Progetto e mostra “Forse un drago nascerà” alla Pinacoteca di Brera

 


Alla Pinacoteca di Brera un progetto ideato e realizzato da L’abilità Onlus insieme ai Servizi Educativi del museo e sostenuto da i Bambini delle Fate ribadisce l’impegno di Brera verso la disabilità intellettiva e l’autismo, con laboratori inclusivi e formazione del personale. Testimonial dell’iniziativa è Andrea Antonello con una sua mostra di opere, la prima realizzata, che si terrà il 16 e il 17 maggio in Biblioteca Braidense.
Nella cornice della Pinacoteca di Brera, luogo sinonimo di arte e bellezza, prende vita il progetto inclusivo “Forse un drago nascerà”, iniziativa realizzata da L’abilità Onlus insieme ai Servizi Educativi del museo e sostenuta da i Bambini delle Fate, impresa sociale che dal 2005 supporta concretamente oltre 100 progetti di inclusione attivi in tutta Italia, con più di 4800 famiglie sostenute e oltre 4000 aziende coinvolte.

Il percorso rappresenta un’avventura pedagogica in cui il Museo apre le porte a persone, bambini e adulti, con disabilità intellettiva e autismo, diventando spazio di benessere e qualità della vita, di immaginazione e di emozioni.

Testimonial dell’iniziativa è Andrea Antonello, classe 1993, ispiratore dell’impresa sociale i Bambini delle Fate, diventato uno dei volti della sensibilizzazione sull’autismo. Scrittore, attore, ballerino, poeta, giramondo, Andrea è anche pittore e terrà la sua prima mostra il 16 e il 17 maggio nella Biblioteca Nazionale Braidense. Il ricavato della vendita dei quadri sarà devoluto, per il 50%, al progetto de L’abilità Onlus.

Il progetto “Forse un drago nascerà” è il primo di questa portata in Italia, un Paese dove le persone con disabilità intellettiva si trovano spesso escluse dalle esperienze culturali, perché percepiscono i musei come luoghi difficili e pieni di barriere, non solo architettoniche. La Pinacoteca di Brera diventa quindi un esempio concreto di inclusione sociale e la visita al museo si traduce in un percorso aperto, comprensibile, pienamente fruibile.

All’inizio del 2025 hanno preso avvio lo studio e la preparazione delle attività volte alla creazione di un innovativo percorso mirato, nato grazie alla collaborazione tra l’équipe di L’abilità e quella dei Servizi Educativi di Brera.

Il progetto, che si articolerà appunto in diverse attività all’interno del museo, partirà a ottobre 2025 e si svilupperà fino a giugno 2026: un percorso di laboratori ludico-creativi della durata di un anno, che coinvolge un gruppo di bambini con autismo; un percorso di visite guidate dedicate a gruppi di giovani e adulti con disabilità intellettiva; i corsi di formazione al personale della Pinacoteca per l’accoglienza di visitatori con disabilità.

Per questa prima annualità i partecipanti saranno selezionati tra le famiglie seguite da L’abilità e dagli enti che collaborano con L’abilità stessa. Durante gli incontri, gestiti dai Servizi educativi della Pinacoteca con il supporto dell’équipe pedagogica dell’associazione L’abilità, i bambini dialogheranno con le opere esposte nel museo, rielaborando le proprie emozioni in un percorso libero dalle logiche di prestazione, inclusivo e attento ai loro bisogni.

Le visite guidate per i giovani e gli adulti, saranno il punto di partenza per più profonde osservazioni sull’arte e su come questa si rifletta sulla loro vita: questo percorso porterà l’arte fuori dai confini del museo grazie al lavoro che i partecipanti proseguiranno nei loro servizi di appartenenza, insieme ai propri educatori e agli operatori di L’abilità. Bambini e adulti torneranno più volte in museo, per scoprire il potere dell’arte e dare voce alle loro emozioni. La Pinacoteca rappresenterà così uno spazio libero dove potersi esprimere, dando forma a quello che è stato definito il proprio “drago interiore”. Un drago che può nascere da una macchia di colore, da un’emozione inaspettata o anche da un foglio in bianco.

“Forse un drago nascerà” è una sperimentazione che punta anche a rafforzare la relazione tra Pinacoteca ed enti del territorio facendo del museo un luogo in cui costruire inclusione e partecipazione. Questa iniziativa si pone, infatti, in continuità con il lavoro di accessibilità già svolto dalla Pinacoteca di Brera e dall’equipe di Museo per tutti di L’abilità che, nel 2019, hanno redatto insieme la guida facilitata della Pinacoteca. I materiali semplificati, disponibili sul sito, insieme alle strategie di relazione e spiegazione delle opere d’arte individuate durante la formazione specifica fornita agli educatori della Pinacoteca, saranno alla base delle attività che verranno costruite nel museo nel corso del prossimo anno. L’abilità, associazione onlus che da 27 anni lavora a Milano gestendo servizi educativi per bambine e bambini con disabilità, attraverso il servizio Museo per tutti struttura, infatti, guide e materiali facilitati per rendere i musei e i luoghi di cultura accessibili alle persone con disabilità intellettiva. Proprio grazie alla metodologia innovativa sviluppata da L’abilità, le sale del museo non sono più solo contenitori di arte, ma luoghi vivi di socializzazione, espressione e scoperta.

Il progetto contribuisce a un impatto duraturo sul territorio e sulle vite delle famiglie con persone con disabilità.

