Il 16, 17 e 18 giugno LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arriverà a Pavia con 3 giorni ricchi di appuntamenti.
Il 16 giugno, alle ore 21.00, presso l’Almo Collegio Borromeo, si terrà un importante appuntamento culturale che vedrà come protagoniste alcune delle grandi voci della scena letteraria e giornalistica contemporanea. Dopo i saluti introduttivi di Alberto Lolli, Rettore dell’Almo Collegio Borromeo, e un prologo a cura di Andrea Moro, linguista e scrittore, prenderanno il via le letture di due grandi protagonisti della scena culturale contemporanea internazionale: Giulia Caminito, vincitrice del Premio Campiello 2021, considerata una delle voci più originali e intense della narrativa italiana; Hadley Freeman, firma prestigiosa del giornalismo britannico e autrice di saggi che ha da poco pubblicato “Brave ragazze. Una storia di anoressia” (66thand2nd). Parteciperà in videocollegamento anche Kamel Daoud, scrittore algerino e vincitore dell’ultimo Premio Goncourt con il romanzo “Urì” (in uscita il 17 giugno per La nave di Teseo), impossibilitato a essere presente in Italia per motivi di sicurezza legati al rischio di estradizione nel suo Paese d’origine; sarà in dialogo con Anna Maria Lorusso.
A chiudere la serata sarà l’intervento musicale dell’Enrico Pieranunzi Trio, composto da Enrico Pieranunzi al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria. Il trio accompagnerà il pubblico in un raffinato viaggio sonoro tra jazz, improvvisazione e suggestioni classiche, con un repertorio che unisce composizioni originali e riletture di grandi standard.
L’evento è realizzato in collaborazione con Almo Collegio Borromeo.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/
ll 17 giugno alle ore 21.00, presso l’Almo Collegio Borromeo, dopo i saluti introduttivi di Alberto Lolli (Rettore dell’Almo Collegio Borromeo), andrà in scena lo spettacolo “Il ballo di Irène Némirovsky” con Laura Morante ed Eugenia Costantini, nato da un’idea di Elena Marazzita (AidaStudioProduzioni), con Antonello d’Onofrio al pianoforte.
L’evento è realizzato in collaborazione con Almo Collegio Borromeo.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/
Il 18 giugno alle ore 21.00, presso l’Almo Collegio Borromeo, si terrà un incontro letterario di grande rilievo. Dopo i saluti introduttivi del Rettore Alberto Lolli, la serata vedrà protagonisti tre grandi nomi della narrativa internazionale. Peter Cameron è uno scrittore statunitense noto per i suoi romanzi eleganti e introspettivi, che esplorano temi come solitudine e identità; è molto apprezzato in Italia soprattutto per “Un giorno questo dolore ti sarà utile”. Peter McGrath scrittore inglese noto in tutto il mondo per i suoi romanzi gotici e psicologici, spesso incentrati su temi come la follia, l’alienazione e l’identità. Con La nave di Teso ha pubblicato Trauma, Spider, La lampada del diavolo, Racconti di follia e Scrivere di follia. Bernard Minier, uno dei più noti autori di thriller francesi, celebre per le sue atmosfere cupe e i personaggi intensi come Martin Servaz e Lucia Guerrero. Tradotto in 28 lingue, ha venduto oltre 8 milioni di copie nel mondo.
Gli autori saranno in dialogo con la giornalista e scrittrice Roberta Scorranese, in un confronto stimolante tra esperienze, visioni e linguaggi della contemporaneità.
A concludere la serata sarà il concerto della pianista Gile Bae, nota per il suo stile che fonde musica classica e influenze contemporanee, che interpreterà la Sonata n.2 per pianoforte in La minore, op. 28 di Sergej Prokof'ev. L’esibizione sarà introdotta da Francesco Micheli.
