Presentata ad Arte Sella in Trentino, a Borgo Valsugana, per la prima volta, la mostra Lotta per l’esistenza di Marzia Migliora a cura di Lorenzo Fusi. Il progetto espositivo, che si sviluppa tra Villa Strobele e Malga Costa, è composto da tre gruppi di opere realizzate in dialogo con il paesaggio della Val di Sella.
La mostra, come rivela il titolo, prende ispirazione dal concetto centrale nel trattato di Charles Darwin L'Origine delle Specie, in cui lo studioso afferma che la sopravvivenza delle specie dipende dalla loro forza e adattabilità.
Questa interconnessione viene interpretata da Marzia Migliora in opere che raccontano un mondo sempre più ibrido e fluido, tradotto in una dimensione ironica, sognante e talvolta perturbante, esplorando il rapporto tra natura, azione umana e trasformazione ecologica e interrogandosi poeticamente sulle forze che stanno ridisegnando la Natura in un’epoca segnata da instabilità climatica e crisi ambientale.
Il percorso espositivo si compone di tre capitoli: negli spazi della Malga Costa vengono esposti nelle nicchie tre diorami in carta.
Tra i protagonisti dei diorami anche il Bostrico Tipografo (Ips typographus), un piccolo coleottero che negli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia ha trovato l’habitat ideale proliferando incontrollato e trasformando il paesaggio di Arte Sella.
Negli spazi della Malga, un’installazione immersiva realizzata in carta e cartapesta occupa quasi interamente lo spazio polifunzionale, dando forma a un paesaggio immaginario in continua metamorfosi, un ambiente teatrale e accogliente popolato da organismi che sfuggono ad ogni classificazione.
La mostra prosegue negli spazi di Villa Strobele con l’ultima parte intitolata Cronaca dell’Assenza, che raccoglie un gruppo di opere su carta, nate da un intervento dell’artista sulle pagine originali dello storico domenicale La Domenica del Corriere.
Come scrive Lorenzo Fusi, curatore del progetto, "con la mostra Lotta per l’esistenza, Marzia Migliora presenta una messa in scena del rapporto dell’uomo con l’ambiente costruendo con linguaggi diversi — teatro, scienza, letteratura, storia — una narrazione eco-centrica che mette in discussione il nostro ruolo nel mondo".
La natura, qui, non è solo sfondo, ma la protagonista, parte attiva di un racconto in cui esseri umani e non umani sono legati da relazioni di interdipendenza, in un ecosistema che cambia, in un paesaggio condiviso dove ogni forma di vita prende parte alla costante lotta per l’esistenza.