“Siamo molto felici di accogliere alla Pinacoteca di Brera un progetto così vitale, importante e di respiro sociale che per lungo tempo accompagnerà i ragazzi, gli adulti e tutte le famiglie coinvolte in un viaggio appassionante alla scoperta del nostro museo, da sempre aperto a progetti di inclusione, socializzazione e condivisione – dichiara Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Nazionale Braidense - Ringrazio i Bambini delle Fate, L’abilità e i nostri servizi educativi che si sono impegnati a far si che le opere d’arte di questo straordinario luogo siano di ispirazione per pubblici così diversi e variegati ”.

“Voglio ringraziare di cuore tutti i partner che hanno reso possibile questo progetto”, dichiara Laura Borghetto, direttrice generale di L’abilità Onlus. “La Pinacoteca di Brera per aver creduto in un museo realmente aperto a tutti, i Bambini delle Fate per il loro sostegno concreto e tutte le realtà che hanno scelto di camminare con noi. “Forse un drago nascerà”, prosegue Borghetto, “è più di un progetto educativo, è un gesto concreto di inclusione, che permette ai bambini e agli adulti con disabilità intellettiva e con autismo di abitare il museo, sentendosi accolti e avendo la possibilità di esprimersi liberamente. Portare l’arte fuori dal museo e, insieme, portare nuove persone dentro il museo dà senso alla parola inclusione. In effetti, ogni volta che una barriera cade, un drago di possibilità nasce e l’arte e la cultura diventano davvero patrimonio di tutti, senza distinzioni. Siamo felici e orgogliosi che il nostro contributo possa riempire di significato questa parola e continuare a cambiare, insieme, il volto della società”.

“Desidero innanzitutto ringraziare il dott. Crespi e l’amico Diego Bernardi per avermi proposto questa meravigliosa iniziativa, che finalmente rende possibile una partecipazione attiva e concreta dei ragazzi con autismo o disabilità intellettiva in un progetto unico, continuativo e strutturato su misura per loro all’interno della Pinacoteca di Brera – dichiara Franco Antonello - Come ‘i Bambini delle Fate’, siamo orgogliosi di aver potuto contribuire alla sua realizzazione grazie al sostegno di aziende come PWC, Banca Ifis, Siram-Veolia, Adverteam, dell’avv. Mascetti e della Fondazione Italy Maggie Care. Il loro impegno, aderendo al nostro modello di sostegno regolare e continuativo, ha non solo reso possibile l’avvio dell’iniziativa, ma ne garantisce anche la continuità nel tempo.”

LA MOSTRA
Andrea Antonello, ispiratore dell’impresa sociale “i Bambini delle Fate”, è diventato uno dei volti dell’autismo, dimostrando come ci sia un mondo meraviglioso dentro a questi ragazzi, ciascuno con le proprie unicità. Andrea ha sempre amato dipingere, lo faceva a casa, come fosse una sua necessità trasmettere il suo mondo interiore attraverso i colori: dipingeva in modo automatico e ripetitivo, ma con amore. Inizia così nel 2008, a 15 anni, il suo percorso di arteterapia e dopo un po’ di tempo comincia a riconoscere quello che il disegno rappresenta per lui, anche solo e semplicemente i colori. Andrea sa che dipingere è un suo spazio, dove può, con i materiali dell’arte, sperimentarsi: i suoi lavori appesi al muro, il cavalletto, i colori, i pennelli e le spatole creano un luogo dove sente di potersi esprimere liberamente.

Nel “fare arte”, Andrea sperimenta un totale coinvolgimento, entrando in contatto con le proprie potenzialità, divertendosi, senza provare quella fatica e quell’ansia che spesso lo assalgono. Nei momenti in cui sarebbe automatico chiudersi in stereotipie o automatismi, l’arteterapia lo aiuta ad allargare gli schemi abituali con i quali si relaziona con la realtà, sia esterna che interna, permettendogli di esprimersi con gioia attraverso i colori. E i risultati piano piano arrivano sempre di più. Nel 2009 Andrea esprime il desiderio di conoscere meglio la storia dell’arte. In particolare, il suo interesse va verso Munch, del quale conosce solo il quadro “L’Urlo”. Il segnale è chiaro, Andrea è pronto: la sua curiosità lo spinge a voler andare oltre le sue “opere personali” e così, mentre l’insegnante gli legge la vita di Munch, Andrea dipinge copie di quadri iniziando dal suo pittore preferito, per poi sperimentare Van Gogh, Monet e altri. La sua concentrazione aumenta e alcune gestualità e strategie apprese gli consentono di arrivare a uno stile astratto tutto suo. A questo punto i quadri diventano per lui “Le parole che non riesco a dire”.

Il suo spazio di arte è quindi un tempo nel quale, in armonia, Andrea si sente libero e ad un certo punto nel 2010 scrive: “Ragazzo autistico son io /voglio vita piena di lunghi pensieri per altri indifesi amici/ Tantissimo ho da dare/ Dico sono tanto diverso con figura fuori uguale agli altri dentro giostra di colori ho.” Un percorso, dunque, iniziato quindici anni fa che vede finalmente Andrea - che si definisce “artista di colori, mostro i disegni dei pensieri di colori” - esporre una selezione di 20 quadri nella sua prima mostra – il 16 e il 17 maggio - presso la Biblioteca Nazionale Braidense.

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top