L’evento è realizzato in collaborazione con Almo Collegio Borromeo.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/
Biografie
Andrea Moro
Andrea Moro, professore di Linguistica generale alla Scuola Normale di Pisa e alla Scuola IUSS di Pavia, studia il rapporto tra la struttura delle lingue umane e il cervello. Dottore di ricerca all’Università di Padova, diplomato all’Università di Ginevra, è stato varie volte visiting scientist al MIT, che ha iniziato a frequentare come studente Fulbright dalla fine degli anni Ottanta, e alla Harvard University. Professore all’Alma Mater di Bologna e all’Università San Raffaele di Milano ha pubblicato articoli scientifici sulle maggiori riviste internazionali come “Nature” e “PNAS” e libri divulgativi tradotti in diverse lingue: Breve storia del verbo essere (2010), Parlo dunque sono (2024), I confini di Babele (2016), Le lingue impossibili (2017) e I segreti delle parole (2022) con Noam Chomsky. È membro della Academia Europaea (Londra) e della Pontificia Accademia di Arti e Lettere (Città del Vaticano). Ha esordito nella narrativa con Il segreto di Pietramala (2018) che ha vinto il Premio letterario internazionale Flaiano, seguito da Cinquantun giorni (2024).
Kamel Daoud
Kamel Daoud, nato nel 1970 a Mostaganem, a 300 km da Algeri, ha studiato Letteratura francese dopo una laurea in Matematica. È giornalista per “Le Quotidien d’Oran” dove scrive da venticinque anni. I suoi articoli sono regolarmente ripresi dalla stampa francese ed europea (“Libération”, “Le Monde”, “Courrier international”, “la Repubblica”, “Il Fatto Quotidiano”). Vive a Orano. Il suo primo romanzo, Il caso Meursault (2015), ha vinto il premio Goncourt ed è stato tradotto in oltre 30 lingue con enorme successo. In Italia ha pubblicato Le mie indipendenze (2017), Zabor (2019), insignito del prix Méditerranée 2018 e del prix Transfuge per il miglior romanzo in lingua francese 2018, e Il pittore che divora le donne (2022) con cui ha vinto nel 2019 il prix de la Revue des Deux Mondes. Con Le vergini Uri ha vinto per la seconda volta il premio Goncourt nel 2024, il prix des Lecteurs des Écrivains du Sud 2025, il prix Transfuge per il miglior romanzo in lingua francese 2024 e il prix Landerneau des lecteurs 2024. Per la sua attività giornalistica Daoud ha ricevuto il premio Maria Grazia Cutuli (2018).
Giulia Caminito
Giulia Caminito è nata nel 1988 e vive a Roma. Il suo primo romanzo La grande A (Giunti, 2016) ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima, il Premio Berto e il Premio Brancati Giovani. Ha scritto romanzi, racconti e libri per bambini. Ha pubblicato per Bompiani Un Giorno verrà, L'acqua del lago non è mai dolce (vincitore Premio Campiello 2021 e finalista Premio Strega 2021) e Il male che non c'è (2024). I suoi libri sono tradotti in oltre venti paesi. Collabora con riviste e quotidiani e lavora nel mondo dell’editoria.
Hadley Freeman
Hadley Freeman è una scrittrice e giornalista nata a New York. Vive a Londra, dove lavora per «The Sunday Times». Nel 2023 Rizzoli ha pubblicato il suo I fratelli Glass.
Enrico Pieranunzi Trio
Blues, barocco e molto altro, un’attività eclettica in cui piano, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati e che spesso l’ha visto impegnato anche come autore nella musica per film e teatro: questo il mondo musicale di Enrico Pieranunzi, musicista tra i più versatili della scena musicale europea, in cui jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra. Troviamo così nella sua ricca discografia (più di 80 cd) collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Joey Baron, ma anche un disco in duo con Bruno Canino (Americas) e lavori incentrati su Scarlatti, Bach, Haendel, Martinu, Gershwin. È l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York e, tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività musicale, vanno ricordati il Django d’Or francese (1997) come “miglior musicista europeo”, l’Echo Award 2014 in Germania come “Best International Piano Player” e il premio "Una vita per il jazz” assegnatogli nello stesso anno dalla rivista Musica Jazz. Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo e pubblicate nei prestigiosi “New Real Book” statunitensi. Nell’abbondantissima discografia di Enrico Pieranunzi il trio occupa certamente un posto di grande rilievo. Il trio con Luca Bulgarelli e Mauro Beggio è, da molti anni, quello con cui il pianista italiano si presenta più spesso ai pubblici dei concerti nazionali e internazionali.
