Vinitaly, presentata a Verona la 45° Vinimilo. Il sindaco Cosentino: "Celebreremo anche noi la Sicilia 'Regione Europea 2025 della Gastronomia' con eventi cibo/vino"

 

da sx Bellomo, Lunetta, Barbagallo, Barresi, Cosentino

VERONA, 9 aprile 2025 - Una vetrina eccezionale, il Vinitaly 2025, per una ViniMilo che, nell’anno in cui la Sicilia è “Regione europea della Gastronomia”, si preannuncia ancora più ricca di contenuti e novità nella direzione degli abbinamenti cibo-vino per valorizzare le eccellenze agroalimentari dell’isola. Presentata ieri a Verona la 45° edizione della storica manifestazione che, in programma a Milo dall’1 al 14 settembre, sarà come sempre dedicata al ricco e variegato mondo enologico dell’Etna e non solo.

Ospiti nel padiglione della Regione Siciliana, sono intervenuti il sindaco di Milo, Alfio Cosentino; l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Salvatore Barbagallo; il direttore generale del Dipartimento dell’Agricoltura della regione, Fulvio Bellomo, e il direttore del Consorzio di tutela dei vini Etna Doc, Maurizio Lunetta. A condurre l’incontro il giornalista Mario Barresi, in platea decine di giornalisti italiani e stranieri, oltre ai numerosi produttori siciliani.

 

“Mi preme ringraziare l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, e l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, nelle persone del commissario straordinario Giusi Mistretta e del direttore generale Vito Bentivegna – dichiara Alfio Cosentino - per averci dato l’opportunità di presentare la 45ª edizione di ViniMilo in questo prestigioso luogo, nel padiglione della Sicilia, che è molto frequentato e che è al centro di questa grande manifestazione che è Vinitaly. È un onore per noi e anche un grande riconoscimento per ViniMilo, da 45 anni evento di punta e di riferimento dell’enologia non solo etnea ma anche siciliana. Il livello delle nostre masterclass e degustazioni continuerà ad essere alto e quest’anno in cui la Sicilia è Regione Europea della Gastronomia – conclude il primo cittadino – avremo eventi dedicati agli abbinamenti tra le eccellenze gastronomiche siciliane e i vini dell’Etna, con focus specifici sull’Etna Bianco Superiore Doc, prodotto da disciplinare proprio a Milo”. Nel suo intervento, infine, il sindaco ha ricordato la Proloco, con cui il Comune organizza ogni anno ViniMilo, e tutti i partner: le cantine, Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, Slow Food, le associazioni di sommelier Ais, Fis e Fisar, gli assaggiatori Onav.

 

Il sostegno della Regione Siciliana è stato evidenziato dall’assessore Barbagallo: “E’ un’occasione straordinaria presentare ViniMilo, manifestazione ormai consolidata nel tempo, all’interno di Vinitaly. Per l’amministrazione regionale e l’assessorato all’Agricoltura, Milo rappresenta un evento di particolare rilevanza perché è una validissima vetrina per promuovere il vino e le imprese dell’Etna. Ricordiamo che le imprese hanno dato un contributo significativo allo sviluppo del territorio etneo. Pertanto, sono molto contento e sarò sicuramente presente il prossimo settembre per festeggiare quella che è un’eccellenza della nostra Sicilia”.

 

I numeri in crescita del settore vitivinicolo etneo, oltreché delle imprese connesse, come ristorazione e ospitalità, lasciano ben sperare al futuro, nonostante l’ombra dei dazi americani. Notevoli i riscontri nel territorio di Milo: i dati 2024 del Consorzio Etna Doc documentano come negli ultimi otto anni gli ettari vitati a Milo siano aumentati dell’80 per cento. Nel dettaglio: i viticoltori sono adesso circa 43, per 4000 quintali di uva prodotta e ben 56 ettari vitati (erano 31 nel 2017, +80%). Lo conferma Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela dei vini Etna Doc: “L’Etna continua ad essere un territorio caratterizzato da grande dinamismo. Negli ultimi anni ancor di più e la crescita della superficie, dei produttori e il ritorno di molti giovani che vengono a coltivare i vigneti che i padri avevano abbandonato, dimostra come ci sia grande fermento. Chiaramente c’è un po’ di preoccupazione per i dazi ma crediamo che il target dei vini etnei negli Stati Uniti potrebbe subire variazioni che non pregiudicheranno – conclude - l’ottimismo che in questo periodo caratterizza il settore”.

Fattitaliani

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