Con “L’Enfer”, The Miss affronta uno dei progetti più ambiziosi e intensi della sua carriera. Il nuovo singolo, nato da uno spunto ispirato a un reel di Annalisa sull’assurdità delle armi nucleari, diventa un manifesto sonoro contro le grandi contraddizioni del nostro tempo. Scritto in cinque lingue europee, il brano è stato concepito per il contest “Una Voce per San Marino” e rappresenta per l’artista una vera sfida creativa, affrontata con cura maniacale e l’aiuto di madrelingua per la corretta pronuncia.
Abbiamo
intervistato The Miss per farci raccontare l’ideazione del brano, il suo
background musicale e i progetti che la aspettano.
Parliamo del
tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?
Il singolo "l'enfer" è nato da un reel di Annalisa, che parlava dell'assurda quantità di armi nucleari presenti sul nostro pianeta, proprio in quel periodo io e Luca Sala stavamo cercando di trovare idee per un singolo da portare al contest "una voce per San Marino", così ho pensato che potesse essere uno spunto di riflessione, ho iniziato quindi a scrivere la canzone trattando alcuni dei problemi principali che affliggono il nostro pianeta e di farlo nelle 5 lingue principali europee. È stata una vera sfida, ho cercato di dare un senso ad ogni dettaglio, in delle lingue che non mi appartengono, ho cercato di trovare delle persone madrelingua che potessero aiutarmi con la pronuncia corretta. Ma è stata una delle sfide più appaganti della mia vita
A quale idea
si ispira il videoclip?
Il video va a personificare le 5 problematiche trattate, che si ritrovano ad essere un tutto nel vuoto. Ho voluto dare uno stile inquietante ispirandomi ai video di Lady Gaga.
Quali sono
le tue influenze musicali?
La prima in
assoluto è Anastacia, che ha scritto moltissime canzoni che sono vere e proprie
lezioni di vita (nove di queste le ho tatuate), quindi, come lei, cerco di
andare a trattare degli argomenti che possano far riflettere l'ascoltatore.
Poi ovviamente c'è Lady Gaga, che invece con le sue scenografie, con i suoi outfit, o con i videoclip mi ha insegnato che la canzone è importante, ma bisogna mettere sempre quel qualcosa in più di contorno per renderla indimenticabile.
Come e
quando è iniziata la tua passione per la musica?
Fin da sempre ho avuto questa passione, mio papà era musicista, musicoterapista, compositore, insegnate... Quindi ha fatto sempre respirare l'aria di musica in tutta la famiglia ho iniziato suonando la chitarra, ho poi fatto danza e in fine il canto, abbandonando tutto intorno ai 18 anni. È sempre stata una passione, soprattutto quella del canto, ma che si limitava solo al karaoke per divertimento, poi nel 2018 ho deciso che avrei dovuto almeno provarci seriamente, e così ho cominciato a scrivere le mie prime canzoni, una di queste con proprio con mio padre.
Con quale
artista ti piacerebbe collaborare e perché?
Tralasciando Anastacia e Lady Gaga, gli artisti che stimo particolarmente sono Fiorella Mannoia, per la sua capacità interpretativa che arriva al cuore come nessuno, Michele Bravi, amo le sue canzoni e i suoi testi, e penso che potremmo avere molti argomenti con cui scrivere una canzone insieme.
Progetti
futuri?
Sto continuando a
scrivere, l'idea è di creare l'album che racchiuderà tutto quello che ho
pubblicato fino ad ora, ma soprattutto al momento mi sto concentrando molto sui
concorsi, cercando di farmi conoscere sempre di più con quello che al momento
ho.