Laura Morante
Laura Morante inizia il suo percorso artistico come danzatrice con la compagnia di danza contemporanea “I danzatori scalzi”, di Patrizia Cerroni. In seguito lavora in teatro con Carmelo Bene, nel suo adattamento di Riccardo III di Shakespeare, e nel S.a.d.e., unicamente a Parigi. Con Bene sarà anche nelle versioni televisive di Riccardo III e Amleto. Approda successivamente al Cinema, esordendo con Oggetti smarriti di Giuseppe Bertolucci nel 1980. Da questo momento sarà sul set con alcuni fra i maggiori registi italiani e stranieri, alternando ruoli drammatici e brillanti: Bernardo Bertolucci (La tragedia di un uomo ridicolo), Nanni Moretti (Sogni d’oro, Bianca, La stanza del figlio), Gianni Amelio (Colpire al cuore, I ragazzi di via Panisperna), Roberto Faenza (Marianna Ucria), Mario Monicelli (La doppia vita di Mattia Pascal), Gabriele Salvatores (Turné), Gabriele Muccino (Ricordati di me), Michele Placido (Un viaggio chiamato amore), Cristina Comencini (Liberate i pesci), Carlo Verdone (L’amore è eterno finché dura), Peter Del Monte (Tracce di vita amorosa, Nessuno mi pettina bene come il vento), Pupi Avati (Il nascondiglio, Il figlio più piccolo), Daniele Luchetti (Lacci), Roberto Andò (Una storia senza nome), Sergio Castellitto (La bellezza del somaro), Paolo Virzì (Ferie d’agosto, Un altro Ferragosto), Alain Resnais (Cuori), Laurent Tirard (Molière), John Malkovich (The dancer upstairs), Pierre Granier Deferre (La voix), João César Monteiro (A flor do mar), Alain Tanner (La vallée fantôme), José Pinheiro (La femme fardée), Bruno Herbulot (Juste avant l’orage), Vicente Aranda (La mirada del otro) e molti altri. Il suo lavoro viene premiato con numerosi riconoscimenti. Lavora più volte anche in televisione, sia in Italia che all’estero, con registi quali Paul Vecchiali, Gianni Amelio, Franco Giraldi, Marcel Bluwal, Mauro Bolognini, Marco Tullio Giordana, Bernard Stora, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Roberto Faenza, Francesca Archibugi… Recita in teatro sia in Italia che in Francia, diretta da registi quali (oltre al già citato Carmelo Bene): Roberto Andò, Daniele Costantini, Benno Besson, Gérard Desarthe, Mario Monicelli. Firma inoltre la regia di due lungometraggi: Ciliegine, girato in Francia, e Assolo. Nel 2018 pubblica il suo primo libro, Brividi immorali. Scrive a più riprese per il teatro. È da poco uscito al cinema Nonostante, di Valerio Mastandrea. Ha appena terminato le riprese di una commedia diretta da Luca Lucini.
