NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA. Pezzetti di Roma in qualche foto, poche parole e tanti passi è il titolo del libro nato dall’incontro tra la fotografia di Fabio Bedini e la scrittura di Alessandro Mauro, pubblicato da Edizioni il Lupo, storica casa editrice indipendente specializzata in itinerari e scoperte a passo lento, con un’attenzione particolare ai territori e alla narrazione dei luoghi.
Più che una guida, il volume – ora disponibile in libreria - si propone come un viaggio visivo e narrativo nella città eterna, costruito attraverso scatti suggestivi e testi brevi, capaci di suggerire riflessioni, evocare emozioni e stimolare curiosità. Una raccolta poetica e personale, ma al tempo stesso accessibile e viva, in grado di restituire un’immagine di Roma lontana dai cliché e vicina alla pelle.
Il progetto nasce da un dialogo spontaneo e silenzioso tra i due autori: da un lato, Fabio Bedini, fotografo appassionato che, dopo anni trascorsi in Africa come cooperante, continua a cercare Roma attraverso l’obiettivo della macchina fotografica; dall’altro, Alessandro Mauro, scrittore e autore di diversi volumi sulla città, che con parole leggere ma pensate accompagna il lettore a “guardare da vicino”.
Il libro è una selezione del materiale raccolto nel corso di tre anni nella rubrica settimanale La Cartolina pubblicata su Roma Report. Adesso, quelle immagini e quei testi tornano in forma cartacea per comporre un mosaico urbano unico, in cui ogni “cartolina” è una tappa di un percorso fatto di scorci, dettagli, riflessi, e sguardi: il fotografo, lo scrittore, il lettore.
L’originalità del volume risiede anche nella sua struttura. A ciascun tema – Acqua, Scale, Religione, Tempo, AS Roma, Animali, Parole, Arte, Coppie, Lavori in corso – è dedicata una sezione che accosta una foto e un breve testo, affiancati da una riflessione più ampia che dà profondità e ritmo alla lettura. Le immagini parlano da sole, ma sono arricchite da parole pensate per aprire, mai per chiudere. Non mancano giochi visivi e spunti per il lettore più curioso, come le didascalie finali, che svelano i luoghi delle foto e suggeriscono itinerari e deviazioni: piccoli inviti alla scoperta, a camminare, a guardarsi intorno.
Il libro si apre con una riflessione sul “gioco della città”, un invito implicito a lasciarsi coinvolgere, pagina dopo pagina, in un dialogo silenzioso tra immagine e parola, tra chi guarda e chi scrive, tra chi ha camminato e chi camminerà.
Negli occhi di chi guarda è un’opera che racconta Roma senza pretese enciclopediche, ma con profonda partecipazione. Una dichiarazione d’amore alla città che non finisce mai di mostrarsi e di sorprendere, e che – come suggerisce il titolo ispirato a una celebre frase di Goethe – si svela davvero solo a chi sa fermarsi e osservare.