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Daniele Salvo nel ruolo di Ulisse in una foto di scena d'archivio dell'Aiace 2024 a Siracusa_Ph.F.Centaro |
Sarà un’estate intensa per il regista Daniele Salvo, impegnato nella direzione di alcune tra le più significative tragedie del repertorio antico, all’interno di festival e rassegne che valorizzano il patrimonio archeologico e culturale del Mediterraneo.
Il calendario 2025 vedrà Daniele Salvo
firmare la regia di tre importanti produzioni:
- Le Baccanti di Euripide
prodotte dall’Amenanos Festival di Michele Di Dio, e
- Medea di Seneca
prodotte dall’Amenanos Festival di Michele Di Dio - Orestea Suite di Eschilo
prodotto dalla Fondazione INDA come saggio di
diploma degli allievi del III anno dell’Accademia del Dramma Antico.
Calendario delle
rappresentazioni dirette da Daniele Salvo
- 4 luglio – Le Baccanti di Euripide |
Teatro Antico di Morgantina
- 5 luglio – Le Baccanti di Euripide |
Agrigento, Teatro dell’Efebo
- 6 luglio – Medea di Seneca | Teatro
Antico di Morgantina
- 9 e 12 luglio – Le Baccanti di
Euripide | Festival Internazionale di Teatro Antico di Cipro
- 25 luglio – Orestea Suite| Festival
di Troina
- 9 e 10 agosto – Orestea Suite|
Segesta Festival, Teatro Antico di Segesta
- 11 e 12 agosto – Medea di Seneca |
Segesta Festival, Teatro Antico di Segesta
Un'importante presenza internazionale a Cipro
Tra gli appuntamenti più
significativi della stagione estiva, Le Baccanti sarà in scena il 9 e il
12 luglio al prestigioso Festival Internazionale di Teatro Antico di Cipro,
una tra le rassegne più autorevoli dedicate alla drammaturgia classica nel
Mediterraneo. La partecipazione di Daniele Salvo e della sua compagnia
rappresenta un’importante occasione di confronto culturale e artistico in
ambito internazionale, riaffermando il valore della scena italiana nel circuito
dei grandi festival dedicati al teatro antico.
Presentazioni
degli spettacoli
LE BACCANTI di Euripide
Regia: Daniele Salvo
Produzione: Amenanos Festival / A.C. Dide di Michele Di Dio
Cast
- Dioniso: Daniele Salvo
- Penteo: Michele Lisi
- Agave: Melania Giglio
- Cadmo: Alfonso Veneroso
- Tiresia / I messaggero / Guardia: Simone Ciampi
- II messaggero: Silvia Pietta
Coro: Elena Aimone, Cinzia
Cordella, Maria Chiara Centorami, Marcella Favilla, Carlotta Mangione, Silvia
Pietta, Odette Piscitelli, Elisa Zucchetti
Scene: Fabiana Di Marco
Costumi: Daniele Gelsi
Regia: Daniele Salvo
Produzione: Amenanos
Festival / A.C. Dide di Michele Di Dio
Note di regia
"Le Baccanti" di
Euripide è un progetto che pone particolare attenzione alla dimensione rituale,
simbolica e drammatica del teatro. Al centro dell’allestimento il coro delle
Baccanti, misterico ed esoterico, in uno stato di trance scenica costante, come
in un perpetuo rito dionisiaco. Il contrasto tra razionalità e istinto, logos e
caos, uomo e divino attraversa tutta la messa in scena, proponendo un lavoro
vocale e fisico estremo, lontano da stilismi e compiacimenti.
La recitazione nasce da uno
studio radicale della vocalità in collaborazione con il Dott. Marco Podda, in
un’indagine che spazia dalle tecniche foniatriche ai canti etnici, dalla
psicoacustica all’analisi delle sonorità tribali e dei suoni prodotti nei momenti
di trance. L’obiettivo è creare un’esperienza immersiva e perturbante,
restituendo al testo antico la sua potenza originaria.