Eugenia Costantini
Nata a Roma e cresciuta in Francia, inizia a recitare giovanissima prima con Marie Noelle Sehr poi con Josée Dayan. Tornata in Italia, lavora in televisione come al cinema, con, tra gli altri, Alberto Sironi, Giovanni Veronesi, Ken Loach. Nel 2011, grazie al ruolo nel film 18 anni dopo di Edoardo Leo, vince una borsa di studio nella scuola di Susan Batson a New York, dove inizia un percorso tuttora attivo. Tra le esperienze teatrali più formative, il ruolo di Viola ne La dodicesima notte per la regia di Carlo Cecchi, ma anche spettacoli e tournée con, tra gli altri, Eleonora Danco e Roberto Andò. In televisione interpreta il ruolo de “la figlia di Mazinga” nella serie tv di culto Boris. Seguono molti film, tra cui Una famiglia perfetta di Paolo Genovese, La montagna silenziosa di Ernst Gossner, Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani. È tra i protagonisti del film La tristezza ha il sonno leggero di Marco Mario de Notaris, per cui è candidata ai Nastri d’Argento nel 2020. In seguito interpreta, per Sky, la madre di Francesco Totti in Speravo de morì prima, lavora sulla serie tv di Gabriele Muccino A casa tutti bene, nel film Santa guerra di Samantha Casella, e torna su Boris 4 nel 2022 su Disney Plus. La ritroviamo tra i protagonisti di A casa tutti bene 2, sempre per la regia di Gabriele Muccino. Nel 2023 gira il suo primo cortometraggio da regista, con protagonisti un gruppo di adolescenti, in concorso al Torino Film Festival. Nel 2024 è sul set di Alberi erranti e naufraghi di Salvatore Mereu, e Stella gemella di Luca Lucini, in uscita nei cinema nel 2025.
Peter Cameron
Peter Cameron è nato nel New Jersey e vive tra New York e il Vermont. Di lui sono usciti in Italia Quella sera dorata (2006), Un giorno questo dolore ti sarà utile (2007), Paura della matematica (2008), Coral Glynn (2012), Il weekend (2013), Andorra (2014), Gli inconvenienti della vita (2018), Andorra. Una guida turistica (2020), Anno bisestile (2021) e Che cosa fa la gente tutto il giorno| (2023). Cose che succedono la notte è apparso per la prima volta – negli Stati Uniti e in Italia – nel 2020.
Patrick McGrath
Patrick McGrath è nato in Inghilterra e vive tra New York e Londra. È autore di numerosi romanzi, tra cui Follia (1998), Martha Peake (2001), Spider (2002, nuova edizione 2020), da cui è stato tratto il film di David Cronenberg, Port Mungo (2004), Trauma (2007, nuova edizione 2019), L’estranea (2013). Fra i suoi ultimi libri, la raccolta Racconti di follia (2020) e La lampada del diavolo (2021).
Bernard Minier è nato nel 1960 a Béziers e vive nella regione parigina. Oggi è uno dei più grandi autori di thriller, in Francia e all'estero. I suoi romanzi privilegiano atmosfere cupe, dando grande importanza agli scenari naturali e urbani. Bernard Minier ha iniziato la sua carriera nell'amministrazione doganale, prima di fare il grande passo e inviare il manoscritto di Il demone bianco agli editori. Pubblicato da Editions XO nel 2011, Il demone bianco ha riscosso un enorme successo e si è aggiudicato il Premio del Festival di Cognac. Adattato in una serie, Il demone bianco è tra i 100 migliori romanzi polizieschi del “Sunday Times” dal 1945 e dalla sua pubblicazione ne sono state vendute 825.000 copie. Martin Servaz, l'eroe preferito di Bernard Minier, ha condotto fino a oggi 9 inchieste, la più recente delle quali è stata pubblicata nel 2025 con il titolo H. Nel 2022, Bernard Minier offre ai suoi lettori una nuova eroina, Lucia, un'investigatrice tanto ribelle e accattivante quanto dura. Il libro è stato appena pubblicato in Italia: Lucia - La prima indagine di Lucia Guerrero. Nel 2024 esce in Francia la seconda inchiesta di Lucia Guerrero, Les effacées. In Francia, in dieci anni, Bernard Minier ha venduto 6,6 milioni di copie dei suoi romanzi. All'estero è stato tradotto in 28 lingue e ha venduto 1,5 milioni di copie. In Italia sono usciti anche: Non spegnere la luce, Notte, Sorelle, Una fottuta storia, M. Sul bordo dell’abisso.
