Anche quest’anno, Palazzo Bentivoglio ospita nel suo giardino un artista contemporaneo e invita il pubblico al calare del sole per scoprirne un angolo inedito.
Dopo un progetto su John Giorno e Ugo Rondinone nel 2023 e la performance robotica di Riccardo Benassi ULTRAMORE l'estate scorsa, dall’11 al 21 giugno l’appuntamento è per otto serate di proiezione di ΊΚΑΡΟΣ (Icarus) (2020-21, 30’23”) di Giorgio Andreotta Calò.
Girato nel dicembre 2020 dentro un padiglione delle farfalle dismesso da tempo, all'interno del complesso zoologico di Emmen (Paesi Bassi) che sarebbe stato demolito di lì a poco, il film procede tra realtà e finzione, documentando l'attività di una colonia di falene ristabilita dall'artista dentro l'edificio abbandonato e seguendo le parole e i gesti di Enzo Moretto, esperto entomologo, e di Bart Coppens, giovane autodidatta. Nel rapporto fra maestro e apprendista, così come nel ciclo metamorfico dei lepidotteri, attratti dalla luce elettrica durante le ore di buio, rivive in maniera evocativa la narrazione del mito dell'architetto Dedalo e di suo figlio Icaro.
"La scelta di presentare Ίκαρος (Icarus) negli spazi di nuova acquisizione di Palazzo Bentivoglio coincide con la transitorietà del luogo. Così come nella metamorfosi narrata nel film, anche lo spazio si trasforma in un’espansione del racconto visivo, facendo del giardino una metafora del logos dove ha origine il racconto", spiega l’artista.
A Palazzo Bentivoglio, infatti, ΊΚΑΡΟΣ (Icarus) sarà proiettato in una piccola porzione di giardino acquisita di recente e non ancora restaurata, posto all'interno di una struttura in disuso e destinata allo smantellamento, facendo eco al luogo della sua genesi. Per l’occasione, infatti, questo spazio è stato trasformato in una grande voliera, dove Andreotta Calò ha installato decine di bozzoli di falene che completeranno la loro metamorfosi nei giorni della proiezione.
L'installazione non si limita a mostrare la metamorfosi degli insetti, ma propone un’esperienza immersiva che mette in relazione scienza, mito e percezione. Il cambiamento degli insetti — in particolare delle falene, che da immobili di giorno si animano al calare del sole — diventa metafora di un passaggio: da uno stato all’altro, dalla realtà alla visione, dall’ordinario al mitico. È proprio in questo spazio liminale, tra luce e buio, tra sonno e veglia, che si apre la possibilità del mito. Anche la scelta di proiettare il film nelle ore serali rafforza in modo profondo questo legame: è al tramonto, mentre la natura e la percezione umana entrano in una fase più ambigua e suggestiva, che la narrazione mitologica di Dedalo e Icaro risuona con più forza. L’ambiente in cui si fruisce il film si sincronizza così con il contenuto visivo e simbolico dell’opera, in cui l’entomologo-Dedalo guida il giovane Icaro attraverso un sapere che può tanto salvare quanto distruggere.
Il film, in questo modo, non è solo una testimonianza visiva di trasformazioni naturali, ma si fa teatro vivente del mito: gli atti dei protagonisti, come quelli degli insetti, si intrecciano con un destino antico. La coincidenza degli opposti — luce e buio, razionalità e fascinazione, volo e caduta — prende forma nel tempo stesso della visione, integrando l'opera nel suo contesto.
I visitatori potranno anche vedere l’opera di Ericailcane di cui da tempo i passanti scorgono una parte spuntare oltre il muro di recinzione. Si tratta del Coniglio del Borgo, lavoro che dopo un lungo dialogo con Palazzo Bentivoglio, l’artista ha realizzato per il giardino. L’opera è applicata a parete su cinque pannelli, alta 8 metri e si completerà con la pubblicazione di un libro che ne racconta la storia.
Il giardino sarà visitabile dal mercoledì al sabato dalle 20 alle 23.
SCREENING PROGRAM
Ingresso libero
Giardino di Palazzo Bentivoglio - Via del Borgo di San Pietro 1C, Bologna
da mercoledì 11 giugno a sabato 14 giugno, dalle 20.00 alle 23.00 - proiezioni continue
da mercoledì 18 giugno a sabato 21 giugno, dalle 20.00 alle 23.00 - proiezioni continue