Lo spettacolo rifugge
l’effetto spettacolare e le soluzioni intellettualistiche, proponendo
un’estetica lineare, centrata sull’attore e sul testo. Il risultato è un
viaggio emotivo e intellettuale che interroga lo spettatore contemporaneo,
evocando Dioniso come forza primordiale capace di scuotere le coscienze e
interrogare il presente."
MEDEA di Seneca
Regia: Daniele Salvo
Produzione: Amenanos Festival / A.C. Dide di Michele Di Dio
Cast
- Medea: Melania Giglio
- Giasone: Michele Lisi
- Creonte: Alfonso Veneroso
- Nutrice: Marcella Favilla
- Coro: Simone Ciampi, Cinzia Cordella, Silvia
Pietta, Salvo Lupo
Scene: Fabiana Di Marco
Costumi: Daniele Gelsi
Musiche originali: M° Marco Podda
Regia: Daniele Salvo
Produzione: Amenanos
Festival / A.C. Dide di Michele Di Dio
Note di regia
"Medea" è una figura
tragica profondamente legata a forze primordiali, un’entità che si trova al
confine tra umano e divino. Mossa da vendetta, amore violento e dolore
devastante, diventa personificazione di forze ancestrali e distruttive. La sua
furia si scaglia contro il mondo, contro gli dèi e gli uomini, in un urlo
disperato contro la sua esistenza.
Nel teatro di Seneca la parola
è strumento di potere e violenza, il linguaggio si fa fisico e visivo, evocando
immagini e visioni terribili. La violenza non è solo umana ma sacra, e il
sacrificio dei figli diventa rito oscuro, che sfida dèi e natura stessa.
La scena è uno spazio
astratto, isolante, metafisico. Medea appare spesso sola, circondata da figure
che tentano di interagire ma non comprendono. La musica è drammaturgia sonora,
parte attiva della tragedia.
È una Medea senza redenzione,
simbolo di ribellione e solitudine cosmica, una tragedia viscerale che esplora
le profondità dell’animo umano attraverso un personaggio che sfida ogni legge e
confine."
ORESTEA SUITE di Eschilo
Regia: Daniele Salvo
Produzione: Fondazione INDA – Saggio di diploma del III anno
dell’Accademia del Dramma Antico
Cast
Clara Borghesi, Davide Carella, Carlotta Ceci, Federica Clementi, Giovanni
Costamagna, Alessandra Cosentino, Cristian D’Agostino, Lorenzo Ficara, Ludovica
Garofani, Gemma Lapi, Zoe Laudani, Marco Maggio, Arianna Martinelli, Carlo
Marrubini Boulan, Giuseppe Oricchio, Carloandrea Pecori Donizetti, Beatrice
Ronga, Massimiliano Serino, Davide Sgamma, Francesca Sparacino, Stefano Stagno,
Giovanni Taddeucci, Siria Veronese Sandre
Scene: Scenotecnica INDA Fondazione
Costumi: Sartoria INDA Fondazione
Collaborazione ai movimenti: Jacqueline Boulnès
Acting Coach: Melania Giglio
Regia: Daniele Salvo
Note di regia
L’"Orestea" di
Eschilo è una trilogia monumentale che intreccia mito, giustizia e destino.
Daniele Salvo affronta questa sfida mantenendo un rispetto assoluto del testo
nella traduzione di Walter Lapini, esaltandone al contempo la forza visiva e la
tensione emotiva.
La scena si trasforma in una
piazza metafisica, un non-luogo che Salvo definisce "Archeologia del
Futuro", dove spazio e tempo si confondono. I costumi di Marcella Salvo
riflettono questa doppia anima: antichi e moderni, evocativi e universali. Il
coro è il cuore pulsante, voce collettiva e personificazione del destino.
La musica non è
accompagnamento ma parte integrante della drammaturgia, costruendo una
dimensione sonora capace di fondersi con parola e movimento, mentre le luci
accentuano il conflitto tra giustizia e vendetta, vita e morte.
Un’opera pensata per immergere
il pubblico in una dimensione sensoriale totale, dove la tragedia antica
incontra il presente in un dialogo di forte impatto emotivo e visivo.