Roberta Scorranese
Roberta Scorranese, giornalista, lavora da vent’anni al Corriere della Sera, dove è caposervizio della redazione Eventi Culturali. È direttrice scientifica del Master «Arte» presso Rcs Academy Business School. Per Bompiani ha scritto il memoir «Portami dove sei nata» (2019) e il saggio «A questo serve il corpo. Viaggio nell'arte attraverso i corpi delle donne» (2023). Per Giunti Arte ha scritto il saggio «Fluido. Corpi mutevoli e instabili nell'arte» (2025). Nel Corriere cura la rubrica fissa d’arte Capolavoro!, ogni venerdì, e la videorubrica Capolavoro! Video, con periodicità mensile.
Gile Bae
Gile Bae, nata nel 1994 a Rotterdam, ha debuttato a soli cinque anni come solista in Corea del Sud, interpretando il Concerto per pianoforte in Do maggiore di Haydn. L'anno seguente è stata ammessa al Conservatorio Reale dell'Aia. Si è esibita con diverse orchestre in Inghilterra, Austria, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Spagna, Portogallo, Belgio e Italia, proseguendo i suoi studi presso l'Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col Maestro" di Imola sotto la guida del M° Franco Scala, diplomandosi nel 2017. Ha ottenuto primi premi in numerosi concorsi internazionali. Ha suonato in concerto per la Famiglia Reale olandese e nel 2013 per Aung San Suu Kyi all'Alma Mater Studiorum di Bologna. Tra le sue esibizioni più significative: nel 2014 il Concerto in Re maggiore di Haydn con la direzione di Vladimir Ashkenazy per il 250° anniversario dell'Accademia di Imola. Nel 2017 ha inciso le Variazioni Goldberg di J.S. Bach, ripubblicate nel 2019 dall'etichetta Foné. Ha interpretato il Concerto n. 1 di Chopin nella versione per pianoforte e quintetto d'archi, insieme alle prime parti del Teatro alla Scala, a Milano e al Mediterranean Conference Centre di Malta, alla presenza del Presidente della Repubblica. Su invito di Sir András Schiff, ha partecipato al Ruhr Piano Festival e al progetto “Building Bridges” nella stagione 2020/2021. Nell'ottobre 2022 è tornata a esibirsi con la RAI diretta da Fabio Luisi, interpretando il Concerto n. 1 di Beethoven al Teatro Abbado di Ferrara. Il 31 dicembre ha eseguito lo stesso concerto alla Royal Opera House di Muscat (Oman). Nel 2024 ha pubblicato un album per l'etichetta Arcana, dedicato ai Concerti per pianoforte di J.S. Bach con gli Archi di Santa Cecilia di Roma. A novembre dello stesso anno è seguito un album per l'etichetta Universal, con musiche di Bach e Schumann.
Francesco Micheli
Tra i primi in Italia a individuare nell’alta tecnologia, telecomunicazioni e genomica, settori dalle forti e strategiche potenzialità ha dato vita a start up di successo, tra cui nel 2000 FastWeb (Presidente) e nel 2003 Genextra (Presidente e CEO) nel settore delle biotecnologie, con Umberto Veronesi.
In parallelo a liceo classico e università ha studiato pianoforte con la guida del padre, docente al Conservatorio di Milano. È Presidente e CEO di Genextra SpA, Amministratore Unico di Micheli Associati e Presidente di Nextalia SGR SpA e dello Strategic Advisory Board. Fa parte del Consiglio di Amministrazione di diversi Enti culturali e filantropici tra cui Orchestra Filarmonica della Scala, MilanoMusica, Milano per la Scala, Amici della Scala, Teatro Parenti, Comitato “Premio Paganini”, VIMM Veneto Institute of Molecular Medicine. É presidente di Ferrara Musica, della Fondazione per le Neuroscienze e dell’Associazione Convivio, accanto al Prof. Andrea Gori. Presidente del Conservatorio di Musica di Milano, dal 2000 al 2007. Ha fondato e gestito fino al 2015, “MITO SettembreMusica”, il Festival nato nel 2007 dal gemellaggio tra Torino e Milano.
Attraverso la Fondazione che porta il nome del padre, ha prodotto negli anni ’90 tre edizioni del Concorso Pianistico Internazionale Umberto Micheli, presieduto da Luciano Berio e realizzato assieme a Maurizio Pollini e Enzo Restagno.