Arriva anche a Taranto “L’ultima isola”, il film verità sull’epocale naufragio di migranti vicino alle coste di Lampedusa del 3 ottobre 2013.
Un evento che ha
scioccato l’Italia e l’Europa, ricordato come uno dei più gravi disastri del
Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
Una vicenda di grande
attualità, che tocca corde profonde.
Dopo il sold out in
diversi cinema rilevanti, compreso il Beltrade di Milano, iconica sala del
cinema indipendente, il documentario di Davide Lomma di Pesaro, arriva a
Taranto.
Il docufilm, sostenuto
dal patrocinio di Amnesty International, sarà presentato dallo stesso regista
al Cinema Ariston il 6 maggio, in doppio appuntamento, alle ore 18:00 e poi
alle 20:30.
Con lui ci sarà anche
Vito Fiorino, protagonista con la sua barca di una vicenda davvero
straordinaria, tra tragedia e fratellanza, dove 8 amici salvarono 47 migranti
con una barchetta di legno.
“L’ultima isola”
documenta l’incredibile storia di 8 amici, divenuti “eroi per caso” durante
quella sciagura.
In quella notte senza
luna, 8 amici e compagni di gite marinare, escono per una battuta di pesca a
bordo della Gamar, la barca in legno di 9 metri rimessa in sesto da Vito
Fiorino.
Quasi all’alba, sentono
degli strani suoni, non sono i gabbiani.
Fanno altri 200 metri e
il paradiso della Tabaccara, incantevole baia famosa nel mondo, lascia il posto
a uno scenario infernale.
Appare un mare coperto di
teste, quelle di migranti africani, di cui ne riescono a salvare 47, tirandoli
su a mani nude ma per altri 368 uomini e donne non c’è nulla da fare.
Durante l’anteprima
mondiale, il pubblico ha premiato “L’ultima isola” con l’Audience Award
all’ultimo Biografilm Festival di Bologna, importante kermesse internazionale.
Al Fipadoc di Biarritz,
in Francia, spettatori e addetti ai lavori hanno molto apprezzato il film, che
ha registrato anche lì il tutto esaurito.
Si tratta di uno dei
massimi appuntamenti internazionali del cinema indipendente.
“L’ultima isola, non è solo la narrazione di una tragedia, senza alcuna spettacolarizzazione della sofferenza - ha sottolineato il regista Davide Lomma - È invece un racconto sulla forza dell’amicizia e la capacità di trasformare una tragedia in un momento di rinascita collettiva. In un contesto geopolitico segnato da divisioni e indifferenza verso i migranti, il film vuole esprimere uno slancio vitale di rinascita, coraggio, speranza e, diciamolo pure, di amore tra esseri umani. Un tratto insopprimibile che riemerge proprio nell’estrema sofferenza”.
Uno dei più importanti
critici cinematografici italiani, Giancarlo Zappoli, ha definito così questo
docufilm: “Un importante reportage che sfida le regole, riuscendo ugualmente a
non spegnere mai l’attenzione. Non è solo un film sul tema delle migrazioni, ma
è anche una lezione di cinema”.
Oltre al Biografilm 2024
e al Fipadoc, ‘L’ultima isola’ a dicembre ha ricevuto il Best Doc DAMS Giury,
premio conferito dagli studenti del Dipartimento di Arti, Musica e Spettacolo
dell’Università Roma Tre, nel corso del Rome Independent Documentary Festival.
È stato molto apprezzato
in altri 14 eventi e concorsi internazionali, in Italia e all’estero, Usa
compresi.
Dopo l’Immigration Film
Fest di Washington, “L’ultima isola” è stato selezionato al Los Angeles Film
Fashion & Art Fest, festival che ha sede nel celebre Chinese Theatre, la
storica sala dove veniva celebrata la cerimonia degli Oscar a Hollywood.
L’evento vede tra i suoi
partner 4 Ministeri italiani (Cultura, Affari esteri, della Cultura, Imprese -
Made in Italy e Turismo).
“L’ultima isola” è stato
voluto anche al Quais di Polar, uno dei festival letterari e
cinematografici più importanti di Francia che ogni anno richiama oltre 100.000
visitatori a Lione.
“Ringraziamo Gianni
Panariti del cinema Adriatico per aver aperto le porte del suo cinema a questo
film e al messaggio di solidarietà e di vita che veicola in questa meravigliosa
città, dei due mari, crocevia di numerose culture”
ha sottolineato il regista.
Prodotto da Lomma
Factory, il film è stato riconosciuto con la qualifica di film d’essai - per
l’alto valore di ricerca e sperimentazione di qualità e i particolari meriti
culturali ed artistici - dal Ministero della Cultura.
Altri riconoscimenti
avuti sono il “Best Documentary” al Berlin Indie Film Festival 2024 e il Premio
“Mario Paciolla” al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli 2024.
Vito Piepoli