradi e con un corpus di 18 brani registrati in studi differenti dai quali ne abbiamo estratti 9 che compongono l'album, era impossibile mantenere un filo conduttore. Sicuramente all'inizio volevamo fosse politico ,lì dove le rockstar del mainstream ,Roger Waters escluso, mettevano la testa sotto la sabbia di fronte all'arresto di Assange che ai tempi di quando abbiamo scritto Terrormedia for Mythomaniacs era appena stato prelevato dall'ambasciata dell'Ecuador,o di fronte ad un genocidio che ai tempi di quando abbiamo scritto Stone Evil BB(parodia del genocida Netanyahu) era "solo" un Apartheid ,non ritenevamo accettabile come non lo riteniamo ora quello che è successo e sta succedendo in Palestina ed il modo in cui il nostro paese si sia sporcato l'anima appoggiando tutto ciò e vi assicuro che quando abbiamo scritto il pezzo nessuna piazza al mondo si riempiva per protestare ed anche solo condividere notizie poteva creare diversi problemi.

Questo senso di rabbia ed impotenza che abbiamo detonato con un po' di sarcasmo ed ironia un po' scura si è andato ad unire alla frustrazione per le difficoltà che abbiamo affrontato nella produzione dell'album e nella giungla post pandemica trovare la quadra è stata veramente dura. Queste sono emozioni che hanno generato brani come Beyond the Rainbows of Time ed Hermit new post atomic.

Quali sono le vostre influenze artistiche?

Sicuramente siamo cresciuti con l'alternative rock americano anni 90/00(che non era nient'altro che un tributo al rock degli anni 70') nelle orecchie quindi ormai fa parte del nostro dna .

Dobbiamo moltissimo a tutte quelle incredibili band che hanno formato la nostra adolescenza non solo musicalmente. Artisti come Cobain, Staley, Cornell, Weiland... nel loro massimo splendore come nella più cupa e tragica decadenza sono fonte d'ispirazione ed insegnamento ancora oggi. La nostra Prophets of Mercy è dedicata a loro .

Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso il disco?

A vederlo adesso a sangue freddo, se consideriamo temi come Assange, la Palestina...tutto quello che abbiamo affrontato in questi 5 anni....credo sia un inno alla resistenza in quanto questo album è per noi a tutti gli effetti un atto di resistenza. Non credo avrebbe potuto avere un titolo migliore.

Qual è il brano di questo disco di cui andate più orgogliosi?

Senza dubbio Stone Evil BB per i motivi sopra elencati, perché anche realizzare il videoclip con l'AI (Daniele Scali 3D producer) è stata una sfida oltre che un'esperienza artisticamente entusiasmante e soprattutto perché è una mina che ci rappresenta al 100% come duo.

E quello che con il senno del poi ora dite “qui avremmo potuto fare meglio”?

C'è sempre da migliorare anche se la perfezione fa schifo.

Comunque la risposta è facile. Una traccia prossima al master è stata eliminata proprio perché "qui avremmo potuto fare meglio"

Ci sono stati momenti di crisi in cui pensavate di non farcela a finirlo… in cui. Considerando soprattutto i temi che trattate, poteva essere un buco nell’acqua, o siete fiduciosi che anche quei pochi che capiranno avranno dato un senso al vostro lavoro?

Ci sono stati molteplici momenti di crisi. C'è stato un momento... credo 20 minuti ...in cui ci siamo anche mandati a quel paese di brutto.

Abbiamo affrontato tutte quelle serie di cose che fanno finire i progetti, ma tutte tutte.

Ma non lo so, vedremo. Per noi è un successo essere riusciti a produrre 3 album in questi incredibili primi 10 anni di KoS come duo indipendente e soprattutto avere la stessa necessità fisiologica di esprimerci così come siamo ogni prova, ogni concerto, canzone dopo canzone, album dopo album cercando di farlo sempre meglio nonostante tutto credo che alla fine sia questo il senso di Forever Emerging e credo che in molti condividano questi sentimenti è a loro che lo dedichiamo.

La tracklist è composta da 9 brani:

1. Terrormedia for Mythomaniacs
Un collage caotico e disturbante di frasi rubate ai telegiornali visti ossessivamente dal padre di Mendax durante la pandemia. Cut-up paranoico e disturbante. Inizialmente si intitolava Amygdala.

2. Stone (Evil Bb) (remastered)
Primo singolo dell’album, accompagnato da un videoclip in AI curato da Daniele Scali. È una feroce parodia del genocidio in atto in Palestina, con riferimenti diretti alla violenza del governo israeliano e al ruolo degli USA.

3. Hermit (new-post Atomic) (remastered)
Autobiografico e intimo, racconta la solitudine e la rinascita personale e artistica dopo gli anni più difficili. Un brano di sopravvivenza emotiva.

4. Machine Gunn
Una dura invettiva contro il mondo delle label indipendenti, scritta nel 2025. Ironia tagliente e rabbia consapevole.

5. Beyond the Rainbows of Time
Il seguito spirituale di The Past Is Over, visione cosmica e introspettiva della band. Il brano più "post" del disco.

6. Hypersonic Scum
Critica ironica e spietata all’industria musicale e ai suoi idoli artificiali. Punk futurista e cinico.

7. Prophets of Mercy
Una riflessione sul Club 27, sul mito rock della morte giovane, sul prezzo del successo e sulle teorie del complotto che lo accompagnano.

8. Give Me Something (Eternal Suffering) (remastered)
Ballad cupa e intensa, terzo singolo estratto, accompagnato da un videoclip firmato dallo stesso Mendax. Oscura e sofferta.

9. Forever Emerging
La title track è una feroce parodia del talent show X-Factor e della spettacolarizzazione del fallimento. Il rock mistificato che diventa merce. 

Fattitaliani

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